Lo stesso potrebbe dire di te il bambino minatore ceceno o il cinesino chiuso in fabbrica a 8 anni a cucire le nike o assemblare gli iphone.giorgiograndi ha scritto: ↑16/01/2021, 15:24Che vita “comoda”tetsuya31 ha scritto: ↑16/01/2021, 15:13Io ho 40 anni, non ne ho 90 e ricordo ancora bene la mia adolescenza...sinceramente la scuola media e superiore l'ho odiata, la vedevo come un posto culla dell'omologazione, di leccaculo, e di professori vecchi tiranni bacucchi, di una galera piena di bulletti. Ero il classico tipo che faceva sega un giorno si e l'altro pure, ma quando c'era un pretesto per protestare o per okkupare (come si diceva all'epoca) ero sempre in prima linea. Sinceramente ricordo che si socializzava più durante le occupazioni che durante le lezioni...manigliasferica ha scritto: ↑16/01/2021, 12:19bah...che baggianate.
pare che le vostre infanzie adolescenze paiano uguali alle vostre età adulte: chiusi in casa davanti ad un pc.
i giovani vengono chiusi in casa per proteggere gli anziani.
quando a logica sarebbe da chiudere in casa anziani e fragili e lasciare vivere gli altri sopratutto chi è giovane e ha diritto di fare esperienze, provare e sbagliare.
ce qui qualche forumista con ragazzi in casa?
se hai quello tranquillo è ok.
ma se hai il terremoto che disagio averlo in casa.![]()
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Invece ho ottimo ricordo degli anni dell'università, col senno di poi forse perchè ero piu maturo io o forse perche non avere orari e obblighi vari mi piaceva eccome andare a lezione o comunque fare la vita dell'universitario.
Detto questo io mi ricordo che la mia vita sociale principalmente non si svolgeva a scuola ma per lo piu si concentrava nel pomeriggio al parco o in centro con gli amici, a fare motocross, a casa di qualche amico a cazzeggiare, sale giochi, fidanzatine ecc ecc...
Ed eccetto i 2/3 secchioni della classe che passavano pure l'estate chiusi in casa a studiare, i mesi estivi che la scuola era chiusa non è che ci si fermava la vita sociale, anzi, c'era sempre qualcosa da fare in giro con gli amici...insomma la scuola non era la mia vita sociale, semmai una parte di essa e pure abbastanza limitata.
Ma quello che non capisco è che quando ho il giorno libero spesso vado fare un giretto a piedi in centro città, e mi stupisco di quanti pochi ragazzi ci siano in giro, eppure potrebbero tranquillamente incontrarsi, passeggiare, prendersi una birra, fumare, insomma potrebbero tranquillamente cazzeggiare e socializzare. Voglio dire ci sono piu vecchietti a spasso che ragazzi. E questo succedeva anche prima della pandemia.
Mi chiedo perchè il pomeriggio non escono e fanno la loro vita di ragazzi? Nessuno vieta di uscire di casa il pomeriggio mi pare...l'importante è non ammucchiarsi in una singola piazza...ok mancano un sacco di cose, dalle feste ai concerti ecc...però la vita sociale volendo potrebbe continuare lo stesso no?
Da 16 anni in poi, in estate andavo a lavorare. 10 ore al giorno per tutta l’estate a parte 10 giorni in vacanza.
Gli ultimi anni alle superiori andavo a lavorare molto spesso anche durante il periodo scolastico, al pomeriggio, a parte quando andavo a giocare a calcio.
Dopo le superiori, quando ho fatto il servizio civile, già convivevo e andavo a lavorare al pomeriggio.
Servizio civile in croce rossa, dalle 7 alle 13, su e giù dalle scale a portare i vecchi i ospedale (specialmente dializzati).
Non ero alla Caritas a farmi le canne in giardino.
Comoda la vita per qualcuno, troppo
Il tuo è solo un pavoneggiarsi a cazzo cane per come la vedo io.