Poi viva lo stato palestinese, lo dice la storia. Anzi, non lo dice affatto. La storia dice che sono sempre stati i paesi arabi a fare la guerra a Israele dal 1947 data della prima risoluzione ONU. Le hanno sempre prese, per carità. Ma hanno sempre continuato a pensare che Israele non abbia il diritto di esistere
Le basi cazzo, le basi (Cit.)
Guerra del '56:
La crisi di Suez fu un conflitto determinato nel 1956 dall'occupazione militare del canale di Suez da parte di Francia, Regno Unito e Israele, a cui si oppose l'Egitto.
Il raid di Gaza del 28 febbraio 1955, nel quale forze di difesa israeliane uccisero quaranta soldati egiziani, fu il punto di svolta nelle relazioni tra Egitto e Israele. A seguito di questo incidente l'Egitto incominciò a sponsorizzare incursioni ufficiali di fedayn e commando in Israele, talvolta attraverso il territorio della Giordania (che ancora si opponeva ufficialmente a questi raid), continuando al contempo a scoraggiare l'infiltrazione "privata" palestinese.
Nei mesi che seguirono la nazionalizzazione del canale (o meglio della compagnia che lo gestiva, la Compagnie universelle du canal maritime de Suez), si svolse un incontro segreto tra Israele, Francia e Regno Unito a Sèvres, fuori Parigi. I dettagli dell'incontro emersero solo anni dopo, poiché le registrazioni vennero distrutte. Tutte le parti concordarono che Israele doveva invadere l'Egitto e che britannici e francesi sarebbero intervenuti successivamente, spingendo gli eserciti egiziano e israeliano a ritirare le proprie forze a una distanza di 10 miglia (16 km) dai lati del canale, piazzando quindi una forza d'intervento anglo-francese nella zona del canale attorno a Porto Said. Questo piano venne chiamato Operazione Musketeer dai britannici e analogamente Opération Mousquetaire dai francesi.
Il 29 ottobre 1956 Israele invase la Striscia di Gaza e la penisola del Sinai e fece rapidi progressi verso la zona del canale. Come previsto dall'accordo segreto, Regno Unito e Francia si offrirono di rioccupare l'area e separare le parti in lotta.
L'operazione per prendere il canale ebbe molto successo dal punto di vista militare, ma si risolse in un totale disastro politico a causa della forte miopia dei suoi organizzatori britannici, francesi e israeliani.
La crisi aumentò grandemente il prestigio di Nasser all'interno del mondo arabo e aiutò a promuovere il panarabismo.[1] Essa velocizzò il processo di decolonizzazione, in quanto le restanti colonie di Francia e Regno Unito divennero indipendenti negli anni seguenti
https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_di_Suez
Guerra del '67:
L'atteggiamento israeliano, che si concretizzò tra la fine del 1966 e la primavera del 1967 in raid sulla Cisgiordania e la Siria, spinse l'Egitto a reagire e a prendere l'iniziativa nel progetto, mai accantonato, di ristabilire l'assetto precedente alla crisi di Suez del 1956.
Il 5 giugno 1967, alle 7:45 del mattino, l'aviazione israeliana lanciò un attacco a sorpresa contro l'aviazione egiziana, annientandola quasi completamente a terra (Operazione Focus). Dei 420 aerei da combattimento di costruzione sovietica a disposizione quel giorno, 286 vennero distrutti dopo le due ondate di attacco, e insieme con loro vennero rese inutilizzabili le piste di decollo, lasciando praticamente le forze armate egiziane senza copertura aerea. Nelle ore successive la stessa sorte (ma senza il fattore sorpresa) toccò all'aviazione siriana, che se pure non poteva vantare il numero di velivoli egiziani, disponeva di aerei di ultima generazione. Inoltre, non appena terminato il primo attacco aereo contro l'Egitto, Israele diede il via alle operazioni di terra (Operazione Lenzuolo Rosso), entrando nella striscia di Gaza e successivamente nella penisola del Sinai.
All'alba dell'8 si svolse una delle più cruente battaglie della storia e del conflitto israelo-arabo: le brigate egiziane in ritirata giunsero ai passi di Giddi e Mitla trovandoli sbarrati dalle forze di Israele in attesa. Seguì una vera e propria carneficina con la distruzione o la cattura della maggior parte delle unità egiziane, uomini, carri, veicoli e cannoni. Molti soldati errarono persi per il deserto e morirono di fame e di sete. Negli anni successivi Israele fu accusato da parte araba della fucilazione di prigionieri.
In 130 ore di guerra, Israele cambiò il volto del Medio Oriente e passò da 21 000 a 102000 km²: la Siria perse le alture del Golan, l'Egitto la striscia di Gaza che occupava dal 1948 e la penisola del Sinai fino al canale di Suez, mentre la Giordania dovette cedere l'insieme delle sue conquiste del territorio palestinese ottenute nel 1948. L'annessione di Gerusalemme venne ratificata all'indomani del conflitto, indicando la volontà d'Israele di conservare in tutto o in parte le sue conquiste. Gli Stati Uniti, a differenza di quanto avvenne nel 1956, quando avevano preso le parti dello Stato ebraico, chiesero il ritiro senza condizioni dai territori che erano stati occupati
https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_dei_sei_giorni
Eh si, sono stati sempre i paesi arabi ad iniziare le ostilità.