Esatto Fabrizio. L' Occidente, alla disperata e ininterrotta ricerca di fonti energetiche, è in Irak dall' età dell' Imperialismo e senza il petrolio irakeno l' ultimo secolo e mezzo di sviluppo tecnologico lo avremmo solo sognato. Ad esempio la Gran Bretagna nel 1914 riuscì a battere sul tempo i tedeschi conquistando attraverso i negoziati la fetta più consistente dei giacimenti petroliferi persiani; sempre nello stesso anno società finanziarie a cpaitale misto anglo-tedesco si assicurarono il diritto esclusivo di sfruttamento dei giacimenti petroliferi in Mesopotamia. Ad essi si aggiunsero le imprese franco-statunitensi. Prima e dopo la Grande Guerra il medioriente fu spartito fra inglesi e francesi senza alcun rispetto per le istanze nazionalistiche dei popoli arabi.Fabrizio Zanoni ha scritto:Peccato che i MILIONI di innocenti civili iracheni non li pianga nessuno.
12 anni di embargo... noi occidentali siamo direttamente responsabili di tutti questi morti che nessuno ha mai pianto, di cui nessuno parla, che non contano un cazzo per nessuno
Morti per fame da noi provocata, per le nostre mine, i nostri bombardamenti
Europa e Nordamerica occupano e sfruttano la regione da almeno 130 anni e abbiamo ancora il coraggio di fare le vittime.

Certo, a meno che non si adotti una visione del mondo (piuttosto diffusa) a carattere social-darwinista, secondo la quale la storia non è altro che lotta fra popoli e razze da cui emerge di volta in volta il più forte.