Floppy Disk ha scritto: ↑20/09/2023, 18:56
cicciuzzo ha scritto: ↑19/09/2023, 22:53
Un cambiamento che danneggia le persone non è un cambiamento ma è una sopraffazione
Anche i cambiamenti che si sono dimostrati utili col tempo nel breve termine hanno generato danni per molte persone: le stesse rivoluzioni industriali sono state così. Su questo argomento però non mi trovo d'accordo con Geisha. L'elettrificazione della mobilità avrebbe senso e non genererebbe grossi contraccolpi sotto certe ipotesi per il momento disattese: 1) produzione delle batterie in Europa, con materiali estratti qui o proveniente da Paesi un pelo più democratici della Cina 2) Una scadenza che non sia così vicina come il 2035, soprattutto in un contesto di crisi economica come l'attuale 3) soluzioni non troppo coercitive nel vietare il trasporto su gomma, soprattutto nelle città (vedasi il discorso che si sta facendo nell'altro thread) in considerazione del fatto che non tutti posso permettersi un'auto elettrica dignitosa, anzi un auto dignitosa
tout court.
Vorrei inoltre sottolineare un aspetto. Gli sforzi per mettere in moto la "transizione ecologica" non potranno che continuare a generare inflazione. L'aumento di domanda e acquisti da parte delle varie compagnie impegnate in questo immane sforzo di riconversione (quelle automobilistiche, del settore dell'energia elettrica, delle costruzioni per l'efficientamento degli edifici ecc.) potrebbe far aumentare i prezzi dei materiali e dei prodotti richiesti, prezzi che poi verranno scaricati sul consumatore. Se a questo non si accompagna un aumento dei salari, si avrà il forte rischio di recessione su un continente che già non se la sta passando benissimo dal 2011. Se per miracolo invece i salari aumenteranno, allora si potrebbe avere uno scenario pure poco carino di inflazione che si autoalimenta. Insomma, anche qui sono un menagramo.
aspetta pero' non confondiamo le cose
per esempio alcuni ricambi delle auto, quasi tutte le auto, sono introvabili o si devono espettare settimane per cose ridicole, ancora per colpa delle politiche di chiusura del covid (io lo dissi, ma nessuno mi ascoltava). Stessa cosa per i tempi di attesa di auto nuove, ancora molto piu' lunghi del 2019. Questo porta inflazione (i pochi ricambi o auto disponibili costano di piu'). Non e' che l'aumento dei prezzi si scarica sul consumatore perche' le aziende devono mantenere i profitti, si scaricano sul consumatore perche' con un mercato libero quanto qualcosa scarseggia, costa di piu', anche al produttore.
Con il materiale da costruzione e' la stessa cosa. Mancano le materie prime, per cui costa di piu'. Poi serve manodopera che non c'e' perche' il welfare e' troppo alto per incentivare il lavoro. Meglio stare a casa con il sussidio e fare qualche giorno in nero che lavorare tutto il mese e farsi il culo. E' anche ragionevole.
Poi con questi tassi di interesse, le aziende non spendono e non investono. Non ci va un genio, per diminuire l'inflazione va aumentata la produttivita', cosa che alla fine e' impossibile perche' mancano le materie primi a causa dei deliri covid.
I salari non c'entra nulla, semmai e' la mancanza di produttivita' a creare inflazione (anche dovuta alla mancanza di materie prime, anche volendo essere piu' produttivi, non c'e' il materiale primario per produrre, sopratutto metalli ma anche componenti sintetici che si usano per tantissime cose).
I bonus poi sono stati un toccasana per i bilanci. Come dice cicciuzzo la maggior parte delle aziende sono tecnicamente fallite, ma la realta' e' che gli stati sono falliti. Non puoi fare bonus e pagarli a debito, in XY anni, con il vincolo di bilancio europeo, perche' sul subito sembra che il PIL si riprenda, ma poi a lungo andare il costo deve essere sostenuto da altro debito che con il vincolo di bilancio non puo' essere fatto.
Le cazzate fatte con il covid... ci vorranno 10 anni per riassorbirle, mentre il problema principale sembra essere solo transizione energetica e si cerca di caricare sulla guerra in ucraiana tutte le colpe delle stupidaggini fatte nel mondo intero con i vari lockdown.
Come diceva mio nonno: per spegnere il fuoco basta un secchio d'acqua, ma per riaccenderlo, quando e' tutto bagnato, ci va tanto tempo.
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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.