Helmut ha scritto:
SBALIATO...!!!
Considerando tutti i costi di progettazione, impianto, manutenzione, combustibile, smaltimento e costi sociali vari (inquinamento, occupazione terreni etc.) e ottenendo il costo finale euro/KWH la classifica è la seguente: (fonte: ufficio studi ENEL)
enel chi, quella che ha acquisito in slovacchia una centrale nucleare di tecnologia ex sovietica?
dalla fonte più economica alla più costosa:
- idroelettrico
- geotermico
- gas (metano)
- nucleare
- eolico
- termico (olio pesante e derivati del petrolio)
- solare fotovoltaico
premesso che mi risulta che stm stia sviluppando un nuovo tipo di cella con limitate tracce di materiali inquinanti o comunque con una tecnologia di recupero totale dei materiali impiegati il tuo ragionamento fa piu' di un buco nell'acqua e non tiene in considerazione sciocchezze come:
1) il nucleare civile del passato fu pagato e pensato dai governi dei principali paesi in funzione prima di tutto militare e di ricerca: qualsiasi azienda privata non si sarebbe mai permessa ne' puo' permettersi di investire un euro nella costruzione di centrali perche' cmq una parte dell'investimento rientrerebbe a lungo o lunghissimo termine, ovvero oltre i 40/50 anni. per questo sono considerate antieconomiche: diversamente sarebbe stato un proliferare di impianti a iosa quando in europa ad esempio negli ultimi 20 anni si sono costruiti 2 soli impianti (per altro ancora in fase di completamento)
2) la costruzione di una centrale nucleare moderna ha una durata di 8/10 anni nella sola fase esecutiva senza contare la progettazione, ammesso e non concesso che tutto fili liscio e non ci siano intoppi di sorta: sparare adesso la cazzata del nucleare significa non affrontare l'emergenza energetica dei prossimi 15 anni che diversamente si puo' affrontare a breve termine con politiche di risparmio e di efficenza energetica.
3) l'energia nucleare e' apparententemente economica: viene svenduta in alcune fasce orarie semplicemente perche' un reattore non si spegne o accende come una centrale tradizionale e quindi produce una quantita' pressoche' costante di energia elettrica nel tempo che comunque va a saturare la rete di distrubuzione: per questo viene svenduta ampiamente sottocosto nelle fasce orarie di minor utilizzo dalla popolazione o alla meno peggio dispersa volontariamente causando uno spreco non indifferente
4) il modello energetico europeo di distribuzione permette di trasferire tra paesi rilevanti quantita' di energia, permettendo quindi a paesi che hanno un surplus energetico (es l'austria con l'idroelettrico o la francia in notturna col nucleare) di cederlo a quelli in carenza: questo e' un modello compensativo che in altre zone del mondo e' assente, in primis gli stati uniti e cina, dove il modello detto "a isola" impone modelli energetici tendenti all'autosufficenza energetica per singole zone del paese
5) il problema principale non e' aumentare la produzione ma aumentare l'efficenza energetica degli impianti esistenti e diminuire i consumi generali applicando tecnologie gia' a disposizione come elettrodomestici a basso consumo e macchine utensili ad alta efficenza: inoltre si deve agire sulle abitudini delle persone educando non solo al risparmio energetico a 360 gradi, ma punendo anche fiscalmente ed economicamente ogni spreco deliberato.
6) la nuova tendenza e quella per il futuro e' rendere il piu' possibile energicamente autosufficenti nuclei familiari o di persone non solo attraverso l'adozione di efficenti impianti di cogenerazione o pannelli ove possibile, ma anche di soluzioni integrate comuni come ad esempio le lavatrici condominali o il recupero nelle piccole cittadine o comunita' di vecchi impianti per la produzione elettrica che, dismessi in passato per questioni di opportunita' economica, ora risultano essere convenienti nell'essere rimessi a regime.
tanto per farti un esempio nella mia zona si stanno recuperando diverse vecchie miniturbine idroelettriche una volta usate per alcuni impianti industriali che nell'immediato futuro garantiranno la corrente elettrica per l'illuminazione serale e notturna di almeno un paio di comuni abbastanza estesi con tutti i benefici economici ed ambientali del caso
7) se vogliamo fare un discorso sull'inquinamento tieni presente che una eventuale bonifica di territorio da materiali tossici e' tecnicamente possibile anche su aree di medie dimensioni, mentre una da radiazioni nucleari no. Solo questa semplice considerazione (escluso tutto quello che riguarda incidenti o attentati) rende pesantemente antieconomica l'opzione nucleare
8 ) nel novero delle energie rinnovabili non consideri diverse realta' gia' operative o in fase di realizzazione come la gia' citata cogenerazione (diffusa in germania), lo sfruttamento delle correnti marine (in sviluppo tra gran bretagna, svezia ed olanda) oppure studi avanzati molto promettenti come la torre energetica (progetto indiano-israeliano molto originale ed estremamente pratico): mentre il mondo va avanti noi abbiamo una caratide di 70 anni che ti sbandiera il nucleare vecchio modello come una necessaria novita'.
9) le nazioni che ora stanno investendo nel nucleare, sud africa, iran, cina ed india non stanno puntanto al nucleare come primaria fonte di produzione, ma come sistema integrato a medio termine nell'ottica di un piano energetico a medio lungo termine che comunque punta all'autosufficenza energetica da fonti rinnovabili: nel frattempo, ad eccezione dell'iran che ha un ritardo tecnologico dovuto a questioni di natura politica e di mancato piano energetico nazionale, tutti stanno investendo pesantemente in fonti rinnovabili ed ecosostenibili.
Degli stessi stati citati tralascio poi le eventuali velleita' bellico-politiche che possono stare alla base della scelta del nucleare per fini non necessariamente civili perche' esulano dal contesto di cui parliamo.
Questo, i fautori dell' "energia pulita idelogica", se ne guardano bene dal dirlo.

magari se parli di realta' trentennali come gussing in austria puoi scopire come si puo' produrre energia ad emissione zero partendo da una cosa che si chiama cogenerazione.
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995