Migranti, barcone ribaltato in Libia: soccorse 17 persone, disperse 30 | Alarm Phone: "L'Italia ha ritardato i soccorsi"
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Migranti, barcone ribaltato in Libia: soccorse 17 persone, disperse 30 | Alarm Phone: "L'Italia ha ritardato i soccorsi"
Io non credo sia così facile. Le coste di Tunisia, Algeria ed Egitto sono piuttosto ampie e dubito seriamente che i governi di quesi Paesi abbiano su di esse lo stesso capillare controllo che potrebbe un governo di un Paese europeo meglio organizzato, almeno in linea di principio. E comunque, come credo tu stesso concorderai, il vero problema da questo punto di vista è la Libia. Ora: a quale dei vari governi o autorità libiche l'Italia o la UE si dovrebbe rivolgere? Quale tipo di accordi vai a stringere? Si potrebbe replicare la strategia di Minniti, ma era scandalosa all'epoca e lo sarebbe ancora oggi. Con Erdogan le cose non vanno molto diversamente, solo che lui è un'autorità unica e relativamente forte al momento, e quando percepisce la debolezza europea se ne approfitta.SoTTO di nove ha scritto: ↑12/03/2023, 19:07Per farti un semplice esempio. La Ue facilita molto l'economia dei paesi del nord africa con agevolazioni sull'importazione di molti prodotti. Basterebbe legare la continuazione di queste agevolazioni al controllo dei propri confini (facile controllare una costa) per limitare il passaggio dei migranti.
Rimarrebbe la Libia ma li il problema è "attuale", infatti in epoca Gheddafi si partiva solo se lo permetteva lui.
Di conseguenza tutto si può limitare. Anche se le persone in grado di migrare aumentano rispetto al passato.
Te come difensore d'ufficio hai la carriera assicurata. Cosa c'entra l'aiutarli a casa loro pagando un paese terzo per tenerseli.GeishaBalls ha scritto: ↑12/03/2023, 19:21In Turchia sono arrivati tra 3 e 4 milioni di rifugiati, l’UE paga un sostegno finanziario per “aiutarli a casa loro” come direbbe Salvini. Non molto nobile ma con uno Stato forte come quello turco si può fare. In Libia non c’è uno Stato da aiutare, purtroppo.SoTTO di nove ha scritto: ↑12/03/2023, 17:25Dimmi Geisha, perchè la UE paga Erdogan per tenersi i rifugiati e non fa nulla nel Nord Africa per limitare gli arrivi dei migranti economici?GeishaBalls ha scritto: ↑12/03/2023, 16:30La Svizzera non è in UE.
Nessuno Stato ha dato alla UE delega per decidere di trasferire migranti nel proprio territorio, quando le daremo gli strumenti per agire potremo anche criticarla per non averli usati
Se non ha nessuna delega con quale autorità decide chi pagare e chi no?
Anche perchè poi sta pagando per limitare l'immigrazione lecita. (per le nostre stesse regole)
La sola Nigeria ha 213 milioni di abitantiSoTTO di nove ha scritto: ↑12/03/2023, 19:07[Scopri]SpoilerNon ho capito la risposta.hermafroditos ha scritto: ↑12/03/2023, 18:13Gli accordi con la Turchia coinvolgono gli immigrati dal Medio Oriente, parva res rispetto alle masse che si spostano dall'Africa Occidentale e dal Sahel.SoTTO di nove ha scritto: ↑12/03/2023, 17:46[Scopri]SpoilerQuello che non si possono limitare i flussi è una fake news. Magari da soli ma se fai accordi con i paesi vicini non è così complicato. Lo stesso accordo con la Turchia li sta limitando di molto. (altrimenti invece di un caicco ogni tanto ne partirebbero a centinaia)hermafroditos ha scritto: ↑12/03/2023, 17:32
Non esistono migranti economici. Esistono esseri umani che si spostano. Parlare di "migranti" come se fossero individui o gruppi isolati è ormai riduttivo.
Di fatti non si possono limitare gli arrivi, ma solo cooperare per rendere il processo meno traumatico.
Soprattutto per chi ha un mare in mezzo tra una nazione e l'altra è più facile. Basta che i paesi del nord africa controllino le coste o al peggio accettino i rimpatri e la "via" si chiude. (un migranti non ha soldi all'infinito per vedersi poi riportato al punto di partenza).
Per il resto è la stessa legge che lo dice. Un migrante economico va respinto un rifugiato no.
e se l'Italia da sola difficilmente potrà limitare i flussi (se non passando per inumana) la UE avrebbe i mezzi, anche economici, per farlo.
Che poi una parte di immigrazione "clandestina" sia fisiologica non cambia il fatto che i flussi li puoi limitare.
Non sto a discutere sul fatto che per te siano persone. è una ovvietà. Ma se pensi che abbiano tutti lo stesso diritto di andare dove vogliono si sposterebbe chiunque ne abbia le capacità economiche. (per poi farsi mantenere, in buona parte, una volta arrivato a destinazione)
e chi rimane nel proprio posto di merda perchè impossibilitato a partire, si ritroverà un paese ancora di più impoverito. (ma a chi è a favore dell'immigrazione senza se e senza ma questo non importa.).
Per il resto abbiamo bisogno di riprendere il sussidiario delle elementari.
Cosa c'entra da dove vengono i migranti? In una situazione (rotta turca) ne stiamo limitando i flussi.
Quelli che arrivano dall'Africa possono essere limitati allo stesso modo. (o in tanti modi diversi).
Per farti un semplice esempio. La Ue facilita molto l'economia dei paesi del nord africa con agevolazioni sull'importazione di molti prodotti. Basterebbe legare la continuazione di queste agevolazioni al controllo dei propri confini (facile controllare una costa) per limitare il passaggio dei migranti.
Rimarrebbe la Libia ma li il problema è "attuale", infatti in epoca Gheddafi si partiva solo se lo permetteva lui.
Di conseguenza tutto si può limitare. Anche se le persone in grado di migrare aumentano rispetto al passato.
Ho capito che leggi ancora il sussidiario delle elementari ma purtroppo non ti sta aiutando.hermafroditos ha scritto: ↑12/03/2023, 20:41La sola Nigeria ha 213 milioni di abitantiSoTTO di nove ha scritto: ↑12/03/2023, 19:07[Scopri]SpoilerNon ho capito la risposta.hermafroditos ha scritto: ↑12/03/2023, 18:13Gli accordi con la Turchia coinvolgono gli immigrati dal Medio Oriente, parva res rispetto alle masse che si spostano dall'Africa Occidentale e dal Sahel.SoTTO di nove ha scritto: ↑12/03/2023, 17:46[Scopri]Spoiler
Quello che non si possono limitare i flussi è una fake news. Magari da soli ma se fai accordi con i paesi vicini non è così complicato. Lo stesso accordo con la Turchia li sta limitando di molto. (altrimenti invece di un caicco ogni tanto ne partirebbero a centinaia)
Soprattutto per chi ha un mare in mezzo tra una nazione e l'altra è più facile. Basta che i paesi del nord africa controllino le coste o al peggio accettino i rimpatri e la "via" si chiude. (un migranti non ha soldi all'infinito per vedersi poi riportato al punto di partenza).
Per il resto è la stessa legge che lo dice. Un migrante economico va respinto un rifugiato no.
e se l'Italia da sola difficilmente potrà limitare i flussi (se non passando per inumana) la UE avrebbe i mezzi, anche economici, per farlo.
Che poi una parte di immigrazione "clandestina" sia fisiologica non cambia il fatto che i flussi li puoi limitare.
Non sto a discutere sul fatto che per te siano persone. è una ovvietà. Ma se pensi che abbiano tutti lo stesso diritto di andare dove vogliono si sposterebbe chiunque ne abbia le capacità economiche. (per poi farsi mantenere, in buona parte, una volta arrivato a destinazione)
e chi rimane nel proprio posto di merda perchè impossibilitato a partire, si ritroverà un paese ancora di più impoverito. (ma a chi è a favore dell'immigrazione senza se e senza ma questo non importa.).
Per il resto abbiamo bisogno di riprendere il sussidiario delle elementari.
Cosa c'entra da dove vengono i migranti? In una situazione (rotta turca) ne stiamo limitando i flussi.
Quelli che arrivano dall'Africa possono essere limitati allo stesso modo. (o in tanti modi diversi).
Per farti un semplice esempio. La Ue facilita molto l'economia dei paesi del nord africa con agevolazioni sull'importazione di molti prodotti. Basterebbe legare la continuazione di queste agevolazioni al controllo dei propri confini (facile controllare una costa) per limitare il passaggio dei migranti.
Rimarrebbe la Libia ma li il problema è "attuale", infatti in epoca Gheddafi si partiva solo se lo permetteva lui.
Di conseguenza tutto si può limitare. Anche se le persone in grado di migrare aumentano rispetto al passato.![]()
L'ho ampiamente assimilato un paio di decenni fa, sei tu che dovresti riprenderlo.SoTTO di nove ha scritto: ↑12/03/2023, 20:49[Scopri]SpoilerHo capito che leggi ancora il sussidiario delle elementari ma purtroppo non ti sta aiutando.hermafroditos ha scritto: ↑12/03/2023, 20:41La sola Nigeria ha 213 milioni di abitantiSoTTO di nove ha scritto: ↑12/03/2023, 19:07[Scopri]SpoilerNon ho capito la risposta.hermafroditos ha scritto: ↑12/03/2023, 18:13
Gli accordi con la Turchia coinvolgono gli immigrati dal Medio Oriente, parva res rispetto alle masse che si spostano dall'Africa Occidentale e dal Sahel.
Per il resto abbiamo bisogno di riprendere il sussidiario delle elementari.
Cosa c'entra da dove vengono i migranti? In una situazione (rotta turca) ne stiamo limitando i flussi.
Quelli che arrivano dall'Africa possono essere limitati allo stesso modo. (o in tanti modi diversi).
Per farti un semplice esempio. La Ue facilita molto l'economia dei paesi del nord africa con agevolazioni sull'importazione di molti prodotti. Basterebbe legare la continuazione di queste agevolazioni al controllo dei propri confini (facile controllare una costa) per limitare il passaggio dei migranti.
Rimarrebbe la Libia ma li il problema è "attuale", infatti in epoca Gheddafi si partiva solo se lo permetteva lui.
Di conseguenza tutto si può limitare. Anche se le persone in grado di migrare aumentano rispetto al passato.![]()
Le ong portano il 10% dei migranti che arrivano dal mare, che sono il 10% del totale. Ergo, parlare di ong in un discorso che inizia con “cosa farebbe uno Stato serio” è autoironia involontariaOSCAR VENEZIA ha scritto: ↑12/03/2023, 20:26Che cosa farebbe uno stato serio se si trovasse al posto dell'Italia con i medesimi problemi di immigrazione via mare ?
Non una superpotenza altrimenti la risposta è troppo facile. Un normale stato democratico ma che non è intenzionato/abituato a farsi prendere per il culo.
a) Raccoglierebbe il massimo numero di immigrati/naufraghi collaborando con le ONG, sostanzialmente incentivando l' immigrazione, ed adeguandosi sempre e comunque alle direttive UE, a quello che dicono gli altri stati e le organizzazioni internazionali senza intentare alcuna iniziativa propria perchè mritenuta sostanzialmente illegittima
b) blocco navale
c) Tentativi di governare la situazione anche contrapponendosi all'Ue alle ONG ed al diritto internazionale
Dici che non è importante sapere quanto sia complicato in un determinato momento? Considerando che questa situazione di crisi, tra alti e bassi, va avanti da almeno un decennio direi che ideare una strategia un minimo strutturata abbia il suo perché.SoTTO di nove ha scritto: ↑12/03/2023, 20:24@Floppy. Io rispondevo sulle possibilità di LIMITARE i flussi (cosa che per qualcuno è impossibile a prescindere).
Quanto sia complicato in un dato momento non c'entra nulla.
Eh, sembra facile. Prima di tutto: in onestà non riesco a immaginarmi i governi tunisino e algerino che spendono risorse in termini di controlli per fare un favore a noi, a meno che non li paghiamo a tale scopo come già facciamo con quello turco. E per quanto riguarda la Libia le cose vanno ancora peggio, visto il caos che ivi regna e le influenze turche e russe che bene non fanno. Con quali governi più o meno stabili prendi accordi? Una volta che i migranti che partono dai Paesi subsahariani arrivano, una volta bloccati come gli gestisci? Ripeti la strategia disumana dei campi profughi? Li rimandi indietro? E in quest'ultimo caso, anche qui, come fai a discernere tra quelli che effettivamente dovrebbero tornare al proprio Paese e quelli che invece hanno diritto ad arrivare? Fra l'altro immagino che quest'attività vada fatto direttamente in Libia, visto che si sta parlando di prevenire l'arrivo sulle coste europee.SoTTO di nove ha scritto: ↑12/03/2023, 20:24P.s. Presidiare le coste è più semplice di quello che si pensi. Anche qui relativamente parlando.
Non le controlli? Ne partono millemila indisturbati. (come adesso dalla Libia). Le controlli? Ne parte qualcuno. Tradotto, controllo dei flussi. Non mi pare così complicato da voler insistere sulla inevitabilità dei numeri. (che è diverso dalla inevitabilità delle migrazioni)
Sistema la Libia e i numeri crollano. Con buona pace di chi pensa che i numeri rimarrebbero gli stessi.
Prenderlo al proprio Paese avrebbe senso in un sistema in cui si cerca di incrociare la domanda di lavoro delle imprese italiane o europee in determinati settori con l'offerta che potrebbe esserci in altri Paesi. Questo per i migranti che vengono qui per ragioni lavorative. Soprassedendo sul fatto che tale sistema è utopistico solo al pensiero, rimarrebbe il fatto che non coprirebbe chi viene qui perché discriminato, perseguitato ecc. e su questo effettivamente hai ragione la retorica dei "corridoi". Per come la vedo io, l'unico "corridoio sicuro" che puoi creare è a carico del primo Paese in cui lo straniero arriva che non deve essere necessariamente l'Italia, e una strategia del genere avrebbe evitato che i greci chiudessero occhi e orecchie nel recente caso del naufragio di Cutro visto che l'imbarcazione è passata per il mar Egeo. A questo punto dovrebbe mettersi in moto un meccanismo redistributivo basato su criteri logici e condivisi a livello europeo (lo so, sto vaneggiando), oltre all'implementazione di misure di integrazione come corsi di lingua, formazione, accompagnamento nel mondo del lavoro ecc. cosa che avrebbe un effetto preventivo anche sulle situazioni relative all'ordine pubblico di cui legittimamente si lamenta chi vive in una grande città (ma spesso anche in una media). Ma anche qui: quanti voti prenderebbe una forza politica che dicesse una cosa del tipo voglio investire soldi pubblici nell'accoglienza seria e strutturata degli stranieri, e magari per farlo aumenterò un po' le tasse nel medio termine?SoTTO di nove ha scritto: ↑12/03/2023, 20:24P.p.s. La storia dei corridoi è un altro non sense che piace ai politici chiacchieroni.
Il rifugiato deve farsi largo da solo (se lo prendi al suo paese in accordo con il proprio governo che rifugiato è?).
Il corridoio di fatto è il primo paese "normale" che raggiunge. e li il "corridoio", lo chiude la UE pagando la Turchia per tenerseli.
P.p.p.s. Il fatto che paghiamo la Turchia è proprio per l'impossibilità di accogliere anche solo tutti quelli che consideriamo profughi. Ma non bisogna dirlo.
ti ricordi il mondo 15 anni fa? 2008.SoTTO di nove ha scritto: ↑13/03/2023, 10:25
Non c'erano millemila migranti (o profughi) in Libia 15 anni fa. Altra situazione che ci fa capire che le migrazioni si possono limitare. (se poi si spostano per andare altrove saranno cazzi altrui)
C'è anche la possiblità che si possa farlo ma sia molto difficile, che si può considerare come un concetto intermedio tra il tuo e quello di herma.SoTTO di nove ha scritto: ↑13/03/2023, 10:25Floppy continui a mischiare capre e cavoli.
Il punto era uno solo.
Si possono limitare le migrazioni verso un dato punto? Si o No.
Per me Si.
Non ci stiamo riuscendo per una serie di problematiche? Ok, ma il punto rimane decidere se si può o non si può (come sostengono altri).
Ogni nazione ha la sua particolarità. L'immigrazione dall'Africa subsahariana in Europa, continente con i problemi che conosciamo, è diversa da quella dei centro e sudamericani che arrivano alla frontiera texana o di quella che interessa l'Australia, tanto per fare degli esempi noti. Comunque vorrei sapere che esempi avevi in mente, così che si possa capire se sia possibile paragonarli al caso europeo.SoTTO di nove ha scritto: ↑13/03/2023, 10:25Ergo tutto il discorso su come si comporteranno Tunisia e Marocco (o Egitto) fa parte di una discussione che non c'entra nulla sulla domanda di base.
Che ripeto. Si possono limitare gli arrivi in un dato punto?
Ci sono nazioni nel mondo che ci riescono. (e ripeto, limitare non significa azzerare).
Quindi la tua soluzione è sperare che in Libia arrivi prima o poi un Gheddafi 2.0 con il quale stringere accordi come quelli fatti dal governo Gentiloni, e sperare che tappato questo buco non se ne apra un altro in qualche altra nazione del Maghreb. Non la vedo proprio di lungo respiro, però almeno capisco più chiaramente cosa intendi dire.SoTTO di nove ha scritto: ↑13/03/2023, 10:25Sulla Libia siamo passati da un dittatore che non faceva arrivare i migranti sulle sue coste ad una nazione in caos politico con gente che sfrutta i vantaggi dell'immigrazione clandestina.
Ergo il discorso di cosa fai di chi arriva in Libia dipende da cosa c'è o ci sarà in Libia.
Un migrante sapeva che non serviva a nulla andare in Libia. Perchè non era il punto da cui partire. Ora, pur sapendo che puoi finire in un buco nero dall'Africa sub sahariana si dirigono li.
Ma tutto il discorso su come "separare" i migranti economici dai profughi di nuovo non c'entra nulla sulla domanda iniziale che riguardava la possibilità di limitare l'arrivo indiscriminato di migranti. (aventi diritto o meno)
Se arriva un nuovo governo/dittatura stabile ti accordi (accordarsi significa dargli qualcosa in cambio) per non farli partire. (e dopo un po' il migrante sa che la via libica è chiusa, come lo era in linea di massima con Gheddafi)
Non c'erano millemila migranti (o profughi) in Libia 15 anni fa. Altra situazione che ci fa capire che le migrazioni si possono limitare. (se poi si spostano per andare altrove saranno cazzi altrui)
Forse ho perso il filo: di quali Paesi parli? Quelli del Nord Africa? Quelli subsahariani da cui parte il grosso dei migranti? E comunque, veramente minacciarli sotto il profilo economico risolverebbe il problema? E se poi loro "vedono" il tuo bluff si passa allo scontro frontale? Perché se tagli i rapporti con queste nazioni, accadono varie cose: 1) La loro economia peggiora 2) Aumentano i problemi che già caratterizzano quei posti, e che è inutile ricordare 3) Cina e Russia riempono il buco lasciato da noi europei come in realtà già stanno facendo da alcuni anni nel nostro totale disinteresse, e le cose andranno ancora peggio.SoTTO di nove ha scritto: ↑13/03/2023, 10:25Sulle altre nazioni ti ripeto siamo noi (UE) ad avere il coltello dalla parte del manico. Chiudergli la possibilità di commerciare con l'Europa è una minaccia di cui dovrebbero poi tenerne conto. Invece stiamo agevolando la loro economia senza pretendere un controllo adeguato (che non significa totale) delle coste. (e questo è un problema della Ue)
Posso assicurarti che neanche io sono per la logica "no border" o "no strangers", che trovo fallaci e insopportabilmente retoriche. Però una volta che uno straniero arriva qui, e tolti gli irregolari che per definizione non hanno diritto, non lo puoi respingere a prescindere, se non altro perché c'è una cosa chiamata Articolo 10 della Costituzione. Voglio inoltre ricordare una cosa che spesso ci dimentichiamo: molti di quelli che arrivano qui non ci rimangono, perché sono solo di passaggio per ricongiugersi con famliari in altre nazioni o perché il loro obiettivo non è in ogni caso l'Italia. Ora, tu immagina una situazione in cui ogni Paese UE attua una politica restrittiva su tale materia. Secondo te quale nazione europea va maggiormente in difficoltà nel gestire il fenomeno migratorio? Esatto, noi.SoTTO di nove ha scritto: ↑13/03/2023, 10:25P.s. L'immigrazione che segue domanda di lavoro/offerta è ovviamente il massimo a cui si può aspirare (almeno per chi non è convinto che tutti possono andare dove cazzo vogliono).
Per quanto riguarda i profughi invece si tende a dimenticare che tecnicamente dovrebbero fare i profughi nel paese a loro più vicino.
Anche questa teoria che chiunque sia perseguitato nel mondo vada "accolto" è fallace. (e non si capisce se la stiamo interpretando a maniche larghe oppure l'abbiamo veramente concepita in sto modo assurdo)
Perchè sarebbe un po' come la storia dei soldi. Se tutti ritirassero i loro risparmi i soldi non ci sarebbero.
Così se tutti i perseguitati del mondo venissero in Europa i posti non ci sarebbero. Quindi che legge del cazzo è una che se sfruttata da tutti risulterebbe inapplicabile.
Ma continuiamo a dirci che hanno diritto di venire solo perchè ci immaginiamo che tutti non ce la faranno. (anche se vorrebbero).
La vicenda turca lo mette anche ben in chiaro. Siete troppi, rimanete li. Ma nessuno ha il coraggio di dire che DOVREBBERO rimanere li perchè non possono scegliersi la nazione dove fare i profughi.