Questo lo avevo sommessamente richiesto ioGargarozzo ha scritto: ↑04/11/2022, 15:50Ci posso provare, sarà una delle prossime prove se vuoi, se non sbaglio una cosa che mi sono lasciato indietro era un racconto sui capi di stato russo e ucraino.

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Questo lo avevo sommessamente richiesto ioGargarozzo ha scritto: ↑04/11/2022, 15:50Ci posso provare, sarà una delle prossime prove se vuoi, se non sbaglio una cosa che mi sono lasciato indietro era un racconto sui capi di stato russo e ucraino.
Da qui diventa interessante.Gargarozzo ha scritto: ↑07/11/2023, 18:27[Scopri]SpoilerSeduto su di un trono tempestato di finti scarafaggi di rubino, il vicepresidente Edoardo della ditta si alzò, nudo ma indossando una palandrana dorata che arrivava fino a terra, guardava quasi con noia tutto quanto, come se avesse già visto di tutto o come se sapesse già cosa sarebbe successo.
Non gliene fregava un cazzo di quei borghesi, Lui voleva la Luce.
[Scopri]SpoilerCaponegro.
El Diablo ha scritto: ↑08/11/2023, 0:53Da qui diventa interessante.Gargarozzo ha scritto: ↑07/11/2023, 18:27[Scopri]SpoilerSeduto su di un trono tempestato di finti scarafaggi di rubino, il vicepresidente Edoardo della ditta si alzò, nudo ma indossando una palandrana dorata che arrivava fino a terra, guardava quasi con noia tutto quanto, come se avesse già visto di tutto o come se sapesse già cosa sarebbe successo.
Non gliene fregava un cazzo di quei borghesi, Lui voleva la Luce.
[Scopri]SpoilerCaponegro.
Gargarozzo ha scritto: ↑07/11/2023, 18:271
Anna e Ylenia erano cresciute assieme, come sorelle. Le loro madri (Elisabetta e Sara) erano amiche, erano state anche qualcosa di più di amiche, grazie ad un gioco a 4 voluto tra i loro mariti.
Torniamo indietro di molti anni.
Elisabetta iniziò a lavorare in una nota ditta italiana, conobbe Sara che lavorava già lì e divennero presto amiche. Sara era più anziana di 5 anni ma lavorava in quella ditta da una decina. Le spiegò molte cose sia per semplificarle il lavoro, sia per entrare più in confidenza. La confidenza fu inevitabile e, messa alla prova, Elisabetta dimostrò anche di essere degna di fiducia. Sara dunque le rivelò che era stata assunta molto giovane perché il suo attuale marito era affiliato alla massoneria e conosceva personalmente alcune figure apicali della ditta. Ad Elisabetta pareva di sognare a sentire queste informazioni così bizzarre e aveva il sospetto che si trattasse di un grande scherzo, ma decise di stare al gioco. Ben presto fu evidente che non si trattava di un gioco.
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Non credo che agli utenti di Superzeta interessino gli avvenimenti che ci separano dagli eventi sessuali, quindi anche se non saprete mai perché, arriviamo alla prima orgia a cui parteciparono Elisabetta, Sara, Ernesto (Il marito di Sara) e Michele (il futuro marito di Elisabetta).
Michele, di qualche anno più giovane di Ernesto, gli stava facendo un pompino. Per Michele la sua seconda esperienza omosessuale, ma sapeva che a differenza della prima, non si sarebbe dovuto limitare al sesso orale. Dopo avergli sborrato in bocca, infatti, Ernesto gli ordinò di ingoiare e poi, dirigendosi verso il deretano del suo sottoposto, gli sputò violentemente sull'ano. Mentre guardava la scena con concupiscenza, Sara leccava con avidità la figa della sua collega Elisabetta, la sua lingua si faceva strada tra le carni bianche, accuratamente depilate su indicazione di Elisabetta. Presto l'ombra di un cazzo apparì sul viso contratto dal piacere di Sara. Il cazzo di Abdul era più nero della sua ombra e l'odore pungente della sua cappella riempì presto le narici di Sara, sorpresa ma neanche del tutto, terrorizzata ma anche affascinata. Figlia di una madre cattolicissima, godeva nell'immaginarsi i suoi genitore perbenisti testimoni di quel che stava per accadere. Abdul era imponente ma delicato, con la punta del grande cazzo sfiorava la pelle di Sara dall'alto verso il basso, lo infilò tra le tette non enormi ma piene (aveva una seconda misura), poi di colpò il mandingo sembrò animarsi come di uno spirito selvaggio e bruscamente alzò di peso Sara, la lancò sul divano, fu sopra di lei e le infilò brutalmente il pollice nel culo, lei gridò, Elisabetta rise, e rivolgendosi al marito e al negro gridò divertita:"Sodomizzate questi bravi ragazzi! Forza, infilate il cazzo fino alla radice!"
Abdul chiese:"Sodo...?" "INFIGLIELO NEL CULO, PORCO D**!"
Abdul seguì l'esempio di Ernesto.
Seduto su di un trono tempestato di finti scarafaggi di rubino, il vicepresidente Edoardo della ditta si alzò, nudo ma indossando una palandrana dorata che arrivava fino a terra, guardava quasi con noia tutto quanto, come se avesse già visto di tutto o come se sapesse già cosa sarebbe successo.
Non gliene fregava un cazzo di quei borghesi, Lui voleva la Luce.
Continua...[Scopri]SpoilerCaponegro.
NELLE PROSSIME PUNTATE:
Vedremo in questi racconti volti noti del porno? Come mai Abdul è negro? Chi è l'enigmatica figura del vicepresidente Edoardo, chi sono Anna Ylenia? Hanno la figa pelosa o depilata? Che sapore ha la sborra dei nostri protagonisti? Perché è morto Giorgio Napolitano? Chi ha ucciso Roger Rabbits? Perché il foro del culo è tondo mentre il foro della figa è ovale? Hanno scoperto prima l'America i cinesi o gli alieni? Che me ne frega di quello che volete sapere?
Scopriremo questo ed altro nelle prossime puntate, amici!
In effetti... poi non so se è il tuo genere
Che ti dicevo?Ma nessuno altro legge i racconti del Garga?
Stai dicendo che l'avvocato è, per il detenuti, quello che è il movimento sussultorio per il cazzo dentro agli orifizi!
Io lo leggo