Silente ha scritto:Mongoxxx, ti accendo un cero se mi aiuti a tornare indietro nel tempo e a fare qualcos'altro, anche lavarti la schiena, invece che scrivere quest'ostrega di intervento... Ma leggi cosa scrivono?
E' allucinante...
Abbiamo parlato vent'anni di Ted Bundy e loro sono ancora fermi a Manson.
SIL
Per un attimo ho temuto che da Manson e Bundy si fosse passati a demonizzare la nostra SIL, la quale ha semplicemente evidenziato un concetto che non è propriamente un presunto conflitto Tiranno vs Serial Killer. L'idea di partenza verteva sulla utilizzabilità o meno di un'immagine negativa in un contesto lontano mille miglia da quella stessa immagine e da ció che essa puó rappresentare. La centralità della questione è stata in gran parte proprio questa: davanti alla foto di Ted Bundy c'è chi ha chiesto "chi è?", chi l'ha osservata come una foto qualsiasi (magari ritenendola una MIA foto), chi magari ci avrà visto solo un bell'uomo e chi invece, riconoscendola, non ha potuto fare a meno - giustamente a mio avviso - di sottolineare se era il caso o no di lasciar circolare qualcosa che tutto puó essere fuorchè un messaggio positivo.
Ieri ci siamo chiariti, oggi voglio aggiungere che mettere Bundy e Hitler sullo stesso piano è sbagliato tanto quanto accostare il genocidio a qualunque serialità assassina. Sono d'accordo con Balkan se parliamo di puri e semplici effetti (la morte, in qualunque modo venga data, sempre morte è, che si usi il coltello, la forca, la camera a gas o la sedia eletrica), ma ció che fa la differenza è il diverso livello di responsabilità che i due contesti esprimono. L'assassino (seriale o no che sia) assume su di sè una responsabilità personale che difficilmente puó essere condivisa con altri, nonostante i luoghi comuni sull'influenza dell'ambiente e sulla scarsa attenzione che la società ha rivolto verso certi individuii spingendoli a delinquere (tesi accettabile solo in minima parte). Il responsabile di un genocidio ha una responsabilità ben peggiore, addirittura superiore a quella legata agli omicidi in sè e per sè: aver costruito un sistema che ha coinvolto altre persone (a volte milioni) legittimando il tutto attraverso strategie, politiche, demagogia e - a volte - persino Costituzioni. A questo punto, l'immagine di un Hitler, Stalin, Pol Pot o chicchessia, rappresenta non solo un'atrocità su larga scala, ma anche l'impotenza con la quale si è rimasti a guardare ció che hanno fatto senza essere intervenuti in tempo.
La verità non si pulisce i piedi prima di entrare in salotto. (Derek Raymond)