Shirley ha scritto:
Io iniziai a leggere "Di noi tre". Dopo 20 pagine lo mollai da quanto era brutto e scritto male. Da allora mi sono chiesto se è il figlio di qualche editore.
Leggendo la sua biografia ci si fa l'idea di un genio totale, oppure di uno molto ben inserito.
Come fotografo, è stato assistente di Oliviero Toscani, per poi continuare per cazzi suoi.
Come regista, è stato assistente alla regia di Fellini, per poi continuare per cazzi suoi.
Come sceneggiatore, è stato assistente di Antonioni, per poi continuare per cazzi suoi.
La famiglia aveva amicizie nella crema, fra cui Vittorini ("Caavlo, staseva viene Elio a cena, così puoi favgli leggeve i tuoi esevcizi di stile e poi magavi ci suoni una pavtita di Bach").
Anche i suoi viaggi contribuiscono a posizionarlo sui miei coglioni.
Cioè, si capisce che è un montato narcisista del cazzo e immagino di ritrovarmelo in una cena di gruppo a pontificare per impressionare le fiche, che nella migliore delle ipotesi avrebbero anche il sospetto di trovarsi di fronte a un coglione ma alla fine pensano che non può essere perché che cazzo, Fellini...
Non lo leggerò mai. Per lo stesso motivo per cui non leggo Bavicco.
Andate a sborrare in faccia a qualcun'altro, segaioli.