cicciuzzo ha scritto: ↑05/07/2020, 16:52
Perché ad oggi l'osservazione empirica di un pirla come me potrebbe equiparare il covid alle influenze stagionali: i primi casi sono a dicembre, il picco è a febbraio, d'estate scompare salvo le eccezioni, torna l'anno successivo.
Ma si tratta di osservazione empirica. Dire, se non ho capito male, che il covid è più contagioso ma meno virulento è ben altra cosa
Anche su questo in parte dicono la stessa cosa.
Solo che per qualcuno quello che immagini te è una buona notizia per altri no perchè l'inverno sta arrivando (cit.)
Quindi ci sono quelli che dicono di tenere basso il livello degli asintomatici, insistendo su distanziamento, zone rosse ecc. altri che, come Zangrillo, per spiegarci che è meno pericoloso (oggi) finiscono per far credere che si possa tornare a fare gli aperitivi come se nulla fosse.
Che è anche vero, l'aperitivo in se oggi ti fa contrarre il virus ma raramente andare in TI, ma nello stesso tempo alcuni temono che non debellarlo adesso si rischia che in caso torni pericoloso (inverno) la sua diffusione sia tale da riproporre la stessa dinamica di inizio anno.
Insomma, e questa è una mia teoria, se è vero che è stato un disastro perchè si è diffuso sotto traccia per mesi forse il modo più semplice per evitare una seconda ondata era farlo scendere a 0 dopo che c'eravamo chiusi in casa, non tenerlo al ritmo di 200/300 casi al giorno.
Quel numero potrebbe essere pericoloso più avanti.
Diciamo che il lockdown non lo abbiamo sfruttato al meglio e questa ripartenza la stiamo facendo un po' troppo allegramente. (e magari è meglio nel breve periodo per l'economia ma potrebbe essere un disastro nel lungo periodo)
P.s. Da oggi in E.Romagna si può tornare a giocare a carte e leggere i giornali nei bar. Tecnicamente non c'è modo di farlo in sicurezza. Erano due libertà necessarie se il rischio è aumentare i positivi? (anche se ancora non si sa se saranno un problema più avanti?)
è un piccolo esempio tra ciò che si poteva ancora rinunciare (tutte cose che non impattano sull'economia) e cose che bisognava far ripartire. Invece piano piano si fanno ripartire tutte, anche quelle inutili per il PIL.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi