Rileggila anche tu.
Non si parla di confini, immigrazione, gestione dell'immigrazione. Il concetto è la discriminazione di un determinato gruppo in base a caratteristiche somatiche, sociali o etniche.
(Mi pare che qualcuno avesse risposto a un mio post tempo fa, scrivendo che non capisce cosa si intende per etnia, giusto per dare un idea del QI.)
In poche parole o non sai leggere, o non vuoi leggere
Poi, se tu dici che selezionare i flussi migratori in base alle proprie esigenze (accettare medici se servono medici o muratori se servono muratori per esempio) è una forma di razzismo, bhe devi tornare sulla terra, perchè la selezione è alla base della società moderna, altrimenti avresti il chirurgo in ospedale che ha studiato per essere avvocato e l'avvocato che invece ha studiato per essere un fabbro.
La selezione comincia da bambini, nella nostra stessa società, partendo dallo sport per finire a scuola, per quale motivo non dovrebbe essere utilizzata anche per gestire i flussi migratori lo devi spiegare.
Guarda che anche i voti a scuola sono una forma di selezione, chiaramente non in base all'intelligenza, ma in base alla voglia di studiare. Se si valutasse anche il QI, ci sarebbero molti meno laureati e i pomodori li raccoglierebbero gli italiani.
La mie intolleranza non è diretta ai flussi migratori, la mia intolleranza è diretta verso chi non vuole fare un ragionamento logico, sopratutto per mancanza di onestà intellettuale nella totale cecità ideologica.
Guarda che si fa in fretta a fottere l'ideologia.
L'italia è un paese con 60m mil di abitanti, alta disoccupazione, mancanza di infrastrutture adeguate, alta evasione fiscale, burocrazia elefantiaca, mancanza di risorse economiche statali. E' un paese di confine che fa parte della comunità europea, di fronte al continente con almeno 1/2 miliardo i persone in povertò, e da dove parte il grosso del flusso migratori. L'europa non ha intenzione di "spartire" il flusso, manda pochissimi soldi per gestirlo. L'italia manca di strutture adeguate per smaltire il flusso migratorio, infatti dopo una prima accoglienza mal fatta, l'immigrato è abbandonato a se stesso. Questo crea tenzione sociale e danni economici all'industria del turismo, criminalità e una sensazione di insicurezza del cittadino medio.
In poche parole: dove cazzo li metti tutti sti immigrati? Come si mantengono? Chi gli insegna i nostri usi e costumi? Chi gli spiega chè l'immigrato ha il dovere di comportarsi in maniera consona alla cultura dell'etnia italiana?
Qui' non si tratta di razzismo, come ha più volte acclamato e non è odio verso l'immigrazione, è un semplice concetto matematico, Capisco che chi ha QI basso non ci arriva.
E' un preblema di spazi (dove lo "spazio" non è lo spazio occupato dalla persona stessa, ma la metafora di quello che la pesona è nella vità di tutti i giorni (un operaio o impegato, un contadino, ecc)
Se hai un tavolo con 6 posti, aggiungi una sedia, i primi sei si stringono e il nuovo si può aggiungere e sostanzialmente non cambia nulla. Ma se non hai le sedie, anche se i primi sei si stringono, il nuovo non si può sedere è sta intorno al tavolo a bighellonare. A quel punto TU CHE LO HAI AUTORIZZATO ad occupare uno spazio che non esiste, hai deciso di rompere i coglioni ai 6 che sono seduti al tavolo, che sono anche quelli che pagano il conto.
SEnza contare che hai già degli italiani in piedi prima che arrivi l'immigrato e se eventualmente dai un sedia all'immigrato, gli altri italiani non sono felici, vagli a spiegare le tue ragioni ideologiche, prendi solo degli schiaffi.
Guarda che è semplice, basta per 1 minuto non partire dal presupposto del razzismo, ma da un semplice presupposto matematico da seconda elementare.
Se ci sono spazi: l'immigrazione li occupa
Il discorso è più complesso, ma te l'ho fatto semplice. Ti dovrei aggiungere il calo delle nascite, che potresti incentivare usando i soldi che spendi per le navi da crociera dove ha parcheggiato gli immigrati, ma non posso farlo. Un bambino, prima di camminare deve voltarsi supino, poi alzare la testa, andare a gattoni ecc, ecc, mentre il concetto appena espresso è l'equivalente del neonato che ride quendo gli fai le pernacchie.