Contro la censura di internet

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vertigoblu
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Re: Contro la censura di internet

#91 Messaggio da vertigoblu »

tullio ha scritto:
vertigoblu ha scritto: quello che sostengo da 5 pagine è che occhio a non generalizzare pesantemente come ho letto qua e là nè a vedere 2 schieramenti come il male assoluto ne il bene assoluto.
No: il discorso era partito dalla censura. O a favore o contro: non ci sono vie di mezzo. Quindi ci sono due schieramenti. Poi nessuno dei due è il bene o male assoluto ma noi si deve scegliere da che parte stare. Non ce la possiamo cavare con "poca censura": sarebbe come dire che "una signora è poco in cinta". Certamente c'è del vero nella tua posizione ma se la conseguenza è "mettiamo qualche regola" ovvero: "mettiamo un po' di censura", allora chiunque sia contro le censure non può che stare dall'altra parte.

la sagra delle banalità..

è ovvio che esistono tantissimi casi diversi tra loro nel variegato universo legato alle espressioni artstiche anche legate al web neanche riusciamo a dare una definizione univoca di arte figuriamoci prendere una posizione netta su un argomento su cui la maggior parte della gente ha una cultura fatta da luoghi comuni per usare un eufemismo,tu fai pure la tua guerra santa,io preferisco anche dialogare con il nemico se ti può far piacerere.

ah sisi.... sono una puttana,anzi sono un pò puttana.... :wink:
"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
Erwin Panofsky

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Len801
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Re: Contro la censura di internet

#92 Messaggio da Len801 »

tullio ha scritto:No: il discorso era partito dalla censura.
Ma sono le grande ditte che vogliono "filtrare", "bloccare", e "censurare", chiedendo a tutti (webmasters, siti d'internet, e internet providers) di fare i poliziotti (con i soldi degli altri).
Il discorso che stiamo facendo per il "copyright" corre parallelo a tuttte questi leggi e misure che queste ditte stanno chiedendo ai legilsatori di promulgare.

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belnudo
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Re: Contro la censura di internet

#93 Messaggio da belnudo »

sito militante sul copyright

http://questioncopyright.org/about
STATO LADRO & RAPINATORE
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Giulio Tremonti
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Re: Contro la censura di internet

#94 Messaggio da Giulio Tremonti »

vertigoblu ha scritto:
Giulio Tremonti ha scritto:
vertigoblu ha scritto: eh certo comodo fare i froci con il culo degli altri....

io non sono d'accordo.

se un'idea, un prodotto è frutto delle mie capacità,se ci sputo sangue e tempo, è giusto che abbia un prezzo se tu vuoi usufruirne.

la condivisione è lecita quando do il mio assenso,altrimenti è un furto.
Perchè parli di furto? Se copio e distribuisco non sottraggo niente al legittimo proprietario, quindi è sbagliato parlare di furto.

È giusto che il prezzo si formi liberamente tra venditore e compratore e non intervenga il regolatore per limitare la distribuzione. Il copyright è un sistema legale per garantire un oligopolio nella distribuzione. I prezzi sono tenuti artificialmente alti e questo danneggia i consumatori che sono obbligati ad acquistare musica in maniera legale a un prezzo di molte volte più alto del costo marginale.
non è un furto tecnicamente parlando ma certamente un appropriamento indebito, mai sentito il termine proprietà intellettuale?
Sì e andrebbe abolita (fatto salvo l'obbligo di citare sempre l'autore). Il concetto che si possa essere proprietari di un'idea è una un artificio giuridico nato per garantire rendite corporative. Della condivisione delle idee e dei saperi ne trae beneficio la società nel suo complesso e il processo di imitazione e copia genera competizione. Garantire la proprietà delle idee invece (al contrario dei beni fisici) porta alla formazione di monopoli.
vertigoblu ha scritto:se copi e distribuisci senza il mio consenso è ovvio che danneggi la mia attività sfruttando senza il mio consenso la mia opera.
Anche se faccio ascoltare pubblicamente un cd o faccio vedere un dvd agli amici. Anche se li regalo o li rivendo. Posso farmi fare da un sarto un abito uguale a uno firmato che costa dieci volte di più. Posso portare alla nonna la ricetta della torta della pasticceria, ma non posso copiare un cd. Il fatto che danneggi economicamente l'autore o il distributore non è condizione necessaria nè sufficiente.

La giustificazione "danneggia la mia attività" è il punto di vista dell'autore, non della società intera a cui si dovrebbe riferire chi legifera su questa materia. Per tutelare le rendite di pochi si accolla alla società il loro costo che si va a sommare al mancato beneficio che deriverebbe dal processo di imitazione e dalla copia.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)

[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]

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Len801
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Re: Contro la censura di internet

#95 Messaggio da Len801 »

Ricordo all'inizio degli anni 80 c'era una ditta che (con l'accordo di Chaplin) che repubblico su cassette video (almeno su sistema Beta che ricordo) qualche film classico di Charlie Chaplin (Charlot). Potevi soltanto acquistarlo firmando un accordo che quelle cassette non erano mai la tua proprieta ma la propieta delll distributore di quei film. Tu non avevi nessun diritto di rivenderli o darli a nessuno. Cosa orribile e possibilmente nemmeno legale. C'e un concetto legale in tutti paesi del mondo che se acquisti una cosa, diventa la tua proprieta e ci puoi fare quello che vuoi.
Nel caso di "intellectual property" (proprieta intellettuale) il CD, DVD fisico e' tuo e ci puoi fare quello che vuoi (lo puoi noleggiare, lo puoi rivendere al prezzo che vuoi) ma il film, la canzone rimane la priprieta' della persona/ditta che detiene il copyright.
La scadenza del copyright era stata creata per compensare il creatore (economicamente) per un periodo di tempo fisso. Ad un certo tempo questa canzone, questo libbro, questo film cadeva nel "public domain" (proprieta pubblica).
Ci sono stati sempre considerazioni commerciali e privati nel modo che questo materiale viene usato. Posso suonare la canzone su un CD nella mia camera e l'ascolto solo io, posso chiedere a 5 amici di venirla ascoltarla, posso fare un piccolo party e suonare certe canzoni (tutto questo e' legale). Ma se copio il CD e lo rivendo queste copie sto rubando redditi a chi detiene il copyright.
Poi c'e la considerazione di "fair use". Per sempio se una rete televisiva annuncia la morte di un attore e mostra qualche secondo dei film che ha girato non credo che e' obbligata a pagare delle somme a tutte le ditte che hanno il copyright su quei film.
A riguardo dell'industria del vestiario, non c'e nessuno brevetto su pantaloni, camicie, vestito, maglie, e nemmeno sul disegno di stoffa. Senza dubbio questa liberta' assoluta esiste per evitare il monopolio di una nazione e di certe ditte nel modo in cui uno si puo' vestire. Il giorno dopo del matrimonio di Middleton, gia' si annunciavano vendite di copie di quel famoso vestito di matrimonio.
Ma a riguardo di musica e film, la situazione e' molto diversa. E con il copyright eterno diventa anche piu' bizzarra. Dunque una major sta dicendo al grande pubblico: questo film e' mio e stato girato nel 1935, te lo vendo al prezzo che voglio, lo noleggio a una rete televisiva per 3 proiezioni, ma rimane SEMPRE mio in eterno. Questa canzone e questo film non diventera' mai il patrimonio culturale della terra. L'idea del copyright era di compensare quello che l'aveva ideato/creato. Ma come possono dire che in 30-40-50-100 anni non sono stati capaci di rifarci i soldi? E se una ditta ritrova qualche altri 10 minuti, una mezz'ora di una vecchio film gia in "public dominion" come le si puo' accordare un nuovo copyright?

Si se vuole parlare di cosa sta succedendo nel porno negli ultimi 2 anni, e cosa? La parodia XXX!
Guarda quanti film sono stati girati e continuano ad essere gierati fino ad ora. Nessuna di queste ditte ottiene il permesso, o rimette un soldo a Marvell, DC, ecc per fare parodie porno di STAR TREK, SUPERMAN, BATMAN, SPIDERMAN, CAPTAIN AMERICA, WONDER WOMAN, FLASH, SUPERGIRL, ecc. Queste ditte ci fanno soldi e i copyright owners stanno li impalati e non ricevono un soldo. Ma se copio (o faccio il download) di qualsiasi film di Hustler (che gira delle parodie porno) mi mettono in galera.

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Barabino
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Re: Contro la censura di internet

#96 Messaggio da Barabino »

dai Len, sono due casi molto diversi!

"copiare un film" nel senso di copiarlo meccanicamente, e' sicuramente violare il copyright o diritto d'autore...

fare un altro film (con una sceneggiatura originale) usando dei personaggi creati da qualcun altro e' un caso piu' complicato...

(metti che io mi metto un costume attillatissimo da Uomo Ragno :DDD )

Immagine


e in paesi diversi la legge cambia:

in USA e' piu' severa (perche' c'e' Hollywood -- se io sono la Disey e sto producendo un film su Pocahontas, e qualcuno ne fa in fretta uno simile e mediocre, mi batte sul tempo e mi fa un danno enorme!),

in Italia invece la legge lo lascia fare --

soprattutto se il secondo film si presenta come una parodia dell'altro film (che e' piu' famoso),

la Legge, il giudice lo perdona sempre, perche' parodiare l'opera di qualcun altro rientra nella liberta' di parola!

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Re: Contro la censura di internet

#97 Messaggio da tullio »

Attenzione a non mescolare i discorsi. Distinguere tra parodia e copia sul piano giuridico, per quanto si tratti di distinzioni corrette, è fuori tema. In realtà non si discute, infatti, se possiamo o no, su internet, parodiare un film ma se possiamo scaricarlo in modo "piratesco". Era iniziato tutto dal timore verso certi tentativi di censurare internet con la scusa della protezione del copyright. Ora, con l'attuale legislazione (ed è una tendenza aimé in crescita), copiare prodotti scaricandoli tramite internet è commettere una violazione. Su questo non ci sono dubbi. I dubbi sorgono sulla moralità dell'azione (la mia posizione è che scaricare da internet sia azione moralmente sana) e sulla moralità di una censura su internet (la mia posizione è che censurare internet - o in generale censurare qualcosa - con la scusa di proteggere qualcuno, in questo caso i dententori dei copyright, sia sempre immorale).

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Len801
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Re: Contro la censura di internet

#98 Messaggio da Len801 »

tullio ha scritto:Attenzione a non mescolare i discorsi. Distinguere tra parodia e copia sul piano giuridico, per quanto si tratti di distinzioni corrette, è fuori tema. In realtà non si discute, infatti, se possiamo o no, su internet, parodiare un film ma se possiamo scaricarlo in modo "piratesco". Era iniziato tutto dal timore verso certi tentativi di censurare internet con la scusa della protezione del copyright. Ora, con l'attuale legislazione (ed è una tendenza aimé in crescita), copiare prodotti scaricandoli tramite internet è commettere una violazione. Su questo non ci sono dubbi. I dubbi sorgono sulla moralità dell'azione (la mia posizione è che scaricare da internet sia azione moralmente sana) e sulla moralità di una censura su internet (la mia posizione è che censurare internet - o in generale censurare qualcosa - con la scusa di proteggere qualcuno, in questo caso i dententori dei copyright, sia sempre immorale).
E' immorale e criminale quando lo facciano certi (sono loro a dirlo). Quando Hollywood fa il criminale tutto e permesso.
Vai in biblioteca o fai ricerche su internet come e' nata l'industria cinematografica e quella di Hollywood. C'erano brevetti su cineprese e proiettori che solo Edison aveva nell'inizio del secolo scorso. Ma l'industria americana non aveva nessun interesse ad acquistare i prodotti di Edison. Li piratavano, e dopo si sono spostati a Los Angeles. Quando arrivavano gli avvocati e polizioti (che venivano corrotti dai major) aizzati da Edison, loro scappavano alla frontiera e ritornavano quando le acque erano calme. A un certo punto Edison ha dovuto arrendersi e i major di Hollywood hanno fatto soldi a palate con brevetti e lavoro di altre persone. Ma come erano bravi, sai!
Anche oggi fanno un tipo di contabilita' per i profitti di film che spesso un attore, produttore deve fargli causa per ottenere quello che gli appartiene. L'onesta e' la loro parola d'ordine
La censura dell'internet e' quello che cercano di fare per bloccare tutto che pensano che e' loro. Passano leggi solo a loro interessi.
E se vuoi parlare di Disney guarda che si trova nl loro catalogo "originale". Quasi tutte fiabe e storielle che sono in "public domain". Il copyright su Topolino sta per scadere, e cosa fanno? Fanno del lobbying intenso a Washington per estendere il copyright e lo rendono in eterno. Quando lo zio Walt aveva ideato Topolino, sapeva a quel momento che quel copyright doveva scadere un giorno. Non si e' fermato li, ha "creato" (si idee degli altri!) altri personaggi. Quello si chiama innovation (innovazione). L'uomo non si e' fermato con creare la ruota, ha fatto altre cose per se stesso, per l'umanita.
L'altra ipocrisia del porno e' che Brazzers/Manwin e' proprietario di tubes in cui mettono materiale che appartiene ad altri.

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}}Tristan
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Re: Contro la censura di internet

#99 Messaggio da }}Tristan »

come altri "esperimenti" del genere si conferma che il modello di business delle major serve, SOLO, a creare guadagno per le stesse a discapito di artisti e fruitori...


Il DRM non paga: l'esperimento di Louis C.K.
Successo di vendite per lo spettacolo messo in vendita via Internet senza protezioni e a prezzi bassi.

[Scopri]Spoiler
È servito l'esperimento di un comico per dimostrare che proteggere le opere con le tecnologie DRM non solo è inutile, ma è addirittura peggio che lasciarle liberamente copiabili.

Il personaggio in questione è Louis C.K., il quale ha ben chiara l'utilità degli introiti prodotti dal proprio lavoro: «ogni nuova generazione di materiale che creo rappresenta le mie entrate, è come il raccolto annuale per un contadino».

Ha registrato diverse proprie esibizioni, in cui presentava materiale inedito, spendendo nel processo 170.000 dollari.

Poi ne ha spesi altri 32.000 per mettere insieme un sistema di distribuzione del materiale registrato e raccolto in un filmato al quale non ha apposto alcuna protezione anticopia, vendendo il file a 5 dollari (da versare tramite PayPal). L'articolo continua qui sotto.


Con questo sistema ha venduto 50.000 copie nelle prime 12 ore e incassato quindi 250.000 dollari, coprendo abbondantemente i costi di produzione.

Attualmente è arrivato ad aver incassato oltre 500.000 dollari, dai quali bisogna togliere la quota per PayPal, il che gli lascia un guadagno di circa 200.000 dollari («meno le tasse fanno 75,78 dollari», come scherza sul proprio sito).

«È meno di quanto avrei avuto da una grande società per lasciarle vendere lo show, ma in quel caso l'avreste pagato 20 dollari a copia. Vi avrebbero dato un video crittografato e con le limitazioni regionali, e avrebbero posseduto informazioni private su di voi, per i loro scopi» spiega Louis C.K.

«Spero davvero che la gente continui a comprarlo» - afferma ancora il comico - «così potrò avere una montagna di soldi, ma a questo punto penso che possiamo dire con certezza che l'esperimento è andato bene».
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill

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Re: Contro la censura di internet

#100 Messaggio da Rodomonte »

Italianshare............. rinata in russia


www.islafenice.net

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« Bestemmiando fuggì l'alma sdegnosa
Che fu sì altiera al mondo e sì orgogliosa »
Ariosto "Orlando furioso"
Morte Rodomonte.

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Re: Contro la censura di internet

#101 Messaggio da El Diablo »

Cvd.
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"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo

crackpot
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Re: Contro la censura di internet

#102 Messaggio da crackpot »

Leggi P2P: un anno di carcere per film su Megaupload

Un cittadino statunitense è stato condannato a un anno di prigione per aver messo in condivisione su un sito di filehosting la pellicola “X-Men Origins: Wolverine” della 20th Century Fox. La vicenda risale al 2009.

Un anno di carcere da scontare in una prigione federale. La colpa? Aver caricato sul web, un mese prima della sua uscita nelle sale, una versione work-in-progress del film “X-Men Origins: Wolverine” prodotto dalla 20th Century Fox. Il 49enne Gilberto Sanchez aveva scelto il sito di filehosting Megaupload per distribuire il file. Si tratta di una delle sanzioni “più esemplari” nella storia della lotta alla pirateria.

Una volta in libertà, l’uomo subirà limitazioni anche nell’utilizzo del computer. La corte federale di Los Angeles gli ha inflitto un ulteriore anno di supervisione dopo la pena. Lo stesso Sanchez, in sede di dibattimento, non ha negato di aver compiuto, nel 2009, quelle azioni, dicendosi però convinto di non aver causato sconquassi negli equilibri economici del mondo del cinema.

Gli avvocati della major cinematografica hanno annunciato di voler proseguire nella politica del pugno duro nei confronti di chi “cerca di rubare la proprietà intellettuale della nostra nazione”. E ancora: “Che questo sia un messaggio forte per tutti i pirati su Internet, un deterrente”. Secondo l’etichetta Fox, quella copia piratata sarebbe stata scaricata milioni di volte provocando un grave danno economico.

Si potrebbe arrivare anche in Italia a queste sanzioni? Allo stato no. Tuttavia, in seguito alle raccomandazioni della Commissione Europea, l’Autorità garante delle comunicazioni avrebbe deciso di accelerare i tempi per la pubblicazione nel 2012 della versione definitiva delle norme contro il download e la condivisione di file protetti da copyright.

http://www.webmasterpoint.org/news/legg ... 44815.html
Tu lo sai che sei su SZ vero? [Parakarro]

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Re: Contro la censura di internet

#103 Messaggio da crackpot »

BitTorrent e la pirateria dell'antipirateria

RIAA, Sarkozy e gli altri beccati a condividere e scaricare file a mezzo BitTorrent. L'organizzazione delle major USA si difende: qualcun altro usa quegli IP. Ma gli IP non erano la firma dei pirati?

Roma - Di giorno impegnati a contrastare con ogni mezzo la pirateria digitale dei contenuti scambiati via P2P su rete BitTorrent, di notte affaccendati a scaricare e condividere quegli stessi contenuti sulla stessa rete BitTorrent perseguita alla luce del sole. A quanto pare per RIAA, le major e le organizzazioni governative si tratterebbe di una pratica comune, e qualcuno prova a giustificarsi con scuse discutibili, visti i trascorsi passati di denunce di massa degli utenti del file sharing.

A gettare nuova luce sulla doppia faccia dell'industria del copyright è TorrentFreak che, servendosi del servizio YouHaveDownloaded e facendo affidamento sulle sue facoltà di indicizzazione degli IP pubblici coinvolti nel 20 per cento del traffico dati scambiato su BitTorrent - ha fatto le pulci agli IP collegati alle strutture di governi, major e note organizzazioni anti-pirateria.

Stando a quanto dicono le informazioni WHOIS associate agli IP incriminati, RIAA, Sony, NBC, Fox Entertainment e persino la residenza ufficiale del presidente francese Nicholas Sarkozy - lo stesso di HADOPI e della legge dei "tre colpi" - scaricano contenuti pirata come e più degli utenti che a dire delle organizzazioni anti-P2P starebbero affamando l'industria e gettando sul lastrico autori e produttori di contenuti in formato digitale.Nel caso di RIAA, la pirateria dell'antipirateria comprende album completi di musicisti come Jay-Z e Kanye West, stagioni intere di show televisivi famosi (Dexter), software di editing audio e rip in alta definizione. RIAA, la stessa organizzazione che dà le pagelle agli altri sul fronte degli sforzi anti-download e anti-streaming, sarebbe un "covo di pirati".

Paradossale è poi la scusa addotta dalla succitata RIAA per giustificare il lavoro di approfondimento portato avanti da TorrentFreak: su quegli IP ci sono soggetti "di terze parti" che scaricano a sbafo, non certo il nostro staff dice l'organizzazione delle major. Gli indirizzi IP non corrisponderebbero insomma a persone fisiche perfettamente rintracciabili. Che si apra una nuova stagione nelle modalità dei regolamenti di conti tra l'industria e i cittadini della rete chiamati a giustificare le attività condotte dagli indirizzi IP associati al loro abbonamento a Internet?

http://punto-informatico.it/3372327/PI/ ... teria.aspx
Tu lo sai che sei su SZ vero? [Parakarro]

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Re: Contro la censura di internet

#104 Messaggio da belnudo »

fatevi una cultura della difesa

http://crypto.ecn.org/
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Re: Contro la censura di internet

#105 Messaggio da belnudo »

BELARUS come la COREA DEL NORD

La Bielorussia ha presumibilmente tagliato se stessa fuori dal resto di Internet.
Una legge che cambierà la vita del popolo bielorusso.
Ad esso sarà vietato utilizzare ISP e siti non registrati in Bielorussia per e-mail, bancario, commercio, affari, lo shopping, qualunque sia.
Solo su siti e server registrati in Bielorussia.
Solo su macchine e con mezzi registrati con il governo.
Solo con la conservazione dei dati per un anno anche detenuti in case private.
Solo attraverso filtri configurati dagli ISP con i criteri di filtro definiti dal governo.
Controllo totale
[Scopri]Spoiler
Responsabilità per violazioni su Internet
Al fine di attuare le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica di Belarus del 1° febbraio 2010 n. 60, sulle misure per migliorare l'utilizzo di Internet nazionale ', adottato dalla legge della Repubblica di Belarus, datato 25 novembre 2011, n. 317-3' sull'introduzione di aggiunte nel codice della Repubblica di Belarus sulle infrazioni amministrative e codice procedurale esecutivo della Repubblica di Belarus sui reati amministrativi '(hereinafter – law No. 317-3).
Atto n. 317-3 nel codice della Repubblica di Belarus 'su delinquences amministrativo introdotto articolo che stabilisce responsabilità amministrativa per reati quando si utilizza il segmento nazionale di Internet.
Enti che svolgono attività nella vendita di beni, lavori, servizi nel territorio della Repubblica di Belarus con l'uso di reti di informazione, sistemi e risorse, con una connessione a Internet, attenzione: se le risorse di rete o di sistema non sono disponibili sul territorio della Bielorussia e (o) non registrato nel modo prescritto, una sanzione amministrativa possono essere applicate ad una multa di 10-30 unità di base.
Sanzione amministrativa di un'ammenda (che vanno da 5 a 15 unità base) può essere imposto ai funzionari dell'uso collettivo di servizi Internet (computer Club, Internet caffè, reti domestiche e altri luoghi dove l'accesso è fornito dagli utenti dei servizi Internet ad Internet) in caso di violazione della normativa sull'identificazione dei dispositivi dei sottoscrittori e gli utenti, contabilità e memorizzazione delle informazioni su di loro, così come reso il servizio di web design.
Gli utenti dovrebbero anche limitare l'accesso ai servizi Internet, vietata la diffusione di informazioni in conformità con la legislazione (il contenuto di informazioni di cui si rivolge a svolgere attività estremista, la proliferazione di materiale pornografico, ecc.).
In caso di violazione dei requisiti per limitare l'accesso a queste informazioni si applica anche ammende di 10-30 unità di base.
Legge rapporti e prendere in considerazione il caso di tali reati sono gli organi di affari interni, fisco, gli organi di pubblica sicurezza del Comitato per il controllo di stato della Repubblica di Belarus.
Atto n. 317-3 entra in vigore il 6 gennaio 2012.
scusate l'imperfetta traduzione dal russo.
http://pravo.by/main.aspx?guid=71393
http://www.techdirt.com/articles/201201 ... -bad.shtml

di sicuro una buona idea per gli statalisti italiani che vogliono che lo stato gli controlli anche il buco del culo.
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