Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

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hermafroditos
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4936 Messaggio da hermafroditos »

Salieri D'Amato ha scritto:
02/02/2024, 10:09
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legionofdoom ha scritto:
02/02/2024, 7:19
GeishaBalls ha scritto:
02/02/2024, 5:44
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giorgiograndi ha scritto:
01/02/2024, 21:53

Invece di aiutare e comprendere dei ragazzi disorientati (da cosa, e' ormai risaputo), li si include in un nuovo gruppo e... cazzi loro.
I grandi problemi della società moderna! Bagni inclusivi al terzo piano del liceo tolgono qualche diritto a qualcuno? Tolgono l’accesso ai disabili? (Questa non l’avevo sentita, le barriere architettoniche non devono esserci, punto. Non è che si tolgono al terzo piano)

Ma Giorgio, lo devo dire, la cosa più agghiacciante è il tuo “aiutare a comprendere” i ragazzi. Mamma mia
Non tolgono l'accesso ai disabili, Geisha, ma ci sarebbero problemi molto più seri che dei bagni con dei simboli del cazzo.
Ci sono già i bagni uomo/donna? Bene, chi si sente donna usa quello delle donne, e chi invece si sente maschio usa quello degli uomini.
E chi invece si sente "alieno", usa quello che vuole.
Qual'è il problema?
Quante volte, da giovane, ho usato il bagno delle donne al liceo per farlo con una fidanzata senza problemi.
Ci sono licei che cadono letteralmente a pezzi e avrebbero bisogno di essere ristrutturati, oltre al fatto che nelle scuole non ci sono abbastanza insegnanti di sostegno.
Quelli sono i veri problemi.
A furia di stare dietro al politically-correct abbiamo completamente perso la bussola su questioni più importanti.
A prescindere che il bagno non servirebbe prettamente per scopare con la fidanzata o farsi pompini/leccate gay (seppur reputi apprezzabile che il bagno diventi un luogo multifunzionale e ricreativo), in questo caso non mi sembra che il liceo sia stato ristrutturato per far posto ad un bagno apposito, che avrei trovato forzato anche io.
Hanno semplicemente apposto una targhetta ad uno dei, credo, numerosi bagni presenti nella scuola, dando così un semplice segnale a questa "minoranza", dicendogli Sappiamo che ci siete, esistete anche voi e siete ugualmente degni.
In ordine pratico non cambia niente, nessuno viene danneggiato ed è a costo zero, la scuola continuerà a cadere a pezzi, gli insegnanti di sostegno saranno sempre pochi e forse qualche studente sentirà più vicinanza/comprensione alla propria identità di genere.
Così ora il liceo avrà, oltre ai bagni per studenti maschi, studenti femmine, disabili, insegnanti e personale di segreteria anche un bagno per i diversamente orientati. Cosa ci vedi di così sbagliato? Ripeto, in questo caso non vedo un eccesso di politicamente corretto, ma solo una sensibilità di una comunità scolastica ... forse anche degli studenti stessi che hanno richiesto questo per alcuni loro compagni.
E se non sono le scuole ad insegnare rispetto per le minoranze in senso lato, di qualsiasi genere siano, non solo di orientamento sessuale, chi dovrebbe farlo?

L'eccesso di politicamente corretto nel senso che lo intendi tu è la pretesa di qualcuno di avere bagni pubblici dedicati in ogni dove, per legge. E su questo mi trovi d'accordo, ne abbiamo già parlato, è assurdo e irrealizzabile, quando non esistono ancora tutti quelli per i disabili e sono in gran numero quelli promiscui.
Ma in questo caso, lasciamo semplicemente che un liceo prenda delle proprie iniziative secondo la proprie sensibilità e problematiche interne. Soprattutto non andando a scapito di niente altro.
+1

Neanche io capisco questo tipo di polemiche, sono sterili che più sterili non si può.

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Gargarozzo
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4937 Messaggio da Gargarozzo »

I disabili sono tutti omosessuali, per editto del re.
Problema risolto
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4938 Messaggio da giorgiograndi »

GeishaBalls ha scritto:
02/02/2024, 5:44
giorgiograndi ha scritto:
01/02/2024, 21:53
legionofdoom ha scritto:
01/02/2024, 20:29
giorgiograndi ha scritto:
01/02/2024, 19:17


il livello di "quei bisogni" in effetti e' paragonabile a quelli corporei
Beh, se uno vuole farsi fare un pompino da un altro maschio, o qualcuna se la vuole fare leccare da un'altra, già i bagni uomo-donna che ci sono bastano e avanzano.
Non vedo la necessità di fare dei bagni apposta, considerando che in certi luoghi pubblici non ci sono neanche i bagni per i disabili (che avrebbero MOLTA più priorità, di chi si sente uomo o donna).
Se uno si sente uomo o donna, usa il bagno che vuole.
Tutto questo "mi sento uomo", o "mi sento donna", e anche certi siti che quando ti iscrivi ti chiedono se sei uomo, donna o "preferisco non dirlo" e cazzate varie hanno un po' rotto i coglioni, onestamente.

Ripeto, ci sono disabili che avrebbero MOLTO più bisogno di avere dei bagni e dei passaggi apposta, e che avrebbero più priorità di chi, la mattina, si alza e dice "mi sento donna/uomo".
Invece di aiutare e comprendere dei ragazzi disorientati (da cosa, e' ormai risaputo), li si include in un nuovo gruppo e... cazzi loro.
I grandi problemi della società moderna! Bagni inclusivi al terzo piano del liceo tolgono qualche diritto a qualcuno? Tolgono l’accesso ai disabili? (Questa non l’avevo sentita, le barriere architettoniche non devono esserci, punto. Non è che si tolgono al terzo piano)

Ma Giorgio, lo devo dire, la cosa più agghiacciante è il tuo “aiutare a comprendere” i ragazzi. Mamma mia
E' agghiacciante che ci siano scuole che letteralmente necessiterebbero di essere totalmente ristrutturate, e altre scuole che hanno soldi da spendere per i cessi genderfree, o che mediaticamente faccia notizia una scuola che mette un cartello su una porta.
Ma e' la classica stupidita' europea. La scuola di mia figlia (privata) sta espandendo di 1/3 la struttura, hanno iniziato a costruire la settimana scorsa. C'e' un bel cartello (che l'impresa di costruzioni e' stata obbligata a mettere) dove e' chiaramente spiegato che l'ampliamento della scuola (privata) e' fatto con soldi europei (pubblici) a fondo perduto.
Ecco, e' agghiacciante che una scuola faccia i cessi gender, un'altra (privata) sia finanziata dall'EU per ampliarsi, mentre un'altra scuola, cade a pezzi.
-
La maggior parte dei ragazzi che non si identificano in un gender preciso, ne prendono poi coscienza con la fine della puberta'. Ecco perche' andrebbero aiutati a comprendere invece che abbandonati con il loro bel cesso gender del cazzo fatto a spese di altri ragazzini che invece hanno classi dove gli cade in testa l'intonato.
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L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome

--
Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
--
"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
--
Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4939 Messaggio da GeishaBalls »

giorgiograndi ha scritto:
02/02/2024, 12:04
GeishaBalls ha scritto:
02/02/2024, 5:44
giorgiograndi ha scritto:
01/02/2024, 21:53
legionofdoom ha scritto:
01/02/2024, 20:29


Beh, se uno vuole farsi fare un pompino da un altro maschio, o qualcuna se la vuole fare leccare da un'altra, già i bagni uomo-donna che ci sono bastano e avanzano.
Non vedo la necessità di fare dei bagni apposta, considerando che in certi luoghi pubblici non ci sono neanche i bagni per i disabili (che avrebbero MOLTA più priorità, di chi si sente uomo o donna).
Se uno si sente uomo o donna, usa il bagno che vuole.
Tutto questo "mi sento uomo", o "mi sento donna", e anche certi siti che quando ti iscrivi ti chiedono se sei uomo, donna o "preferisco non dirlo" e cazzate varie hanno un po' rotto i coglioni, onestamente.

Ripeto, ci sono disabili che avrebbero MOLTO più bisogno di avere dei bagni e dei passaggi apposta, e che avrebbero più priorità di chi, la mattina, si alza e dice "mi sento donna/uomo".
Invece di aiutare e comprendere dei ragazzi disorientati (da cosa, e' ormai risaputo), li si include in un nuovo gruppo e... cazzi loro.
I grandi problemi della società moderna! Bagni inclusivi al terzo piano del liceo tolgono qualche diritto a qualcuno? Tolgono l’accesso ai disabili? (Questa non l’avevo sentita, le barriere architettoniche non devono esserci, punto. Non è che si tolgono al terzo piano)

Ma Giorgio, lo devo dire, la cosa più agghiacciante è il tuo “aiutare a comprendere” i ragazzi. Mamma mia
E' agghiacciante che ci siano scuole che letteralmente necessiterebbero di essere totalmente ristrutturate, e altre scuole che hanno soldi da spendere per i cessi genderfree, o che mediaticamente faccia notizia una scuola che mette un cartello su una porta.
Ma e' la classica stupidita' europea. La scuola di mia figlia (privata) sta espandendo di 1/3 la struttura, hanno iniziato a costruire la settimana scorsa. C'e' un bel cartello (che l'impresa di costruzioni e' stata obbligata a mettere) dove e' chiaramente spiegato che l'ampliamento della scuola (privata) e' fatto con soldi europei (pubblici) a fondo perduto.
Ecco, e' agghiacciante che una scuola faccia i cessi gender, un'altra (privata) sia finanziata dall'EU per ampliarsi, mentre un'altra scuola, cade a pezzi.
-
La maggior parte dei ragazzi che non si identificano in un gender preciso, ne prendono poi coscienza con la fine della puberta'. Ecco perche' andrebbero aiutati a comprendere invece che abbandonati con il loro bel cesso gender del cazzo fatto a spese di altri ragazzini che invece hanno classi dove gli cade in testa l'intonato.
Con quella targetta attaccata ad una porta al terzo piano avrebbero potuto risanare scuole che cadono a pezzi?

Se non è così,l’unica cosa interessante è l’astio verso queste soluzioni semplici che si vede anche qua dentro.

Deve essere perché i reazionari hanno reazioni (esagerate da diventare cringe)

Poi i riformatori riformano ed i socialisti socializzano

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4940 Messaggio da Gargarozzo »

Non si può manco più dare in pace del cesso ad una persona brutta.
"Bisessuale sarai te!", risponde giustamente
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giorgiograndi
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4941 Messaggio da giorgiograndi »

GeishaBalls ha scritto:
02/02/2024, 12:28
giorgiograndi ha scritto:
02/02/2024, 12:04
GeishaBalls ha scritto:
02/02/2024, 5:44
giorgiograndi ha scritto:
01/02/2024, 21:53

Invece di aiutare e comprendere dei ragazzi disorientati (da cosa, e' ormai risaputo), li si include in un nuovo gruppo e... cazzi loro.
I grandi problemi della società moderna! Bagni inclusivi al terzo piano del liceo tolgono qualche diritto a qualcuno? Tolgono l’accesso ai disabili? (Questa non l’avevo sentita, le barriere architettoniche non devono esserci, punto. Non è che si tolgono al terzo piano)

Ma Giorgio, lo devo dire, la cosa più agghiacciante è il tuo “aiutare a comprendere” i ragazzi. Mamma mia
E' agghiacciante che ci siano scuole che letteralmente necessiterebbero di essere totalmente ristrutturate, e altre scuole che hanno soldi da spendere per i cessi genderfree, o che mediaticamente faccia notizia una scuola che mette un cartello su una porta.
Ma e' la classica stupidita' europea. La scuola di mia figlia (privata) sta espandendo di 1/3 la struttura, hanno iniziato a costruire la settimana scorsa. C'e' un bel cartello (che l'impresa di costruzioni e' stata obbligata a mettere) dove e' chiaramente spiegato che l'ampliamento della scuola (privata) e' fatto con soldi europei (pubblici) a fondo perduto.
Ecco, e' agghiacciante che una scuola faccia i cessi gender, un'altra (privata) sia finanziata dall'EU per ampliarsi, mentre un'altra scuola, cade a pezzi.
-
La maggior parte dei ragazzi che non si identificano in un gender preciso, ne prendono poi coscienza con la fine della puberta'. Ecco perche' andrebbero aiutati a comprendere invece che abbandonati con il loro bel cesso gender del cazzo fatto a spese di altri ragazzini che invece hanno classi dove gli cade in testa l'intonato.
Con quella targetta attaccata ad una porta al terzo piano avrebbero potuto risanare scuole che cadono a pezzi?

Se non è così,l’unica cosa interessante è l’astio verso queste soluzioni semplici che si vede anche qua dentro.

Deve essere perché i reazionari hanno reazioni (esagerate da diventare cringe)

Poi i riformatori riformano ed i socialisti socializzano
L'etichetta di per-se non e' nulla, il fatto che e' una notizia e' il colmo.
In italia (e non solo), fa notizia una scuola che mette l'etichetta sulla porta di un bagno perche' c'e' di mezzo una questione gender, ma non fanno notizia i fondi pubblici che finiscono in scuole private, cioe' soldi dei contribuenti netti italiani che finiscono in scuole private in cechia, mentre altre scuole italiane perdono l'intonaco.
L'unica cosa interessante e' una "non notizia" che diventa notizia per motivi che nulla hanno a che fare con il cartello su quella cazzo di porta.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4942 Messaggio da ziggy7 »

Gargarozzo ha scritto:
02/02/2024, 10:35
I disabili sono tutti omosessuali, per editto del re.
Problema risolto
E di conseguenza sterili, come le polemiche.
Tempo 20 anni che facciamo i bagni per i gender strani nelle scquole si sono estinti
È antieconomica come roba
c è sempre tanta musica nell' aria -- a cup of tea would restore my normality-- “Non vi è alcuna strada che porta alla pace: la pace è la via” nulla contro l'utente Tenz

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hermafroditos
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4943 Messaggio da hermafroditos »

ziggy7 ha scritto:
02/02/2024, 13:27
Gargarozzo ha scritto:
02/02/2024, 10:35
I disabili sono tutti omosessuali, per editto del re.
Problema risolto
E di conseguenza sterili, come le polemiche.
Tempo 20 anni che facciamo i bagni per i gender strani nelle scquole si sono estinti
È antieconomica come roba
Si scrive squole, ciuco.

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Salieri D'Amato
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4944 Messaggio da Salieri D'Amato »

giorgiograndi ha scritto:
02/02/2024, 13:23
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GeishaBalls ha scritto:
02/02/2024, 12:28
giorgiograndi ha scritto:
02/02/2024, 12:04
GeishaBalls ha scritto:
02/02/2024, 5:44

I grandi problemi della società moderna! Bagni inclusivi al terzo piano del liceo tolgono qualche diritto a qualcuno? Tolgono l’accesso ai disabili? (Questa non l’avevo sentita, le barriere architettoniche non devono esserci, punto. Non è che si tolgono al terzo piano)

Ma Giorgio, lo devo dire, la cosa più agghiacciante è il tuo “aiutare a comprendere” i ragazzi. Mamma mia
E' agghiacciante che ci siano scuole che letteralmente necessiterebbero di essere totalmente ristrutturate, e altre scuole che hanno soldi da spendere per i cessi genderfree, o che mediaticamente faccia notizia una scuola che mette un cartello su una porta.
Ma e' la classica stupidita' europea. La scuola di mia figlia (privata) sta espandendo di 1/3 la struttura, hanno iniziato a costruire la settimana scorsa. C'e' un bel cartello (che l'impresa di costruzioni e' stata obbligata a mettere) dove e' chiaramente spiegato che l'ampliamento della scuola (privata) e' fatto con soldi europei (pubblici) a fondo perduto.
Ecco, e' agghiacciante che una scuola faccia i cessi gender, un'altra (privata) sia finanziata dall'EU per ampliarsi, mentre un'altra scuola, cade a pezzi.
-
La maggior parte dei ragazzi che non si identificano in un gender preciso, ne prendono poi coscienza con la fine della puberta'. Ecco perche' andrebbero aiutati a comprendere invece che abbandonati con il loro bel cesso gender del cazzo fatto a spese di altri ragazzini che invece hanno classi dove gli cade in testa l'intonato.
Con quella targetta attaccata ad una porta al terzo piano avrebbero potuto risanare scuole che cadono a pezzi?

Se non è così,l’unica cosa interessante è l’astio verso queste soluzioni semplici che si vede anche qua dentro.

Deve essere perché i reazionari hanno reazioni (esagerate da diventare cringe)

Poi i riformatori riformano ed i socialisti socializzano
L'etichetta di per-se non e' nulla, il fatto che e' una notizia e' il colmo.
In italia (e non solo), fa notizia una scuola che mette l'etichetta sulla porta di un bagno perche' c'e' di mezzo una questione gender, ma non fanno notizia i fondi pubblici che finiscono in scuole private, cioe' soldi dei contribuenti netti italiani che finiscono in scuole private in cechia, mentre altre scuole italiane perdono l'intonaco.
L'unica cosa interessante e' una "non notizia" che diventa notizia per motivi che nulla hanno a che fare con il cartello su quella cazzo di porta.
Guarda che sei tu ed altri che siete partiti coi pipponi appena letta questa non notizia, prendendo la palla al balzo.

Ti informo che comunque tutte queste scuole che cadono a pezzi non ci sono, perlomeno in Toscana. Vero che alcuni edifici sono vecchi e fatiscenti e avrebbero bisogno di ristrutturazioni, ma la sicurezza ho notato che è comunque prioritaria.

Sui fondi pubblici alle scuole private è questione annosa, da sempre cavallo di battaglia della destra clericale e non solo (molte scuole private sono gestite direttamente o indirettamente da enti ecclesiastici), che ha sempre voluto e ottenuto che le scuole private fossero parificate alle pubbliche. Quindi abbiamo scuole parificate private che hanno gli stessi diritti e gli stessi finanziamenti delle pubbliche, pur con meno vincoli amministrativi, oltre a prendersi le rette degli studenti, mentre si scelgono gli insegnanti, stabiliscono il numero del personale ausiliario e gli stipendi, ottimizzando al ribasso i costi del personale.
Quindi comprenderai perchè vedo difficile che ora più che mai, con la destra al governo, si vada a toccare quest'argomento.

Poi va beh, sugli edifici scolastici c'è tutta una legislazione e amministrazione complessa, che non trovi su wikipedia, quindi è inutile discuterne per slogan non conoscendo la materia.
La via più breve tra due cuori è il pene

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4945 Messaggio da giorgiograndi »

Salieri D'Amato ha scritto:
02/02/2024, 14:24
giorgiograndi ha scritto:
02/02/2024, 13:23
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GeishaBalls ha scritto:
02/02/2024, 12:28
giorgiograndi ha scritto:
02/02/2024, 12:04


E' agghiacciante che ci siano scuole che letteralmente necessiterebbero di essere totalmente ristrutturate, e altre scuole che hanno soldi da spendere per i cessi genderfree, o che mediaticamente faccia notizia una scuola che mette un cartello su una porta.
Ma e' la classica stupidita' europea. La scuola di mia figlia (privata) sta espandendo di 1/3 la struttura, hanno iniziato a costruire la settimana scorsa. C'e' un bel cartello (che l'impresa di costruzioni e' stata obbligata a mettere) dove e' chiaramente spiegato che l'ampliamento della scuola (privata) e' fatto con soldi europei (pubblici) a fondo perduto.
Ecco, e' agghiacciante che una scuola faccia i cessi gender, un'altra (privata) sia finanziata dall'EU per ampliarsi, mentre un'altra scuola, cade a pezzi.
-
La maggior parte dei ragazzi che non si identificano in un gender preciso, ne prendono poi coscienza con la fine della puberta'. Ecco perche' andrebbero aiutati a comprendere invece che abbandonati con il loro bel cesso gender del cazzo fatto a spese di altri ragazzini che invece hanno classi dove gli cade in testa l'intonato.
Con quella targetta attaccata ad una porta al terzo piano avrebbero potuto risanare scuole che cadono a pezzi?

Se non è così,l’unica cosa interessante è l’astio verso queste soluzioni semplici che si vede anche qua dentro.

Deve essere perché i reazionari hanno reazioni (esagerate da diventare cringe)

Poi i riformatori riformano ed i socialisti socializzano
L'etichetta di per-se non e' nulla, il fatto che e' una notizia e' il colmo.
In italia (e non solo), fa notizia una scuola che mette l'etichetta sulla porta di un bagno perche' c'e' di mezzo una questione gender, ma non fanno notizia i fondi pubblici che finiscono in scuole private, cioe' soldi dei contribuenti netti italiani che finiscono in scuole private in cechia, mentre altre scuole italiane perdono l'intonaco.
L'unica cosa interessante e' una "non notizia" che diventa notizia per motivi che nulla hanno a che fare con il cartello su quella cazzo di porta.
Guarda che sei tu ed altri che siete partiti coi pipponi appena letta questa non notizia, prendendo la palla al balzo.

Ti informo che comunque tutte queste scuole che cadono a pezzi non ci sono, perlomeno in Toscana. Vero che alcuni edifici sono vecchi e fatiscenti e avrebbero bisogno di ristrutturazioni, ma la sicurezza ho notato che è comunque prioritaria.

Sui fondi pubblici alle scuole private è questione annosa, da sempre cavallo di battaglia della destra clericale e non solo (molte scuole private sono gestite direttamente o indirettamente da enti ecclesiastici), che ha sempre voluto e ottenuto che le scuole private fossero parificate alle pubbliche. Quindi abbiamo scuole parificate private che hanno gli stessi diritti e gli stessi finanziamenti delle pubbliche, pur con meno vincoli amministrativi, oltre a prendersi le rette degli studenti, mentre si scelgono gli insegnanti, stabiliscono il numero del personale ausiliario e gli stipendi, ottimizzando al ribasso i costi del personale.
Quindi comprenderai perchè vedo difficile che ora più che mai, con la destra al governo, si vada a toccare quest'argomento.

Poi va beh, sugli edifici scolastici c'è tutta una legislazione e amministrazione complessa, che non trovi su wikipedia, quindi è inutile discuterne per slogan non conoscendo la materia.
https://firenze.repubblica.it/cronaca/2 ... 394952719/
Arezzo, 4 aprile 2023

https://firenze.repubblica.it/cronaca/2 ... 383959420/
Firenze, 17 gennaio 2023

https://corrierefiorentino.corriere.it/ ... 8953.shtml
Massa, 21 febbraio 2012

https://forumagricolturasociale.it/2023 ... -squaglia/ (come in cina, nei container)
Lucca, 21 Novembre 2023

-

La notizia del cartello e' di per-se una non notizia, da commentare ridendoci. Infatti come tale e' stata inizialmente commentata fino all'arrivo di utenti che ne hanno commentato l'importanza sociale.
Il punto e' tutto qui'.

Che le scuole private prendano soldi pubblici a me sembra una cazzata visto che sono gia' piu' efficienti di quelle pubbliche. Magari sarebbe meglio che anche le scuole pubbliche vengano gestite dai privati
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4946 Messaggio da Salieri D'Amato »

Va beh, sono guasti che si verificano un po' in tutti gli edifici più datati e non solo, che si rompa un tubo, cada una plafoniera o ceda un controsoffitto di tanto in tanto è normale, si parla di qualche migliaio di edifici. Ho premesso che molti edifici andrebbero ristrutturati. Ma non è vero che cadono a pezzi come sembra che spesso si voglia far credere. In generale le strutture sono in sicurezza.

Che le scuole private prendano fondi pubblici è infatti una cazzata. Ma chi gestisce o crea scuole private lo fa spesso proprio per avere quei fondi pubblici, che gli fanno fare un profitto altissimo.

Che siano gestite meglio può essere vero da alcuni punti di vista, che siano più efficenti dal punto di vista culturale è tutto da dimostrare, anzi. Basti vedere i somaroni che si fanno 2/3 anni in uno senza alcun problema. Poi è chiaro che ci sono anche le eccellenze, come alcune Università tipo la Bocconi o il Politecnico di Torino. E ti assicuro che sentire raccontare certe cose da docenti che hanno lavorato in scuole private ti farebbe cambiare radicalmente idea, per quanto la pubblica sia ai minimi termini storici la maggioranza delle private dell'istruzione degli studenti frega veramente zero, l'importante è che i genitori siano contenti e paghino la retta. Senza parlare dei magheggi contabili e amministrativi.
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markome
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4947 Messaggio da markome »

Questo vale anche per la maggior parte delle strutture mediche private.
Io preferisco sempre il pubblico.

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4948 Messaggio da Gargarozzo »

Io piscio preferibilmente contro gli alberi.
Un paio di volte suscitando sdegno, e dire che mi cerco alberi isolati, defilati.
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GeishaBalls
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4949 Messaggio da GeishaBalls »

Salieri D'Amato ha scritto:
02/02/2024, 15:59
Va beh, sono guasti che si verificano un po' in tutti gli edifici più datati e non solo, che si rompa un tubo, cada una plafoniera o ceda un controsoffitto di tanto in tanto è normale, si parla di qualche migliaio di edifici. Ho premesso che molti edifici andrebbero ristrutturati. Ma non è vero che cadono a pezzi come sembra che spesso si voglia far credere. In generale le strutture sono in sicurezza.

Che le scuole private prendano fondi pubblici è infatti una cazzata. Ma chi gestisce o crea scuole private lo fa spesso proprio per avere quei fondi pubblici, che gli fanno fare un profitto altissimo.

Che siano gestite meglio può essere vero da alcuni punti di vista, che siano più efficenti dal punto di vista culturale è tutto da dimostrare, anzi. Basti vedere i somaroni che si fanno 2/3 anni in uno senza alcun problema. Poi è chiaro che ci sono anche le eccellenze, come alcune Università tipo la Bocconi o il Politecnico di Torino. E ti assicuro che sentire raccontare certe cose da docenti che hanno lavorato in scuole private ti farebbe cambiare radicalmente idea, per quanto la pubblica sia ai minimi termini storici la maggioranza delle private dell'istruzione degli studenti frega veramente zero, l'importante è che i genitori siano contenti e paghino la retta. Senza parlare dei magheggi contabili e amministrativi.
Resta che l’argomento del cartello sul bagno del terzo piano contrapposto agli edifici che cadono a pezzi resta una perla.

Poi tu vai nel merito ma qui stiamo dicendo che invece di mettere un cartello (sarà un foglio A4? Spero sia l’ameno fatto in tipografia) avrebbero dovuto ristrutturare le scuole. Una perla

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Gargarozzo
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#4950 Messaggio da Gargarozzo »

La questione del cartello è molto grave. Guardate cosa succede in Ecuador, che già i telegiornali non ne parlano piú, si sa che è lo stesso cartello della Colombia, disordini sociali, devastazioni, e tutto questo per un cartello
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