[O.T.] Devo entrare in analisi?

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Floppy Disk
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?

#2626 Messaggio da Floppy Disk »

Paperinik ha scritto:
11/06/2022, 13:19
Non mi conviene mollare il lavoro, ho un contratto fisso dal 2012, ho un mutuo e faccio a garante di mia sorella senza lavoro..e se non lo trova fra poco finisce i soldi e tocca pagare a me la sua quota. Oltretuto per quel merdoso di putler qui non si sa dove si va a finire...
Potessi mollerei lunedì ma sono incastrato. Altro che prigione...
Ok chiaro, se hai un mutuo e altri oneri è difficile andare via. Se però sei maltrattato o mobbizzato in teoria potresti segnalare la cosa a chi di dovere, anche se mi rendo conto che in molte realtà non è per nulla semplice e potrebbe in linea di principio peggiorare le cose a causa di ripicche, vendette ecc.

In ogni caso, ti suggerisco di non identificarti troppo con il tuo lavoro e trovare qualcosa con cui distrarre la mente quando torni a casa. Hai detto diverse volte che quando rientri sostanzialmente ti stendi sul letto e le ore libere sono una sorta di lunga pausa fino alla mattina dopo quando ti svegli, rientri in fabbrica e ricomincia la tortura. Questa sorta di ciclo logorante mi ricorda molto la canzone Every Day Is Exactly The Same dei Nine Inch Nails ma ancora peggio perché ti causa una sofferenza psicologica notevole. Fai di tutto: prova hobby pratici, letture, forme di intrattenimento anche banali come guardare la televisione, ma ti consiglio caldamente di cercare di uscire da questo loop infernale dove sei rinchiuso da ormai anni. È come ha detto marziano: se proprio non hai feeling con la terapeuta cambiala, ma non rimanere inerte a farti travolgere dagli eventi.
Paperinik ha scritto:
11/06/2022, 13:19
Per l'pocondria, gli esami puliti dicono poco o nulla, mi hanno riferito di una conoscente mia coetanea o poco più piccola che a un tratto ha cominciato a non sentirsi bene e dopo esami le hanno diagnosticato la sclerosi multipla. Comunque interessante la dichiarazione di allen.
Sì vabbè, pure te però ti fai condizionare da voci di amici, conoscenti ecc. Lo so che non è colpa tua, è l'ipocondria che parla, ma ci sarà un motivo se tutti gli esami sono negativi.
Anche qui, hai parlato di questo fatto con la psicologa? Non mi dire che ti ha maltrattato pure su questo aspetto.
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gaston
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?

#2627 Messaggio da gaston »

balkan wolf ha scritto:
11/06/2022, 7:56
[time=1654897384 user_id=16045]




Papero:

distimia: sono spariti tutti i piaceri e tutto ha lo stesso sapore. Anni fa mi piaceva leggere, se volevo andavo a giro anche in bicicletta..adesso non faccio più nulla, le cose che prima mi piacevano non mi dicono più nulla e non trovo motivazione per fare cose. Uscendo sono sopraffatto dai pensieri e non riesco a godere di nulla. E' da ragazzino che non mi faccio una vacanza...

Son cazzi amari vecchio mio!
La mancanza totale di piacere è il peggio del peggio. Non riesci a distrarti, il tempo non passa mai, aspetti solo la sera con la consapevolezza che domani sarà uguale.
Sei fortunato a lavorare e a non drogarti altrimenti la spirale diventa insopportabile e, prima o poi, ci lasci letteralmente le penne.
[/quote/
Floppy ti riquoto l' illuminante post di BW che tocca il punto della questione, quando sei andato oltre la nevrosi riesci ad aiutarti da solo fino ad un certo punto , a quel punto hai bisogno di essere aiutato, le strategie personali allora necessitano di supporto specialistico, altrimenti affondi.

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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?

#2628 Messaggio da Floppy Disk »

È chiaro gaston, mica ho detto che il Papero deve fare tutto da solo. Quello che intendo dire è che lo sforzo principale lo deve fare lui, ci deve mettere tigna e sofferenza se vuole uscire dal suo periodo nero. Il/la terapista in questo senso è una persona che ti dà un aiuto fisico mentre ti accompagna fuori da una casa cupa e cavernosa con tu che zoppichi, ma devi essere sempre tu a fare lo sforzo fisico di camminare perché il medico non può sollevarti di peso. In altre parole, il medico non può entrare dentro il tuo cervello e fare il lavoro di rimodulazione degli schemi mentali che dovresti fare tu. È una verità brutta e dolorosa ma è così, e rinnegarla porta solo danni.

Oltre a questo, un altro valido aiuto in molti casi è la farmacologia ma da questo lato il Papero è ancora meno ricettivo e quindi non ha senso proseguire il discorso, anche perché non sono medico.
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?

#2629 Messaggio da Paperinik »

Purtroppo è tutto un casino, dal 2015 è tutto un colare a picco :(
Almeno prima avevo i pornacci...ora che mi è passata la pornodipendenza non ho manco quelli e mi è sparito lo spirito d'iniziativa per fare altro.

L'ultima cosa che feci fu un corso appena prima dello scoppio della pandemia, ci riposi qualche speranza ma fu un buco nell'acqua che mi scoraggiò ulteriormente.
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?

#2630 Messaggio da Floppy Disk »

Hai ragione Papero, certe volte la vita ci bastona di brutto. Tutti gli esseri umani hanno momenti bui nella vita, è nella nostra natura imperfetta e nel fatto che la realtà non esiste per soddisfare i nostri desideri, ma per certe persone la vita va ancora peggio. Però ribadisco quanto ho detto prima: devi cercare in tutti i modi di prendere il timone di questa barca che non dico che sta affondando ma sta ondeggiando parecchio in un mare in tempesta. Fai qualunque tentativo, anche con efficacia a breve termine (senza danneggiarti, è chiaro), e soprattutto parla chiaro con la psicologa. Se non ti piace il suo metodo, se pensi che ti danneggi o comunque ti faccia sentire troppo a disagio e finisce per non esserti utile, diglielo e fai valere i tuoi diritti. Sei un paziente, non uno schiavo, e benché non abbia l'assoluta certezza che la psicologa stia sbagliando approccio è comunque bene in questi casi mettere le cose in chiaro. Traccheggiare giorno dopo giorno e mandare avanti con sofferenza la propria vita come se ci si trascinasse una palla al piede di peso notevole, aspettando la fine di tutto, è terribile. Papero, la tua vita ha valore, o almeno deve averlo per te: non la buttare come si fa con un sacco di spazzatura.
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?

#2631 Messaggio da Desmond »


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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?

#2632 Messaggio da pan »

ziggy7 ha scritto:
11/06/2022, 8:28
pan ha scritto:
11/06/2022, 6:29
balkan wolf ha scritto:
10/06/2022, 11:20
Perdonami salieri ma l’ottimo pan commette un errore iniziale. Non bisogna vedere gli psicologi come medici di serie C. Gli psicologi NON sono medici! Il mio ex terapeuta era biologo.

Sulla natura del meccanismo dell'azione terapeutica delle psicoterapie sono stati scritti oceani di inchiostro a prova che non vi è nessun accordo nel dare una risposta.
Va bene ma noi volevamo anche una tua opinione su tali fiumi di inchiostro, per quanto un poco traspaia :)

Qualche anno fa ho letto dei libri di Gherardo Amadei, non ho le competenze per stabilirlo ma mi è sembrato che il suo approccio considerasse parte di questi due modi di vedere e li affiancasse. I libri li ho trovati davvero salvifici in ogni caso. E per quel poco di esperienza che ho secondo me l unire entrambe le scuole di pensiero è molto positivo
La questione è estremamente complessa. Il tentativo "unitario" trova fondamenti sicuri nel fatto che è da tempo dimostrato che anche le parole, certe parole, o i gesti, certi gesti, inducono attivazioni o soppressioni neuronali e neuro-ormonali proprio come fanno gli psicofarmaci. Parole e gesti hanno questi effetti anche sul versante identificato come "il terapeuta" il quale, usi o non usi i farmaci, deve esserne assolutamente consapevole e in grado di gestire le proprie emozioni. Vi sono molti medici che usano farmaci e armamentario psicoterapeutico insieme, come per rassicurarsi di avere molte e potenti armi a disposizione (una specie di sindrome di Zelensky), ma spesso questa scelta ampia finisce per creare un disorientamento rispetto alla condotta terapeutica da tenere, come dire : se non funziona questo, provo quell'altro. E immancabilmente l'altro versante, quello identificato come "il paziente", specie se scafato, se ne accorge e allenta la sua fiducia nel patto o alleanza terapeutica. Le scuole esistono proprio per questo, per assicurare al terapeuta una sorta di carta nautica con le istruzioni per tenere la rotta.

Ora non mi sembra che si possa dire quale è la carta migliore, ma sono certo che il terapeuta che meglio conosce la sua mappa ha più possibilità concrete di essere realmente d'aiuto al paziente.
Il terapeuta che si disorienta (con o senza farmaci) perde la sua efficacia e talora reagisce con atteggiamenti da padrone del setting, fino sconfinamenti nell'onnipotenza, con esiti devastanti per la cura.

Non è stato possibile tenere insieme nemmeno la psicanalisi classica fin dagli allievi di Freud, figuriamo oggi che esistono diverse centinaia di indirizzi diversi, che è poi il motivo della nascita del D.S.M. perché prima usavano termini molto diversi tra loro per indicare le patologie e persino i sintomi. Una sorta di facciamoci a capire, piuttosto che una Bibbia dei disordini mentali.

Siccome siamo in tema, due parole su Freud e Jung le voglio dire, in risposta alle perplessità di balkan e di Oscar: quando, agli inizi del secolo scorso Freud presentò al mondo il suo lavoro, disse che l'umanità aveva già preso due ceffoni, il primo da Copernico che aveva mostrato come non fosse al centro dell'universo e il secondo da Darwin che aveva sbattuto in faccia l'origine scimmiesca piuttosto che divina. Lui avrebbe assestato il terzo, dimostrando che l'Io non è padrone in casa sua. C''è da dire che tutta la psicologia precedente della tradizione occidentale fino a Kant è imperniata sull'Io come il tempio dell'essenza umana, il punto in cui convergono coscienza, intelletto e ragione e da cui di può disporre ogni cosa, quindi Freud opera una radicale sovversione di questa millenaria visione. Questo, in sintesi è l'aspetto di gran lunga più importante della sua opera, quello che non cambierà mai nelle revisioni costanti cui sottopone le sue teorie. Dopo di lui invece assistiamo a una sorta di rinascita dell'Io, dichiarata apertamente da Heinz Hartmann e dalla quinta figlia del Maestro di Vienna, Anna Freud, e non dichiarata come in Jung e altri che non resistono al tentativo di ristabilire il primato dell'Io. A difendere strenuamente la posizione originale in pratica sarà Jacques Lacan e in buona parte anche Melanie Klein.

Anche per oggi ho terminato, quindi VADO A VOTARE (4 SI e 1 NO)
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?

#2633 Messaggio da Satana in autobus »

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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?

#2634 Messaggio da Paperinik »

Venerdì ho intenzione di chiudere, non so se ci riuscirò ma sarebbe la cosa giusta..non è il tipo di terapia che fa per me, non sono andato lì per farmi gli amici e se pensa che costringermi a fare volontariato possa aiutarmi di me non ha capito un cazzo. Mi ricordo una delle prime volte che dissi che avrei valutato l'idea di un corso o di tornare in palestra e me lo "sconsigliò" perché per lei devo fare una cosa solo per il fine di socializzare. :-? In pratica una persona non può essere realizzata e felice se non con altre persone. :roll:
Prima devo levarmi dai coglioni quel lager di ditta che mi ammorba la vita, poi piano piano riacquistata tranquillità e lucidità potrei pensare ad altre cose.
Se non ricordo male martedì scorso avevo l'appuntamento col coach ma stranamente non si è fatto sentire. O è stato una specie di test per vedere se lo ricontattavo o è successo qualcosa... :roll:

Ho già in mente un altro psic che contattai a novembre, però vedrò...forse a settembre.
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?

#2635 Messaggio da Floppy Disk »

Papero, che sia la scelta giusta o sbagliata lo scoprirai solo vivendo come si suol dire, ma hai fatto assolutamente bene a prendere una decisione netta e coerente. Era inutile proseguire con questo percorso formativo se tu eri il primo a non esserne convinto, e non si può dire che tu non ci abbia provato visto che lo seguivi da mesi, o così mi pare di ricordare.
Se posso darti un consiglio, questa volta vai da uno psicoterapeuta uomo. Non si tratta assolutamente di misoginia, ma credo che su certe questioni, specie relative alla sessualità, l'uomo comprenda meglio l'uomo e la donna faccia lo stesso con la donna. È però un consiglio da ignorante, non so se i medici del forum lo condividono.
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?

#2636 Messaggio da Desmond »

Papero, ti faccio una domanda che ha me hanno fatto un sacco di volte durante i colloqui di lavoro:

"dove ti vedi tra 5 anni?"

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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?

#2637 Messaggio da pan »

Floppy Disk ha scritto:
13/06/2022, 18:03
Papero, che sia la scelta giusta o sbagliata lo scoprirai solo vivendo come si suol dire, ma hai fatto assolutamente bene a prendere una decisione netta e coerente. Era inutile proseguire con questo percorso formativo se tu eri il primo a non esserne convinto, e non si può dire che tu non ci abbia provato visto che lo seguivi da mesi, o così mi pare di ricordare.
Se posso darti un consiglio, questa volta vai da uno psicoterapeuta uomo. Non si tratta assolutamente di misoginia, ma credo che su certe questioni, specie relative alla sessualità, l'uomo comprenda meglio l'uomo e la donna faccia lo stesso con la donna. È però un consiglio da ignorante, non so se i medici del forum lo condividono.
Si tratta di problematiche anserine e il paperologo ufficiale sei tu. :wink:
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?

#2638 Messaggio da Floppy Disk »

pan ha scritto:
14/06/2022, 2:25
Si tratta di problematiche anserine e il paperologo ufficiale sei tu. :wink:
Questo ruolo mi onora troppo. Da grandi poteri derivano grandi responsabilità :-D

PS: anserine cosa significa? È un termine medico?
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?

#2639 Messaggio da Floppy Disk »

Desmond ha scritto:
13/06/2022, 20:42
Papero, ti faccio una domanda che ha me hanno fatto un sacco di volte durante i colloqui di lavoro:

"dove ti vedi tra 5 anni?"
[Scopri]Spoiler
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Re: [O.T.] Devo entrare in analisi?

#2640 Messaggio da Desmond »

Floppy Disk ha scritto:
14/06/2022, 16:40
pan ha scritto:
14/06/2022, 2:25
Si tratta di problematiche anserine e il paperologo ufficiale sei tu. :wink:
Questo ruolo mi onora troppo. Da grandi poteri derivano grandi responsabilità :-D

PS: anserine cosa significa? È un termine medico?
Il papero è un paziente difficile, impermeabile a qualsiasi consiglio o trattamento. Anche il Dr. House ci ha provato, e ha spezzato il suo bastone dalla disperazione, figurati.

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