Nei miei viaggi in Salento, più verso Otranto ho cenato, molto bene, presso Masseria Bandino e Masseria Panareo (qui ci ho anche soggiornato), vista da sogno e cucina curata ma verace. A Otranto città ho trovato solo posti pretenziosi per turisti stranieri... Cioè datemi lampacioni, burratine di Andria, come antipasto, non spuma di fave o stronzate simili (bisogna anche saperle fare). Masserie tutta la vita.
Contribuisco al topic con un ristorante scelto per il nostro pranzo aziendale, ristretto solo agli effettivi lavoratori, quindi si è potuto alzare il tono. È stato scelto ristorante La Gioia, via San Marco, Milano. Il massimo esempio di ristorazione meneghina per chi non capisce nulla di cucina. Ambiente fantastico, super curato, di quelli che in Italia giusto a Milano puoi trovare, cucina a vista bellissima, cuochi belli da vedere, puliti e indaffarati. Dove sta l'inghippo? Menu senza alcuna particolarità territoriale e stagionale, praticamente scaricato da internet, dal risotto ai porcini (a luglio!), orecchiette con frutti di mare, ravioli del plin, classiche tartare fassona/tonno, e tutta una serie di piatti senza alcuna fantasia. Ok, fin qui niente di strano, fin quando non si arriva al prezzo. Coperto 5€, giusto per due fette di pane carasau e una bottiglia di olio Frantoio Muraglia (scenografica e costosissima), niente amuse bouche, che per la cifra potevano offrire, e prezzi alla carta che posso trovare un uno stellato, peccato che qui le stelle manco sanno cosa siano. 16€ una tartare di fassona, due forchettate di numero, mal condita e non battuta a dovere, una cotoletta alla milanese con due patate a 33€!!. Non sto a riportare tutti i prezzi, abbiamo pagato sui 70€ a testa, senza che due commensali abbiano ordinato il dolce e una ha preso solo un primo, altrimenti si sfondavano comodamente gli 80/90. Come ho mangiato? Come avrei potuto mangiare spendendo almeno la metà probabilmente meglio, facendo a meno del contorno da influencer (accanto a noi due fighe tipo sportitalia con short e culo di fuori intente solo a fare foto dei piatti), stranieri con patacche vistose al polso e gente da crazy pizza.
Locale senza arte né parte, buono giusto per una fetta di milanesi abbienti e ospiti saltuari, uno di quei posti che mi porta a "odiare" sempre di più la mia città.