racconti erotici: fantasia e realtà 

Scatta il fluido erotico...

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hermafroditos
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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#331 Messaggio da hermafroditos »

Gargarozzo ha scritto:
04/11/2022, 15:50
Ci posso provare, sarà una delle prossime prove se vuoi, se non sbaglio una cosa che mi sono lasciato indietro era un racconto sui capi di stato russo e ucraino.
Questo lo avevo sommessamente richiesto io :D

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balkan wolf
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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#332 Messaggio da balkan wolf »

Vi posto qualche pagina che, più o meno, funziona anche come racconto:

Ci conoscemmo in uno dei primi bordelli che iniziai a frequentare… la scoprii quando ero già abbastanza navigato. La scelsi subito perché era evidentemente la quota strafica della selecao ( circa il dieci per cento ), Rimasi molto soddisfatto dalla performance estremamente muscolare… era praticamente una modella palestrata con muscoli tanto lunghi quanto definiti. Bombava a postone che dio la mandava e reggeva i contraccolpi senza battere ciglio. Aveva anche una buona attitudine e un certo carisma che la facevano eccellere anche nella prova orale… per succhiare un cazzo la personalità è la cosa più importante. I capelli di un rosso innaturale tagliati in modo irregolare che ricadevano sulle spalle costituivano il tocco finale del personaggio… promossa a pieni voti!
Sull’onda del rincoglionimento la prenotai per una serata, cosa che non facevo quasi mai, duecento cucuzze fino al mattino… un prezzo ragionevole.
Appuntamento da me dopocena, niente cena elegante per questa olgettina… diretta al bunga bunga!
All’epoca dei fatti non avevo ancora comprato casa e vivevo in un mediocre monolocale semi centrale al piano alto di un brutto palazzo… la vista era bella però: una piccola piscina simil lusso, chiaramente privata, con affianco un disastrato parchetto pubblico nel più classico contrasto da turbo capitalismo post sovietico.
Arriva in ritardo, arrivano sempre in ritardo. Nikky credo lo fece in buona fede… non era una di quelle ladruncole che ti sgrammano il quarto d’ora… no no la mia Nikky era una ragazza con la testa sulle spalle… probabilmente era solo troppo fatta a crack ( come scoprii in seguito) per trovare il portone! Entra dalla porta più decisa di una swat in un covo di narcos messicani, mi aggancia la nuca come in un mezzo clich del Muay Thai e mi bacia con forza… ha uno strano sapore e non è affatto male. Mi spinge indietro con il palmo della mano, io sento lo scatto dei nervi, la contrazione dei muscoli e l’impatto quasi fastidioso. “Non ti fare illusioni casanova! Questo è solo il bonus consegna a domicilio!” Abbaia più dura del vecchio jack burton del pork chop express. Nessun dubbio! È fatta come una biglia! Anfe pensavo io da bambino ingenuo quale ero. Poco male ci stava bene col personaggio… anche l’outfit era appropriato: canotta da basket; dio quanto amavo quelle braccia lunghe e scolpite, pantaloni militari multi tasca e sneakers coloratissime… il tutto sormontato da quella adorabile capoccina di lunghe ciocche color del sangue. La mascella impietrita accentuava i suoi tratti regolari e severi facendola somigliare a una super eroina della dc: stonedwhore girl! Un po’ peggio gli occhi pallati che continuavano a muoversi freneticamente in una sorta di danza paranoide. L’eye contact, importante in ogni chiavata degna di questo nome, sarebbe risultato impossibile… non si può avere tutto!… prendiamo quello che passa il convento e, direi, un gran bel convento: fattanza aggressiva e prestanza fisica sono una combo notevole tale da mettere addirittura a rischio l’incolumità fisica del vostro affezionatissimo.
Scopiamo subito, scopiamo come se non ci fosse un domani in trance agonistica… lei per la droga, io per l’onore. È forte e veloce ma ne ho viste di più sveglie. La prepotenza fisica la fa sbandare e la rende tecnicamente approssimativa… gioco tutto su quello. Chiariamo non sono poi così tanto più esperto di lei, siamo quasi coetanei, non è la solita bambina tutta sport al doposcuola e ormoni impazziti ma una donna fatta, e non uso questo termine a caso, e finita… una vera troia da strada ROTTA a tutte le esperienze. Diciamo che tengo botta massimizzando l’unico aspetto su cui posso giocarmela.
Finale classico col blowjob turbo non particolarmente piacevole perché, appunto, troppo veloce. Lei si interrompe e mi lancia uno “sborra che mi sono rotta il cazzo!” In italiano… sicuramente imparato su qualche tangenziale di un capoluogo del bel paese. Io eseguo, in bocca, per educazione. Lei trattiene e sputa in un fazzoletto di carta estratto da una tasca dei pantaloni… altra evidente lezione della dura pedagogia della strada. Si veste rapidissima solo con la canotta e i pantaloni senza mutande, piedi nudi, bei piedi nudi. Io metto i boxer perché un uomo nudo a cazzo moscio nu se pò guardà. Mi apre il pc con uno scatto, lo accende e mi chiede che giochi ho. Io, con un certo orgoglio nerd con vent’anni di anticipo sul orgoglio nerd degli sfigati che non se lo possono permettere, rispondo: tutto il mame!… migliaia di titoli… il meglio degli anni ottanta e novanta! Lei fa una faccia tra il deluso e il disgustato: “sfigato! Io gioco a command and conquerer!” Gioco di merda penso io ma meglio non farla incazzare. “Non hai niente di più moderno?”… “diablo due e max payne” rispondo intimidito. “Ok max payne è figo.” Iniziamo a giocare in modalità libera a turno e lei è bravina… data la difficoltà delle sparatorie è un tripudio di bestemmie multilingua… lei tira un eba ti maika ( fotti tua madre ) ad ogni rallenty non andato a buon fine con la puntualità di un ferroviere svizzero. Si scazza presto, si scazza presto di tutto, e mi chiede se voglio ballare cosa che apprezzo molto… un po’ preoccupata mi chiede che musica ho… qui non temo giudizi grazie al mio vastissimo archivio mp3 tripartito: classica, rock e elettronica… il resto è superfluo. La govinastra si fionda prevedibilmente sulla cartelletta elettronica, non a torto la più ballabile, altrettanto prevedibilmente ignora i kraftwerk e apre soddisfatta la raccolta di goa, la facevo più tipa da gabber… clicca su un allucinogeno best of da tre ore e comincia a muoversi come un metronomo umano, le balkanike sono negre bianche… hanno il ritmo nel sangue! La bulgaria è il brasile d’europa! I migliori culi usati nel migliore modo ai ritmi di quel cazzo di turbo folk ( chalga per la precisione ). Lei è un serpente a sonagli dalla vita in giù e un mulino a vento nella parte superiore. I piedi e le braccia, entrambi nudi, sono più splendidi che mai… io uso i passetti corti della boxe e i movimenti di braccia precisi ed eleganti del kung fu cinese… sembriamo la versione electro di travolta e la thurman. Proprio come in pulp fiction dopo la gloria di una bella danza lei crolla sul divano e mi dice: “scusa ma devo farmi una pipa”… una pipa? Hai capito sta troia sbomballata!
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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gaston
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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#333 Messaggio da gaston »

gradito molto , posta posta :-D :-D

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Gargarozzo
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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#334 Messaggio da Gargarozzo »

BW ti chiedo scusa se non ti offro particolari commenti se non che mi piace lo stile e mi pare cge la narrativa funzioni
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Gargarozzo
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Anna e Ylenia, Elisabetta e Sara (1-2)

#335 Messaggio da Gargarozzo »

1
Anna e Ylenia erano cresciute assieme, come sorelle. Le loro madri (Elisabetta e Sara) erano amiche, erano state anche qualcosa di più di amiche, grazie ad un gioco a 4 voluto tra i loro mariti.
Torniamo indietro di molti anni.
Elisabetta iniziò a lavorare in una nota ditta italiana, conobbe Sara che lavorava già lì e divennero presto amiche. Sara era più anziana di 5 anni ma lavorava in quella ditta da una decina. Le spiegò molte cose sia per semplificarle il lavoro, sia per entrare più in confidenza. La confidenza fu inevitabile e, messa alla prova, Elisabetta dimostrò anche di essere degna di fiducia. Sara dunque le rivelò che era stata assunta molto giovane perché il suo attuale marito era affiliato alla massoneria e conosceva personalmente alcune figure apicali della ditta. Ad Elisabetta pareva di sognare a sentire queste informazioni così bizzarre e aveva il sospetto che si trattasse di un grande scherzo, ma decise di stare al gioco. Ben presto fu evidente che non si trattava di un gioco.

2
Non credo che agli utenti di Superzeta interessino gli avvenimenti che ci separano dagli eventi sessuali, quindi anche se non saprete mai perché, arriviamo alla prima orgia a cui parteciparono Elisabetta, Sara, Ernesto (Il marito di Sara) e Michele (il futuro marito di Elisabetta).
Michele, di qualche anno più giovane di Ernesto, gli stava facendo un pompino. Per Michele la sua seconda esperienza omosessuale, ma sapeva che a differenza della prima, non si sarebbe dovuto limitare al sesso orale. Dopo avergli sborrato in bocca, infatti, Ernesto gli ordinò di ingoiare e poi, dirigendosi verso il deretano del suo sottoposto, gli sputò violentemente sull'ano. Mentre guardava la scena con concupiscenza, Sara leccava con avidità la figa della sua collega Elisabetta, la sua lingua si faceva strada tra le carni bianche, accuratamente depilate su indicazione di Elisabetta. Presto l'ombra di un cazzo apparì sul viso contratto dal piacere di Sara. Il cazzo di Abdul era più nero della sua ombra e l'odore pungente della sua cappella riempì presto le narici di Sara, sorpresa ma neanche del tutto, terrorizzata ma anche affascinata. Figlia di una madre cattolicissima, godeva nell'immaginarsi i suoi genitore perbenisti testimoni di quel che stava per accadere. Abdul era imponente ma delicato, con la punta del grande cazzo sfiorava la pelle di Sara dall'alto verso il basso, lo infilò tra le tette non enormi ma piene (aveva una seconda misura), poi di colpò il mandingo sembrò animarsi come di uno spirito selvaggio e bruscamente alzò di peso Sara, la lancò sul divano, fu sopra di lei e le infilò brutalmente il pollice nel culo, lei gridò, Elisabetta rise, e rivolgendosi al marito e al negro gridò divertita:"Sodomizzate questi bravi ragazzi! Forza, infilate il cazzo fino alla radice!"
Abdul chiese:"Sodo...?" "INFIGLIELO NEL CULO, PORCO D**!"
Abdul seguì l'esempio di Ernesto.
Seduto su di un trono tempestato di finti scarafaggi di rubino, il vicepresidente Edoardo della ditta si alzò, nudo ma indossando una palandrana dorata che arrivava fino a terra, guardava quasi con noia tutto quanto, come se avesse già visto di tutto o come se sapesse già cosa sarebbe successo.
Non gliene fregava un cazzo di quei borghesi, Lui voleva la Luce.
[Scopri]Spoiler
Caponegro.
Continua...



NELLE PROSSIME PUNTATE:

Vedremo in questi racconti volti noti del porno? Come mai Abdul è negro? Chi è l'enigmatica figura del vicepresidente Edoardo, chi sono Anna Ylenia? Hanno la figa pelosa o depilata? Che sapore ha la sborra dei nostri protagonisti? Perché è morto Giorgio Napolitano? Chi ha ucciso Roger Rabbits? Perché il foro del culo è tondo mentre il foro della figa è ovale? Hanno scoperto prima l'America i cinesi o gli alieni? Che me ne frega di quello che volete sapere?

Scopriremo questo ed altro nelle prossime puntate, amici!
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Re: Anna e Ylenia, Elisabetta e Sara (1-2)

#336 Messaggio da El Diablo »

Gargarozzo ha scritto:
07/11/2023, 18:27
[Scopri]Spoiler
Seduto su di un trono tempestato di finti scarafaggi di rubino, il vicepresidente Edoardo della ditta si alzò, nudo ma indossando una palandrana dorata che arrivava fino a terra, guardava quasi con noia tutto quanto, come se avesse già visto di tutto o come se sapesse già cosa sarebbe successo.
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Re: Anna e Ylenia, Elisabetta e Sara (1-2)

#337 Messaggio da Gargarozzo »

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El Diablo ha scritto:
08/11/2023, 0:53
Gargarozzo ha scritto:
07/11/2023, 18:27
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Seduto su di un trono tempestato di finti scarafaggi di rubino, il vicepresidente Edoardo della ditta si alzò, nudo ma indossando una palandrana dorata che arrivava fino a terra, guardava quasi con noia tutto quanto, come se avesse già visto di tutto o come se sapesse già cosa sarebbe successo.
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Se hai notato, per questo inizio ho modificato leggermente lo stile. Più asciutti, meno denso.
Ironia e cazzabubbole più sfumate o concentrate sul finale.
L'aspetto erotico l'ho solo abbozzato, l'orgia è grottesca.
Per me parlare della generazione dei genitori è un warm up per arrivare alle figlie...
Stasera invento i capitoletti 3 e 4, mi porterà via 10 minuti come ieri.
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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#338 Messaggio da cicciuzzo »

altro che eyes wide shut ! :-)
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Re: Anna e Elisabetta, Ylenia e Sara (3-4)

#339 Messaggio da Gargarozzo »

Continua da qui:
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Gargarozzo ha scritto:
07/11/2023, 18:27
1
Anna e Ylenia erano cresciute assieme, come sorelle. Le loro madri (Elisabetta e Sara) erano amiche, erano state anche qualcosa di più di amiche, grazie ad un gioco a 4 voluto tra i loro mariti.
Torniamo indietro di molti anni.
Elisabetta iniziò a lavorare in una nota ditta italiana, conobbe Sara che lavorava già lì e divennero presto amiche. Sara era più anziana di 5 anni ma lavorava in quella ditta da una decina. Le spiegò molte cose sia per semplificarle il lavoro, sia per entrare più in confidenza. La confidenza fu inevitabile e, messa alla prova, Elisabetta dimostrò anche di essere degna di fiducia. Sara dunque le rivelò che era stata assunta molto giovane perché il suo attuale marito era affiliato alla massoneria e conosceva personalmente alcune figure apicali della ditta. Ad Elisabetta pareva di sognare a sentire queste informazioni così bizzarre e aveva il sospetto che si trattasse di un grande scherzo, ma decise di stare al gioco. Ben presto fu evidente che non si trattava di un gioco.

2
Non credo che agli utenti di Superzeta interessino gli avvenimenti che ci separano dagli eventi sessuali, quindi anche se non saprete mai perché, arriviamo alla prima orgia a cui parteciparono Elisabetta, Sara, Ernesto (Il marito di Sara) e Michele (il futuro marito di Elisabetta).
Michele, di qualche anno più giovane di Ernesto, gli stava facendo un pompino. Per Michele la sua seconda esperienza omosessuale, ma sapeva che a differenza della prima, non si sarebbe dovuto limitare al sesso orale. Dopo avergli sborrato in bocca, infatti, Ernesto gli ordinò di ingoiare e poi, dirigendosi verso il deretano del suo sottoposto, gli sputò violentemente sull'ano. Mentre guardava la scena con concupiscenza, Sara leccava con avidità la figa della sua collega Elisabetta, la sua lingua si faceva strada tra le carni bianche, accuratamente depilate su indicazione di Elisabetta. Presto l'ombra di un cazzo apparì sul viso contratto dal piacere di Sara. Il cazzo di Abdul era più nero della sua ombra e l'odore pungente della sua cappella riempì presto le narici di Sara, sorpresa ma neanche del tutto, terrorizzata ma anche affascinata. Figlia di una madre cattolicissima, godeva nell'immaginarsi i suoi genitore perbenisti testimoni di quel che stava per accadere. Abdul era imponente ma delicato, con la punta del grande cazzo sfiorava la pelle di Sara dall'alto verso il basso, lo infilò tra le tette non enormi ma piene (aveva una seconda misura), poi di colpò il mandingo sembrò animarsi come di uno spirito selvaggio e bruscamente alzò di peso Sara, la lancò sul divano, fu sopra di lei e le infilò brutalmente il pollice nel culo, lei gridò, Elisabetta rise, e rivolgendosi al marito e al negro gridò divertita:"Sodomizzate questi bravi ragazzi! Forza, infilate il cazzo fino alla radice!"
Abdul chiese:"Sodo...?" "INFIGLIELO NEL CULO, PORCO D**!"
Abdul seguì l'esempio di Ernesto.
Seduto su di un trono tempestato di finti scarafaggi di rubino, il vicepresidente Edoardo della ditta si alzò, nudo ma indossando una palandrana dorata che arrivava fino a terra, guardava quasi con noia tutto quanto, come se avesse già visto di tutto o come se sapesse già cosa sarebbe successo.
Non gliene fregava un cazzo di quei borghesi, Lui voleva la Luce.
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NELLE PROSSIME PUNTATE:

Vedremo in questi racconti volti noti del porno? Come mai Abdul è negro? Chi è l'enigmatica figura del vicepresidente Edoardo, chi sono Anna Ylenia? Hanno la figa pelosa o depilata? Che sapore ha la sborra dei nostri protagonisti? Perché è morto Giorgio Napolitano? Chi ha ucciso Roger Rabbits? Perché il foro del culo è tondo mentre il foro della figa è ovale? Hanno scoperto prima l'America i cinesi o gli alieni? Che me ne frega di quello che volete sapere?

Scopriremo questo ed altro nelle prossime puntate, amici!



3
Ma torniamo ad evocare altri episodi del passato, in modo che la verità di questi racconti ci raggiunga come tante gocce di urina durante un pissing con poca urina, ma con note di chardonnay.
...
...
...
"Mamma, perché piangi?", chiese la piccola Anna, temendo che fosse per il suo deludente 9 (anziché il 10) nel tema di italiano.
"IL NONNO E' UN FINOCCHIO!!!"gridò piangendo Elisabetta alla giovane figlia.
Anna rimase perplessa. Quando si introduceva di soppiatto a spiare la madre, l'aveva già vista introdursi ortaggi nella passera. Poi intuì, doveva essere quella che i grandi chiamano "metafora".
"Cosa vuoi dire, mamma?"
"MA DOVE VIVI? Pago i tuoi studi per farti fare domande da deficiente???" e la schiaffeggiò a mano aperta.
Anna odiava piangere, soprattutto non piangeva per darla vinta alla prepotenza di sua madre.
"Ho - BIP! - anni, e non è mio dovere sapere cosa intendi dicendo "finocchio". La scuola che frequento non insegna queste cose, sennò i tuoi soldi sarebbero spesi male, cara mamma!"
E se ne andò.
La madre rimase obiettivamente umiliata, non tanto dalle parole, ma dalla calma di una ragazzina così giovane.
Ovviamente Anna aveva intuito cosa intendesse la madre, ma godeva nel metterla in difficoltà, la madre detestava spiegare cose ovvie, ma lì di ovvio non c'era nulla:
Non era ovvio come aveva scoperto che il nonno era omosessuale.
Non era ovvio se lo fosse davvero, o se si fosse preso un momento per sperimentare.
Non era ovvio se avesse senso gridarlo a sua figlia.
Non era ovvio nutrire omofobia, ed esternarla ad una ragazzina.
Anna avrebbe conosciuto il sesso molti anni dopo, e una volta superata abbondantemente l'età minima per il consenso offrì la propria verginità al nonno. Il nonno fu irremovibile nel rifiutarla, ma come il saggio Confucio, le chiese perché, e Anna le spiegò la lunga storia.
"Vedi, tua madre è una persona schiava dei propri pensieri, come quasi tutti. Lei però è anche lussuriosa, con tuo padre frequenta circoli massonici in cui hanno sesso promiscuo, eterosessuale ed omosessuale, con persone di tutte le estrazioni sociali ed etniche. Sono fiero di lei" sentenziò.
Colpita, Anna incurante del nonno iniziò a toccarsi la figa.
Il nonno se ne accorse e le disse di spogliarsi.
"Ah... ha cambiato idea, il depravato!", pensò Anna, compiaciuta.
Ma mentre lei si spogliava, il nonno aveva preso cavalletto, tela, pennelli, solventi, tempere ad olio, per fare il coglione si era messo pure il basco in testa.
"Non sono omosessuale, sono un pittore. Ritraggo nudi femminili e maschili", proferì sistemandosi i lunghi baffoni.
Anna si masturbò ad una velocità supersonica, squirtò poco lontano dai mocassini del suo anziano parente.

4
Sara non sapeva più che fare con quella bambina indisciplinata. Certo, grazie alle donazioni che faceva il marito era intoccabile, a scuola. Ma che figure... che figure le faceva fare.
Un giorno la maestra la chiamò piangendo. Ylenia aveva cagato sul banco, una gran quantitò di merda tra l'altro, con tinte marrone scuro, ma molto liquido, sembrava la nutella ma puzzava come lo sperma putrefatto di un cinghiale in agonia.
Per spiegare quella follia, non era sufficiente "la ribellione". No, Ylenia aveva problemi psichiatrici, oltre che gastrointerinali.
Ne parlò col Dottor J., mentre le leccava la figa con quella lingua rasposa e lunghissima.
"Ah..., dottore, cosa... ah..., cosa ne pens... ah...?"
Il dottore non si fermò nel cunnilinguo finché Sara non fosse arrivata all'orgasmo, abbondante, copioso.
"Ora se può succhiarmi il cazzo, nel frattempo le risponderò".
Sara eseguì.
"Sua figlia ha un'intelligenza superiore alla sua. Non mi fraintenda, lei è intelligentissima. Ma sua figlia è indifferente ai condizionamenti culturali che attraverso di lei e suo marito, abbiamo cercato di inserirle nel cervello. Di questo passo, non diventerà la star del cinema come abbiamo stabilito. E' un vero peccato... mi state deludendo", finì, mentre il cazzo duro raschiava la gola di Sara, che sapeva di non doverlo interrompere, ma di dover pompare con più foga. La sborrata giunse con fiotti aspri ed abbondanti.
"Porti con sè le mie parole, ed ingoi la mia sborra. Velocemente, non si crederà speciale! Ci sono altre persone che aspettano, abbia rispetto!"
Sara eseguì e portò in serbo con sè quelle parole.
"Ernesto, sono io... sì, lo so che me ne occupo io dell'educazione di Ylenia, ma qua si è cagat.. ehm, si è pisciato fuori dal seminato. La merda, capisci? Cos'abbiamo fatto per meritarci questo, siamo brave persone. Sì, hai ragione. Le sconfitte di oggi sono il concime, letteralmente, per domani. Ci vediamo stasera, dai sì a quel locale, ho assoldato quelle due sorelline thailandesi, ricordi? Tu porta pure quella signora che cerca lavoro, la porteremo alla trasfigurazione davanti al marito. Immaginano la loro umiliazione e sono già bagnata. Un bacio, orsacchiotto, a stasera! Ti ho lasciato la lasagna in forno se passi da casa."
Suonò il citofono.
"Luce... Luce, quanto tempo! Cosa ci fai qui? Entra in casa, che se passa qualcuno che ti riconosce poi non ce lo scolliamo più dalle palle"
Era Selen.
"Ciao amica... - smack, smack - Ti ho portato quell'amico sacerdote di cui ti avevo parlato, per quella cosa sai...", ammiccando.
"Sì sì, certamente. Aspetta che chiamo un mio amico molto religioso, così finalmente pregheremo assieme come si deve!"
Amicus Plato,
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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#340 Messaggio da El Diablo »

Molto surreale.

Ma nessuno altro legge i racconti del Garga?
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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#341 Messaggio da Gargarozzo »

El Diablo ha scritto:
10/11/2023, 0:44
Molto surreale.
In effetti... poi non so se è il tuo genere 🤣
Ma nessuno altro legge i racconti del Garga?
Che ti dicevo?
Ti ripeto, me ne basta uno, ma certo...
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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#342 Messaggio da docu »

Anche io ogni tanto e quando ho tempo…
Lavoro sempre tanto che voi li sbattete dentro ed io debbo tirarli fuori!
:DDD :DDD
Voi date poca cosa dando cio' che possedete. E'quando donate voi stessi che donate veramente.
-Kahlil Gibran-

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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#343 Messaggio da Gargarozzo »

docu ha scritto:
10/11/2023, 7:16
Anche io ogni tanto e quando ho tempo…
Lavoro sempre tanto che voi li sbattete dentro ed io debbo tirarli fuori!
:DDD :DDD
Stai dicendo che l'avvocato è, per il detenuti, quello che è il movimento sussultorio per il cazzo dentro agli orifizi!
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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#344 Messaggio da cicciuzzo »

El Diablo ha scritto:
10/11/2023, 0:44
Molto surreale.

Ma nessuno altro legge i racconti del Garga?
Io lo leggo
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coppia86
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Re: racconti erotici: fantasia e realtà 

#345 Messaggio da coppia86 »

Devo prendermi il tempo necessario per una lettura approfondita.

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