(OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

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GeishaBalls
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

#3826 Messaggio da GeishaBalls »

giorgiograndi ha scritto:
08/11/2024, 21:17
cicciuzzo ha scritto:
08/11/2024, 19:54
SoTTO di nove ha scritto:
08/11/2024, 17:19
Il modo con cui raccontano la storia dei dazi fa un po' ridere.
Come UE abbiamo appena messo dazi sulle auto elettriche cinesi ma se Trump cerca di difendere il SUO mercato interno diventa improvvisamente belzebù.
Oh se c'era la Kamala che pensava più a noi che non agli americani!
Ma che puttanate raccontano.
Sembra quasi che se la bilancia commerciale penda a favore della Ue vada tutto bene mentre se qualcuno vuol portare acqua al suo mulino diventa quello brutto e cattivo che mette i dazi. (ma solo se li mettono a noi)

Perché, anche qui, esistono dazi buoni e dazi cattivi. Quelli che mettiamo noi alla Cina sono cosa buona e giusta. Quelli di Trump cacca pupu'. Una persona intellettualmente onestà e che difende il libero mercato li dovrebbe odiare i dazi. I nostri giornalisti democratici si sono zccorti dei dazi solo l'altro ieri
I dazi eu sono stati una minchiata, metà delle aziende cinesi avevano già in programma di produrre in eu. Adesso xi ha detto alle aziende cinesi di bloccare gli investimenti in eu.

https://www.reuters.com/business/autos- ... e%20Europe.

la commissione eu si è dimostrata nuovamente una calamita’, ha buttato al vento migliaia di posti di lavoro (cercando di proteggere aziende che sono ormai sulla via del tramonto)

Fare dazi senza una strategia per portare gli stranieri a produrre in eu è da coglioni, dovrebbero prendere nota della politiche di trump in materia economica

Vedrai che tempo 1 anno, usciranno studi che smontano il problema climatico e di conseguenza tutto si riadatta al motore termico (visto che chi paga, l’America, pagherà solo per studi che hanno il risultato giusto). il danno purtroppo però ormai è stato fatto e a noi toccherà raccogliere comunque i cocci
Sul cambiamento climatico Trump aveva già preso posizione forte al primo mandato, cioè era unilateralmente uscito dall’impegno USA sottoscritto alla COP di Parigi per il dimezzamento di emissioni al 2030 e la neutralità climatica al 2050.

Credo che l’approccio di far uscire gli studi e le influenze che interessano alle grandi imprese sia evidente (vedi quanto investono nel golfo per apparire attraenti nello sport, oppure vedi anche qui quanto si diffondono notizie su problemi di auto elettriche).

Il punto è che possiamo far finta che non ci siano cambiamenti climatici ma già oggi bisogna essere dei Cicciuzzo per non avere dei sospetti che le tempeste tropicali nel mediterraneo siano strane, tra 5 anni ti aspetti che sarà meglio? Speri che sia la Cina, che è già avanti, a continuare ad investire e l’Occidente mette la testa sotto la sabbia per qualche anno ancora, che poi magari tutto si aggiusta?

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OSCAR VENEZIA
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

#3827 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Un mio amico di vecchia data conoscitore approfondito delle faccende usa intervistato dal giornale durante le elezioni

https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 90277.html

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hermafroditos
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

#3828 Messaggio da hermafroditos »

dostum ha scritto:
09/11/2024, 2:40
[Scopri]Spoiler
hermafroditos ha scritto:
08/11/2024, 9:09
cicciuzzo ha scritto:
08/11/2024, 8:09
[Scopri]Spoiler


secondo me non quadra tanto a livello matematico la ripartizione per età e tutto il resto, ma nel voto delle contee si vede proprio la debacle di Kamala
Certo che ha senso, fa capire quanto la categoria dei 50enni panzoni sia stata fondamentale per la vittoria di Trump.
Comunque vedendo la mappa devi anche calcolare che la maggior parte delle contee rosse sono disabitate o popolate principalmente da vecchi o piccoli imprenditori sessantenni, tipo l'Abruzzo e il Lazio interno da noi (giusto per citare strongholds dell'estrema destra - non me ne voglia Pan).
Anche il Molise.Temo che anche dimagrissi non sarei il tuo tipo (non mi vollero neppure al coro della chiesa)
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Eh addirittura

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hermafroditos
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

#3829 Messaggio da hermafroditos »

OSCAR VENEZIA ha scritto:
09/11/2024, 11:55
Un mio amico di vecchia data conoscitore approfondito delle faccende usa intervistato dal giornale durante le elezioni

https://www.ilgiornale.it/news/politica ... 90277.html
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Drogato_ di_porno
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

#3830 Messaggio da Drogato_ di_porno »

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Gargarozzo
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

#3831 Messaggio da Gargarozzo »

L’EPOCA DELL’ODIO DEIDEOLOGIZZATO

Nella degenerazione contemporanea dello scenario politico una delle cose che più colpisce è lo scatenarsi di atteggiamenti di ferocia, disprezzo, disumanizzazione, psichiatrizzazione, demonizzazione dell’avversario. Lo si vede in questi giorni dopo la vittoria di Trump, con un proliferare di crolli nervosi che emergono in rete e nella pubblicistica di fronte alla “vittoria del Male”, ma lo si vede continuamente in mille contesti. Lo abbiamo visto nei giorni del Covid, dove abbiamo cercato di giustificare esibizioni di malvagità, crudeltà, auspici di morte con la dinamica psicologica della paura. Lo vediamo nel modo in cui si sviluppano (o meglio NON si sviluppano) i discorsi sulle tematiche del “politicamente corretto”, dove ogni discussione aperta è impossibile e dove sensibilità isteriche pronte a scatenarsi sbranando “il Male” sono onnipresenti. Lo vediamo nella demonizzazione delle alterità politiche sul piano internazionale.

Ciò che colpisce è come questa tendenza allo scontro inconciliabile, alla repulsione senza sconti né mediazioni, avvenga proprio nell’epoca per eccellenza della “fine delle ideologie”, della “fine delle grandi narrazioni”, della “secolarizzazione”.

Per come ci sono state raccontate molte vicende storiche, siamo abituati ad associare lo scontro senza esclusione di colpi all’attrito tra identità forti, identità collettive irriducibili, visioni del mondo radicalmente alternative. La modernità (o postmodernità) ci è invece stata spesso venduta come il luogo dove abbiamo sì sacrificato forti radicamenti, visioni ambiziose e palingenetiche, ma almeno lo abbiamo fatto nel nome della pace, della fratellanza, della pacifica convivenza in un “villaggio globale” esente da contrapposizioni radicali.

Solo che le cose appaiono alquanto diverse da quanto ci è stato fatto balenare.

Nel secondo dopoguerra abbiamo assistito alla capacità di riconoscimento reciproco, e persino alla collaborazione pragmatica, di soggetti che pochi anni prima si erano sparati addosso, di appartenenti a visioni del mondo davvero nettamente divergenti. Democristiani e comunisti erano portatori di ideologie robuste e profondamente diverse, e tuttavia riuscirono a produrre quel mirabile ed equilibrato documento che è la Costituzione. Persino gli ex fascisti vennero reintegrati, con la sola clausola che non pretendessero di riproporre tale quale la proposta politica che aveva portato il paese al disastro bellico (divieto di ricostituzione del PNF).

Oggi che ovunque in Occidente la “politica dell’alternanza” è alternanza tra varianti della stessa ideologia liberale, con una sovrapponibilità delle politiche al 90%, proprio oggi l’odio inconciliabile tra le parti, il mutuo disprezzo sembrano essere le caratteristiche dominanti.

Com’è possibile tutto ciò?

Ecco, credo che per capire questo stato di cose noi dobbiamo prima comprendere qualcosa di fondamentale intorno alla forma delle contrapposizioni umane. Una contrapposizione di carattere ideale, quali che siano le idealità a confronto, è una contrapposizione che si muove pur sempre in una sfera umanamente condivisibile, almeno di diritto: la sfera delle idee appunto. Un’idea diversa da un’altra, una ragione inconciliabile con un’altra ragione sono pur sempre idee e ragioni, e come tali sono potenzialmente condivisibili: è possibile cambiare idea, è possibile comprendere le ragioni altrui. Questo significa, banalmente, che due visioni del mondo articolate in idee e ragioni, per quanto possano essere diverse, sono comunque parte di un comune gioco umano.

Il processo di disumanizzazione avviene invece in forme diverse, essenzialmente prepolitiche, tipicamente radicate in variabili naturali. Il caso idealtipico è naturalmente il razzismo, dove qualunque cosa il “razzialmente-diverso-e-inferiore” faccia o dica diventa irrilevante, perché niente potrà cambiare la sua “inferiorità naturale”. Ma questa sfera naturale e prepolitica è, in effetti, divenuta nel discorso pubblico contemporaneo la sfera dominante. Così, non rileva se Trump e Harris avessero contenuti decenti o indecenti, seri o ridicoli, diversi o uguali; la questione seriamente discussa diventa: “Com’è possibile che le donne, o gli immigrati, o i “colored”, ecc non abbiano votato per <<uno dei loro>>?” La differenza politica in primo piano ora appartiene ad una sfera prepolitica, naturalistica, impermeabile alla ragione.

L’aver trasformato la politica in una competizione tra gruppi di interesse, lobby, e l’aver svuotato la sfera ideologica convergono nel trasformare il discorso pubblico in una sorta di “razzismo universale”. Che le differenze siano di “razza”, “genere”, “orientamento sessuale”, “etnia”, o che trascolorino in giudizi di ordine psichiatrico, epidermico, antropologico, comunque ci troviamo su di un terreno dove le ragioni non hanno più cittadinanza: resta solo la ripulsa (o l’attrazione) istintiva.

La distruzione della sfera politica, nutrita e alimentata per decenni dal “pilota automatico dell’economia”, è arrivata al capolinea, producendo una nuova forma di tribalismo naturalistico, di “razzismo universale polimorfo”, che non conosce più nessuna alternativa all’esclusione dell’altro, eventualmente al suo annichilimento. Lungi dall’essere il viatico per forme di pacifica convivenza, la distruzione delle identità politiche e delle ideologie porta con sé il germe del conflitto senza limiti.
Le premesse per un futuro di guerre civili all’interno e disposizioni genocide all’esterno sono state poste.
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

#3832 Messaggio da TD »

Drogato_ di_porno ha scritto:
09/11/2024, 12:44
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di tutti i processi di Trump questo era forse l'unico che andava portato fino alla fine, io lo trovo abbastanza inconcepibile che uno che da presidente ha incitato o comunque non ha fatto nulla per fermare un assalto ai palazzi della politica americana, sia stato rieletto, che i repubblicani non avessero nulla di diverso è abbastanza incredibile
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Gargarozzo
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

#3833 Messaggio da Gargarozzo »

TD ha scritto:
09/11/2024, 15:01
Drogato_ di_porno ha scritto:
09/11/2024, 12:44
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di tutti i processi di Trump questo era forse l'unico che andava portato fino alla fine, io lo trovo abbastanza inconcepibile che uno che da presidente ha incitato o comunque non ha fatto nulla per fermare un assalto ai palazzi della politica americana, sia stato rieletto, che i repubblicani non avessero nulla di diverso è abbastanza incredibile
l'assenza di alternative politiche è impressionante a tutti i livelli, e alle cose che osservi aggiungo che anche l'episodio dell'attentato - nella sua follia, nel suo essere uno stereotipo, nel suo essere incredibilmente messo in secondo piano, nel suo essere teoricamente autoprodotto (ma con quel margine di rischio? assurdo) - più tante altre cose, che ai miei occhi mostrano anche le crepe della comunicazione.
Trump e Biden, Harris ed altri, non sono altro che frontman, immagini di interessi e narrazioni. Non credo minimamente che sia significativa (per la politica estera) l'elezione dell'uno rispetto all'altra, ma tutto sembra ridursi alla diversità di comunicazione
Amicus Plato,
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

#3834 Messaggio da giorgiograndi »

GeishaBalls ha scritto:
09/11/2024, 7:37
giorgiograndi ha scritto:
08/11/2024, 21:17
cicciuzzo ha scritto:
08/11/2024, 19:54
SoTTO di nove ha scritto:
08/11/2024, 17:19
Il modo con cui raccontano la storia dei dazi fa un po' ridere.
Come UE abbiamo appena messo dazi sulle auto elettriche cinesi ma se Trump cerca di difendere il SUO mercato interno diventa improvvisamente belzebù.
Oh se c'era la Kamala che pensava più a noi che non agli americani!
Ma che puttanate raccontano.
Sembra quasi che se la bilancia commerciale penda a favore della Ue vada tutto bene mentre se qualcuno vuol portare acqua al suo mulino diventa quello brutto e cattivo che mette i dazi. (ma solo se li mettono a noi)

Perché, anche qui, esistono dazi buoni e dazi cattivi. Quelli che mettiamo noi alla Cina sono cosa buona e giusta. Quelli di Trump cacca pupu'. Una persona intellettualmente onestà e che difende il libero mercato li dovrebbe odiare i dazi. I nostri giornalisti democratici si sono zccorti dei dazi solo l'altro ieri
I dazi eu sono stati una minchiata, metà delle aziende cinesi avevano già in programma di produrre in eu. Adesso xi ha detto alle aziende cinesi di bloccare gli investimenti in eu.

https://www.reuters.com/business/autos- ... e%20Europe.

la commissione eu si è dimostrata nuovamente una calamita’, ha buttato al vento migliaia di posti di lavoro (cercando di proteggere aziende che sono ormai sulla via del tramonto)

Fare dazi senza una strategia per portare gli stranieri a produrre in eu è da coglioni, dovrebbero prendere nota della politiche di trump in materia economica

Vedrai che tempo 1 anno, usciranno studi che smontano il problema climatico e di conseguenza tutto si riadatta al motore termico (visto che chi paga, l’America, pagherà solo per studi che hanno il risultato giusto). il danno purtroppo però ormai è stato fatto e a noi toccherà raccogliere comunque i cocci
Sul cambiamento climatico Trump aveva già preso posizione forte al primo mandato, cioè era unilateralmente uscito dall’impegno USA sottoscritto alla COP di Parigi per il dimezzamento di emissioni al 2030 e la neutralità climatica al 2050.

Credo che l’approccio di far uscire gli studi e le influenze che interessano alle grandi imprese sia evidente (vedi quanto investono nel golfo per apparire attraenti nello sport, oppure vedi anche qui quanto si diffondono notizie su problemi di auto elettriche).

Il punto è che possiamo far finta che non ci siano cambiamenti climatici ma già oggi bisogna essere dei Cicciuzzo per non avere dei sospetti che le tempeste tropicali nel mediterraneo siano strane, tra 5 anni ti aspetti che sarà meglio? Speri che sia la Cina, che è già avanti, a continuare ad investire e l’Occidente mette la testa sotto la sabbia per qualche anno ancora, che poi magari tutto si aggiusta?
Mescoli le cose.
Una cosa sono gli studi e una cosa le soluzioni. La de-industrializzazione (la soluzione attuale) non ê una soluzione perché per evitare che il clima cambi, si impoverisce la società (ammesso che il cambiamento possa essere mitigato) e colpisce l’industria.
La globalizzazione ha fatto già dei danni, adesso bisogna impedire danni ulteriori perpetuati dalle stesse persone.

Riguardo agli studi, ci sono innumerevoli personalità scientifiche che hanno dubbi in merito al legame TOTALE tra CO2 umana e cambio clima, ma sia i media che chi pensa il contrario non vogliono il confronto o lo riducono a macchiette bizzarre (in primis i politici)

Se hai notato, ultimi mesi la narrazione si è spostata da “riscaldamento climatico” a “cambiamento climatico”, basta una spallata ulteriore per tornare a ragionare con buon senso.

Tutto ciò che è stato speso negli ultimi decenni non ha cambiato una virgola, i soldi potevano essere spesi meglio per incrementare la sicurezza di certe aree piuttosto che per energie rinnovabili e auto elettriche dov’è manca la tecnologia al momento attuale
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

#3835 Messaggio da Drogato_ di_porno »

oggi si ricicla l'immarcescibile Fukuyama
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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

#3836 Messaggio da hermafroditos »

Ma non capisco il senso di fare battute anche su queste cose, mi sembrano pericoli più che reali e tangibili. Mah.

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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

#3837 Messaggio da Floppy Disk »

hermafroditos ha scritto:
09/11/2024, 20:07
Ma non capisco il senso di fare battute anche su queste cose, mi sembrano pericoli più che reali e tangibili. Mah.
Ma no, tranquillo.
I'm a humanist. Maybe the last humanist.

In the long run we are all dead.

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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

#3838 Messaggio da hermafroditos »

Floppy Disk ha scritto:
09/11/2024, 22:04
hermafroditos ha scritto:
09/11/2024, 20:07
Ma non capisco il senso di fare battute anche su queste cose, mi sembrano pericoli più che reali e tangibili. Mah.
Ma no, tranquillo.
Certo che sì. Sottovalutate tutti il peso della destra evangelica negli US.

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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

#3839 Messaggio da GeishaBalls »

giorgiograndi ha scritto:
09/11/2024, 18:00
GeishaBalls ha scritto:
09/11/2024, 7:37
giorgiograndi ha scritto:
08/11/2024, 21:17
cicciuzzo ha scritto:
08/11/2024, 19:54



Perché, anche qui, esistono dazi buoni e dazi cattivi. Quelli che mettiamo noi alla Cina sono cosa buona e giusta. Quelli di Trump cacca pupu'. Una persona intellettualmente onestà e che difende il libero mercato li dovrebbe odiare i dazi. I nostri giornalisti democratici si sono zccorti dei dazi solo l'altro ieri
I dazi eu sono stati una minchiata, metà delle aziende cinesi avevano già in programma di produrre in eu. Adesso xi ha detto alle aziende cinesi di bloccare gli investimenti in eu.

https://www.reuters.com/business/autos- ... e%20Europe.

la commissione eu si è dimostrata nuovamente una calamita’, ha buttato al vento migliaia di posti di lavoro (cercando di proteggere aziende che sono ormai sulla via del tramonto)

Fare dazi senza una strategia per portare gli stranieri a produrre in eu è da coglioni, dovrebbero prendere nota della politiche di trump in materia economica

Vedrai che tempo 1 anno, usciranno studi che smontano il problema climatico e di conseguenza tutto si riadatta al motore termico (visto che chi paga, l’America, pagherà solo per studi che hanno il risultato giusto). il danno purtroppo però ormai è stato fatto e a noi toccherà raccogliere comunque i cocci
Sul cambiamento climatico Trump aveva già preso posizione forte al primo mandato, cioè era unilateralmente uscito dall’impegno USA sottoscritto alla COP di Parigi per il dimezzamento di emissioni al 2030 e la neutralità climatica al 2050.

Credo che l’approccio di far uscire gli studi e le influenze che interessano alle grandi imprese sia evidente (vedi quanto investono nel golfo per apparire attraenti nello sport, oppure vedi anche qui quanto si diffondono notizie su problemi di auto elettriche).

Il punto è che possiamo far finta che non ci siano cambiamenti climatici ma già oggi bisogna essere dei Cicciuzzo per non avere dei sospetti che le tempeste tropicali nel mediterraneo siano strane, tra 5 anni ti aspetti che sarà meglio? Speri che sia la Cina, che è già avanti, a continuare ad investire e l’Occidente mette la testa sotto la sabbia per qualche anno ancora, che poi magari tutto si aggiusta?
Mescoli le cose.
Una cosa sono gli studi e una cosa le soluzioni. La de-industrializzazione (la soluzione attuale) non ê una soluzione perché per evitare che il clima cambi, si impoverisce la società (ammesso che il cambiamento possa essere mitigato) e colpisce l’industria.
La globalizzazione ha fatto già dei danni, adesso bisogna impedire danni ulteriori perpetuati dalle stesse persone.

Riguardo agli studi, ci sono innumerevoli personalità scientifiche che hanno dubbi in merito al legame TOTALE tra CO2 umana e cambio clima, ma sia i media che chi pensa il contrario non vogliono il confronto o lo riducono a macchiette bizzarre (in primis i politici)

Se hai notato, ultimi mesi la narrazione si è spostata da “riscaldamento climatico” a “cambiamento climatico”, basta una spallata ulteriore per tornare a ragionare con buon senso.

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Si è sempre parlato di cambiamento climatico, ti giro il link per quella cosa antica da cui Trump si era ritirato https://www.mase.gov.it/pagina/cop-21-l ... -di-parigi

Era rimasto Libero qualche anno fa ad aspettare la neve e poi ridicolizzare il riscaldamento del mondo! Oggi sono rimasti solo i Cicciuzzo che mettono ancora faccine quando a Catania piove o se c’è una primavera con molta neve. È un cambiamento, non ovunque il clima sarà peggiore, non essere spaventato

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Re: (OT) Joe Biden: presidente, presidenticchio o trombato da Trump

#3840 Messaggio da Floppy Disk »

hermafroditos ha scritto:
09/11/2024, 22:15
Floppy Disk ha scritto:
09/11/2024, 22:04
hermafroditos ha scritto:
09/11/2024, 20:07
Ma non capisco il senso di fare battute anche su queste cose, mi sembrano pericoli più che reali e tangibili. Mah.
Ma no, tranquillo.
Certo che sì. Sottovalutate tutti il peso della destra evangelica negli US.
Basta poco per azzittirli.
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