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Ortheus
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#331 Messaggio da Ortheus »

Appena finito di leggerlo.

Un libro stupendo:

LE BRACI, di Sandor Marai


Immagine


La storia è questa:

Dopo quarantun anni, due uomini, che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi dei Carpazi. Uno ha passato quei decenni in Estremo Oriente, l'altro non si è mosso dalla sua proprietà . Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null'altro contava per loro. Perchè? Perchè condividono un segreto che possiede una forza singolare: "una forza che brucia il tessuto della vita come una radiazione maligna, ma al tempo stesso dà  calore alla vita e la mantiene in tensione". Tutto converge verso un "duello senza spade" ma ben più crudele. Tra loro, nell'ombra il fantasma di una donna.....


Buona Lettura
Non votate per me. Io sono fuori dal Cerchio Magico.

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Ortheus
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#332 Messaggio da Ortheus »

Non so più cosa fare per stimolarvi alla lettura....



http://www.pornhub.com/view_video.php?v ... 8e69679482


8)
Non votate per me. Io sono fuori dal Cerchio Magico.

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dada
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#333 Messaggio da dada »

Ortheus ha scritto:Non so più cosa fare per stimolarvi alla lettura....



http://www.pornhub.com/view_video.php?v ... 8e69679482


8)
Grazie. Comincio subito a "leggere". :)

misha71
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#334 Messaggio da misha71 »

in generale:
- tutto Bukowski (eccetto le poesie, a me la poesia non piace)
- tutto Irvine Welsh (eccetto 'il lercio')
- la trilogia di K (Agota Kristof)
- Testi Segreti (Marguerite Duras)
- Viaggio al termine della notte (Cèline)
- Meno di Zero e Lunar park di BE Ellis
- Lo straniero (A Camus)
misha71

"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità  nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline

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Jack de Quadri
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#335 Messaggio da Jack de Quadri »

Sto iniziando a leggere

L'ARMATA PERDUTA
di Valerio Massimo Manfredi

Piccolo riassunto della storia :

Romanzo storico di Valerio Massimo Manfredi edito da Mondadori. Una delle più epiche avventure dell'età  antica: la lunghissima marcia, attraverso incredibili pericoli e peripezie, che diecimila mercenari greci dopo la disfatta del principe persiano Ciro - sotto le cui insegne si erano battuti, contro il fratello Artaserse alle porte di Babilonia - compiono per tornare in patria. E' l'impresa gloriosa e tragica documentata nel IV secolo a.C. da Senofonte nell'"Anabasi", che proprio Valerio Massimo Manfredi ha studiato e tradotto negli anni '80. Ma in questo romanzo le atrocità  della guerra e l'eroismo di ogni soldato, il fasto e le crudeli bizzarrie della corte persiana, le insidie di una natura selvaggia e le amicizie più indissolubili sono narrate in una prospettiva completamente inedita: dalla voce di una donna, la bellissima siriana Abira, che per amore di Xenos lascia ogni cosa e condivide il destino dei Diecimila. Attraverso gli occhi di Abira, le donne diventano le appassionate, epiche protagoniste della grande Storia.

Consiglio per gli amanti dei libri con riferimenti al passato

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JoaoTinto
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#336 Messaggio da JoaoTinto »

Viaggio al termine della notte (Cèline)

- Morte a credito [Cèline]
- Una banda di idioti [Toole John K.]
- La Bibbia al neon [Toole John K.]
- Il piatto piange [Chiara P.]
- La stanza del vescovo [Chiara P.]
- La pelle [Malaparte C.]
- Il grande sonno [Chandler R.] ( Per il passo: «Cosa importa dove si giace quando si è morti? In fondo a uno stagno melmoso o in un mausoleo di marmo alla sommità  di una collina? Si è morti, si dorme il grande sonno e ci se ne fotte di certe miserie.» Che da solo vale tutto il libro!)
- Antologia di Spoon River [Masters E. L.]
Iudicio procede da savere, Cum scritta legge receve repulsa Ecceptuando 'l singular vedere. Per una vista iudicare 'l facto Sentenzia da vertute se resulta Erro e rasone se corrumpe 'l pacto. Non iudicare, se tu non vedi, E non serai ingannato se ciò credi.
[L’Acerba - Cecco d’Ascoli]

I criteri della morale e del diritto non hanno senso se applicati ai processi storici.
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Pim
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#337 Messaggio da Pim »

JoaoTinto ha scritto:
Viaggio al termine della notte (Cèline)

- Morte a credito [Cèline]
- Una banda di idioti [Toole John K.]
- La Bibbia al neon [Toole John K.]
- Il piatto piange [Chiara P.]
- La stanza del vescovo [Chiara P.]
- La pelle [Malaparte C.]
- Il grande sonno [Chandler R.] ( Per il passo: «Cosa importa dove si giace quando si è morti? In fondo a uno stagno melmoso o in un mausoleo di marmo alla sommità  di una collina? Si è morti, si dorme il grande sonno e ci se ne fotte di certe miserie.» Che da solo vale tutto il libro!)
- Antologia di Spoon River [Masters E. L.]
Joao grazie delle indicazione ma un elenco cosi asciutto non ci aiuta nella scelta,
due parole, le tue impressioni sarebbero gradite-

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dada
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#338 Messaggio da dada »

[b:a71050cee4]Pino Corrias, "Vita agra di un anarchico", Baldini Castoldi Dalai, 1996[/b:a71050cee4]

Luciano Bianciardi a Milano nel periodo del miracolo economico.
Contraddizioni, paradossi, storture viste dagli occhi di uno scrittore al vetriolo. Inadattabile, completamente disorganico, appunto un anarchico. Tra i primi a ribellarsi al comune senso del pudore e ai luoghi comuni dell'imperante società borghese, visse una vita da "esiliato".

Uno dei pochi libri che ho letto due volte.

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JoaoTinto
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#339 Messaggio da JoaoTinto »

Pimpi, appena posso vedró di provvedere e magari vedró pure d'aggiungerne qualche altro. :050
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JoaoTinto
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#340 Messaggio da JoaoTinto »

[b:f1f45a421c]La Bibbia al neon[/b:f1f45a421c] di John Kennedy Toole (il suo primo romanzo in ordine cronologico ma pubblicato e tradotto in Italia dopo il celeberrimo «Una banda di idioti»)

[img:f1f45a421c]http://www.marcosymarcos.com/images/bibbia_al_neon.gif[/img:f1f45a421c]

David, l'io narrante del romanzo, è seduto nel vagone di un treno e, come un passeggero qualsiasi, osserva dal finestrino il paesaggio. Ed è proprio l'immagine del treno e del paesaggio che scorre a stimolare nel ragazzo l'esigenza di raccontare la sua esistenza, vissuta in una bella casetta accogliente, con mamma e papà affettuosi e sereni e con zia Mae, sorella della madre, un ex sciantosa di balera che non vuole rassegarsi alla vecchiaia, (come la Wilma de «La cicala»), che sogna d'imitare Mae West e Betty Grable e vuole registrare le sue canzoni in uno studio di Nashville, ma che a suo modo è affettuosa con il giovane David ed anzi finisce per essere l'unica sua compagna di gioco, la sua confidente la sua amica piacevole e bizzarra.. Ma.........il padre rimasto senza lavoro, porta David e la sua famiglia in una vecchia casa fatiscente, in cima ad una collina, circondata da fango e detriti di carbone: l'unica che potevano ormai permettersi e per sopravvivere tenta di coltivare un orto, ma il terreno che circonda la casa, ormai impermeabilizzato dai detriti del carbone, lascia crescere solo pini rachitici e animali selvatici. Testardo, suo padre si ostina, oltre ogni evidenza e nonostante le proteste della moglie, nella sua impresa fino a dilapidare gli ultimi risparmi. Ed inevitabilmente scoppiano sempre più frequenti i litigi tra i genitori fino a che, allo scoppio della guerra, suo padre prende la decisione di arruolarsi come volontario. E..... da questo momento in poi la vita di David viene sconvolta. Le condizioni psico-fisiche della madre (già da tempo instabili e peggiorate dopo la notizia della scomparsa del marito in Italia) la rendono ormai un automa non più in grado di sbrigare le faccende domestiche e quando anche zia Mae lo abbandona, spezzando quel delicato equilibrio che si era nel fra tempo creato fra loro, David perde la testa.............. Lo ritroviamo alla fine sul treno, lo stesso treno dell'inizio del romanzo, in viaggio finalmente, ma in viaggio verso il nulla.

Questa è a grandissime linee la trama del romanzo che è indiscutibilmente più bella di come io l'ho descritta, sennò tanto valeva vi avessi fatto il riassunto stile Bignami, e veniamo adesso all'ambientazione che è ancora più interessante.

Toole ambienta il romanzo e fornisce una descrizione quasi fotografica di una minuscola comunità di provincia, molto probabilmente di un paesino di quella fascia oggi nota come "Bibble belt":
[i:f1f45a421c]«Un mondo di zombie che bruciano sul rogo "Via col vento" perché è un'opera peccaminosa, detestano Jean Harlow e Bette Davis quasi fossero femmine di malaffare, s'infiammano soltanto quando in paese arriva un predicatore più ardente ed eloquente del loro a scatenare un'ondata di fervore revivalista e costringono a traslocare in città i loro stessi reduci, se hanno avuto l'ardire di sposare donne forestiere, europee o magari cinesi (non nere, comunque: i negri sono fuori questione). Dove sotto sotto si può fare e si fa di tutto: frequentare i bordelli e abortire, sbronzarsi e farsi l'amante, indulgere alla violenza e "persino" all'omosessualità . Purché tutto avvenga di nascosto e nessuno lo metta in piazza. E a patto, naturalmente, che nei dì di festa si vada alla funzione e si sia iscritti nei registri della chiesa, contribuendo alle sue necessità secondo le leggi e le usanze. Un borgo dove l'ultima insegna a spegnersi la sera è la Bibbia al neon sul tetto della chiesa .Un modo in cui la religiosità può essere ridotta a pura apparenza, a esteriorità , persino a qualcosa che si può acquistare. Il resto è optional.» [/i:f1f45a421c]
D'altronde la scritta sul rimorchio del camion in copertina è più che eloquente!
Ultima modifica di JoaoTinto il 27/04/2008, 15:39, modificato 1 volta in totale.
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Pim
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#341 Messaggio da Pim »

oh cavolo joao insuperabile!

altro che 2 impressioni :o

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dboon
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#342 Messaggio da dboon »

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#343 Messaggio da JoaoTinto »

[b:30d1028a3e]Un banda di idioti[/b:30d1028a3e] di John Kennedy Toole.

[img:30d1028a3e]http://www.marcosymarcos.com/images/ban ... imini2.gif[/img:30d1028a3e]

Il libro narra le vicende del gigante Ignatius J. Reilly, enorme ed eterno fanciullone yankee, con baffoni e con in testa un berretto da cacciatore dagli enormi paraorecchi verdi che non si toglie neppure quando va al cinema, goloso divoratore di junk food e altre schifezze, di dolciumi e bibite dolciastre, di dozzine di hot dog, pigrissimo, inguaribilmente onanista, fisicamente rivoltante e con un immenso (ed ingiustificato) senso di autostima e supponenza che gli impedisce di relazionarsi in modo equilibrato con il resto del mondo.
Per niente politically correct, parla un linguaggio tutto suo, e poco gl'importa che le sue concezioni del sesso, del lavoro, della politica, e soprattutto della vita, abbiano fondamenta risibili. In più quando è chiuso nella sua camera, piena di assurdo ciarpame e dove è fatto divieto assoluto alla madre di entrare, scarabocchia appunti su un grande saggio di storia comparata che denunci agli uomini colti il corso degenerativo dell'America contemporanea che lui ritiene, come d'altronde il resto del mondo, "priva di geometria e teologia"(come direbbe lui stesso). Come guida, visto che è laureato in filosofia, ha scelto il filosofo medievale Boezio, da cui ricava massime e precetti.
Attorno a lui, a New Orleans, un coro di personaggi:
Jones, negro in semischiavitù, che fulmina con una frase al vetriolo "quella nazista della padrona" del Notti di Follia. La signorina Trixie, ottuagenaria sempre a caccia di prosciutti pasquali e, suo malgrado, dell'eterna giovinezza. Myrna, anarco-femminista di New York, che sfida con un serrato carteggio anima e sesso di Ignatius. Una mamma disperata, Santa Battaglia e l'agente Mancuso, pronti a consolarsi con partite di bowling.E Yoghi, Rosvita e Batman, le Manifatture Levy, Gus Levy, signora e viziatissime figlie. E poi altri ancora.

Un banale incidente d'auto e la conseguente richiesta di danni costringerà Ignatius ad uscire dalle quattro mura della sua fumettisticamente povera e minuscola casetta (nella quale convive con la mamma pensionata) per cercare un lavoro. E lo trova alla Levy, le cui procedure snellisce disinvoltamente gettando nel cestino interi schedari, o falsificando la firma di Levy su insultanti lettere ai clienti (esempio: "Egregio Signor Mongoloide...").
Ma, licenziato, trova un lavoro da venditore di hot-dog (che raramente finiranno nello stomaco dei clienti).

P. S.
Il titolo è una citazione di Jonathan Swift: [i:30d1028a3e]«Quando nel mondo appare un vero genio, lo si riconosce dal fatto che tutti gli idioti fanno banda contro di lui.»[/i:30d1028a3e] Citazione che è riportata nel frontespizio del libro.
Ultima modifica di JoaoTinto il 27/04/2008, 15:35, modificato 1 volta in totale.
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#344 Messaggio da JoaoTinto »

Cosi questa è l'opera completa di J. K. Toole visto che si è ucciso a trentadue anni nel 1969 perchè non riusciva assolutamente a pubblicare, ma poi ha vinto, nel 1981 un «Pulitzer», ma era tardi.
Iudicio procede da savere, Cum scritta legge receve repulsa Ecceptuando 'l singular vedere. Per una vista iudicare 'l facto Sentenzia da vertute se resulta Erro e rasone se corrumpe 'l pacto. Non iudicare, se tu non vedi, E non serai ingannato se ciò credi.
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#345 Messaggio da Ortheus »

Joao, non è per caso che J.K. Toole sei tu e hai fatto credere al mondo di esserti suicidato nel 1969 mantre invece, scappato in ItaGlia, prendevi la falsa identita di di Giovanni Rosso ?

A noi puoi dirlo eh?
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