La depressione è una brutta bestia...
E' una fase in cui la tua testa in automatico decuplica le negatività e e riduce quasi a zero il valore delle cose positive.
Premetto: non sono uno psicologo ma semplicemente uno che ci è passato e ne è uscito.
Non amo particolarmente psicologi e psichiatri... Troppo spesso bravi solo a tirare fuori i problemi per poi non essere in grado di dare soluzioni gli uni e bombarti di psicofarmaci gli altri.
Peró vorrei tornare un attimo a ció che ho scritto all' inizio:
E' una fase in cui la tua testa in automatico decuplica le negatività e e riduce quasi a zero il valore delle cose positive.
La tua testa... niente altro che la tua testa.
Un mio conoscente tempo fa mi ha detto: noi utilizziamo sempre il 100% delle nostre potenzialità mentali...la percentuale che non usiamo per costruire la usiamo per distruggere.
Sai una cosa? Ha stramaledettamente ragione... ma ció che stai vivendo è la dimostrazione pratica che la tua testa sta lavorando e tanto...solo nella direzione sbagliata.
Se vuoi ti descrivo a grandi linee cosa ha funzionato per me (ma devo essere sincero non solo per me). Sono piccoli step...niente di eclatante sul "da fare" ma la costanza è fondamentale ed i risultati, credimi, sorprendenti.
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Pensa meno e agisci di più: l'inappetenza deriva dal pensiero di fondo che qualunque cosa si fa la si fa male o si pensa andrà male. Fatti una corsa, ciclette, cammina, pulisci camera...qualunque cosa purchè sia attività fisica un minimo impegnativa e che non ti faccia affondare nei pensieri.
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Sforzati (all'inizio è davvero uno sforzo) di prenderti cura di te: doccia, barba, dieta, palestra, cura del corpo, un vestito... qualunque cosa possa migliorare il tuo apparire.
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Dedicati ad una attività socializzante: qualunque essa sia, ma almeno inizialmente evita volontariato e simili. Ottimi sono corsi di ballo o gruppi di attività tipo circoli culturali e simili. Ti aiuta ad apprezzare il lavoro che fai ed i risultati che ottieni.
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Sdrammatizzare è fondamentale: è la vera "regola aurea"... errori ne facciamo tutti, ma se siamo ancora vivi e vegeti e lo sono anche le persone intorno a noi, significa che in fondo l'errore non è stato così grave (è la nostra testa a renderlo grave/irrecuperabile). idem in caso di relazioni più o meno importanti finite diversamente da come ci aspettavamo. A meno che tu non sia un 90enne con gravi problemi cardiaci non è certo l'ultima occasione che ti capiterà in vita tua, solo forse dopo i tuoi percorsi andrà meglio...
- Un ultimo esercizio, ma il più importante e decisivo:
se sai di avere commesso errori DEVI accettare di pagarne il prezzo, se no continuerai ad accusare il mondo di avercela con te o di essere il solito sfigato incapace e non individuerai mai le reali cause di certi accadimenti, e quindi non prenderai provvedimenti. Esercitati a trovare per ogni cosa un punto di vista DIAMETRALMENTE OPPOSTO a quello che istintivamente ti nasce in testa: è un esercizio mentale che ti aiuta a prendere coscenza del tuo reale valore (che poi è quello che la depressione ti fa perdere).
Completa la ricetta un po' di sana autoironia...
Ti faccio di cuore i miei migliori auguri!
Brain
Picola postilla dopo aver letto meglio quello che ha scritto Pimpi e avere un po' intuito la situazione.
Ti riporto una mia esperienza di 3 anni fa: conosco una ragazza, si crea un bel rapporto di stima e fiducia reciproca. Lei è bella ai miei occhi, ed è malata di Leucemia... trapianto di midollo fatto con esiti efficaci all' 80% quindi non risolutivi. Le sto vicino, la aiuto e sostengo, rinuncio alle ferie perchè lei inizia una cura sperimentale e ad agosto sarebbe stata sola.. e lo faccio col cuore, non aspettandomi nulla in cambio se non il piacere di condividere con lei momenti spensierati e allegri e sostenedola nella difficoltà . La cosa è ovviamente reciproca, io stavo facendo i miei percorsi e in lei trovavo una referente diretta e sincera. Non c'era nessun sentimento diverso dall' amicizia che ci muoveva. Col passare del tempo peró i miei sentimenti erano cambiati e dopo circa un anno di conoscenza gli ho confessato apertamente e tranquillamente quello che provavo per lei.. preparandomi al più ad un "NO" che in fondo era la cosa peggiore che potesse succedere...
La reazione? Violentissima (verbalmente): mi sono sentito dire che le ero stato vicino per un anno solo per scoparla...
Se queste cose fossero successe anche solo un paio di anni prima probabilmente avrei vissuto una situazione analoga alla tua... invece sai cosa è successo... Ho valutato le cose, mi sono confrontato con persone esterne ma che comunque conoscevano entrambi... e l'ho cancellata dalla mia vita, per il più semplice dei motivi: la sua reazione era spropositata pe ril semplice motivo che i problemi veri erano tutti suoi.
Lei abituata da giovane (credimi ancora oggi a 37 anni è davvero bella ma la malattia un po' l'ha segnata) ad essere la gnocca compagna di un AD e ad andare dal parrucchiere in Ferrari, oggi si vedeva "approcciata" da uno semplicemente NORMALE e questo unito al fatto che ce l'aveva a morte con la sfiga della sua situazione le ha causato la reazione.
Capitolo chiuso (per me) problemi suoi... io ti aiuto se ti vuoi aiutare...se no finisce che ho consumato tutte le mie energie per te e non ne ho più per me...
Con tutto il rispetto possibile tengo più a me stesso che a chiunque altro...e se la tua sopravvivenza passa attreaverso la mia "distruzione" vai a fare in culo tempo zero.
Questo è solo un esempio di "trovare un punto di vista differente (ma obbiettivo) alle situazioni che vivi".
Ribadisco il mio in bocca al lupo!
