Desmond ha scritto: ↑10/04/2022, 21:53
balkan wolf ha scritto: ↑10/04/2022, 8:34
Vogliamo dirlo che la Russia è sopravvalutata per motivi ideologici?
Se escludiamo una manciata di romanzieri e compositori negli ultimi due secoli il loro contributo alla cultura occidentale è risibile.
Ve lo dico io cosa è la Russia!… un inferno di delazione e cetrioli!
Se non mi sbaglio i protagonisti dei romanzi russi sono quasi tutti deboli e tragici, pieni di dubbi esistenziali, sensi di colpa e contraddizioni. Idem i loro romanzieri.
I protagonisti dei romanzi americani sono ardimentosi, temerari, audaci. Come Ismaele di Moby Dick, a cui non frega niente del pericolo, che non avendo nulla da fare si imbarca su una baleniera, non ha radici e nemmeno un nome di cui gli importi veramente (
chiamatemi Ismaele).
Alla complessità del tormentato Dostoevskji preferisco la semplicità di Hemingway: grandi bevute e mangiate, donne, corride e corse dei tori, pesca d'altura, spacconate, coraggio fisico e spaziale.
"Se non mi sbaglio i protagonisti dei romanzi russi sono quasi tutti deboli e tragici, pieni di dubbi esistenziali, sensi di colpa e contraddizioni. Idem i loro romanzieri."
Ma no, questa è una peculiarità del romanzo psicologico in generale, che i francesi inventano e i russi perfezionano fino a creare uno standard letterario.
La chiave del romanzo psicologico consiste proprio nel creare personaggi
straordinariamente mediocri, in cui lettori possano immedesimarsi, ma alle cui storie possano anche appassionarsi.
Poi scusa, ma proprio "Moby Dick" è il dubbio che si fa testo: se quel che dici su Ismaele (che è la voce narrante, non il protagonista propriamente detto) è vero, di certo non lo si può dire di Ahab. Così come non lo si può dire delle creature di tanti altri mostri sacri della letteratura americana, penso a Nathaniel Hawthorne, Henry James, Edith Wharton e William Faulkner.
Hemingway è sì semplice, un autore pop prima che esistesse il concetto stesso di "pop", ma non per questo bisogna pensare che la sua narrativa sia una valida esemplificazione della letteratura americana del XX secolo.