Antonchik ha scritto:Trez ha scritto:mi sa tanto che i veri pezzi da 90..i top player ci scappino....non so perchè ma ho questa sensazione....o siamo l'unica nazione europea che vuole fare del fairplay finanziario una bandiera, o non abbiamo presidenti con danà......opto per la seconda

date tutti un'occhiata a questo sito
http://www.deloitte.com/view/en_GB/uk/i ... 0aRCRD.htm
è la football money league
La società più ricca in Italia è il Milan, che guadagna praticamente soltanto dalle televisioni, e a livello europeo è tutt'altro che una superpotenza.
Il Real Madrid ha un perfetto 33% per ognuno dei tre settori: merchandising, tv e "match day". E il totale ne fa la società più produttiva d'europa (e quindi del mondo).
Il Barca arriva a quasi 200 milioni soltanto con le tv, confermandosi fenomeno mediatico mondiale.
Il Bayern ha attuato un vero e proprio capolavoro di merchandising arrivando a 100 milioni, e giustamente investono e comprano Neuer, il miglior portiere in circolazione.
Viene da sè che il motivo di tutto ciò è politico, ma a priori è culturale: in Italia è difficile investire, per costruire\comprare uno stadio bisogna avere permessi, e quindi agganci politici. Altro che fiscalità pesante, i problemi sono quelli del "belpaese" che si proiettano anche nel calcio, inevitabilmente.
Di conseguenza il Milan, che pur produce più delle altre italiane (l'Inter non produce, viene autofinanziata dai soldini privati di Moratti), non può competere nemmeno lontanamente con le grandi europee.
Il Barca può tranquillamente mettere sul piatto 50 milioni per Fabregas, Pastore, Sanchez chi può in Italia? Il Fair Play Finanziario è un comodo specchietto per le allodole dietro il quale i nostri presidenti si nasconderanno per evitare di farci conoscere il degrado economico dei nostri club.
Risulta poi difficile investire anche nei settori giovanili proprio per mancanza di introiti, ed in generale risulta anche abbastanza inutile visto che la strutturazione del calcio giovanile nelle società locali è inferiore a quella degli altri paesi, e di conseguenza la produzione di talenti è lenta e improduttiva. E poi mi vanno a bocciare il progetto di Roberto Baggio per la valorizzazione proprio di quel settore.
Ditemi voi come in Italia può nascere un Messi, e come possiamo andarcelo a prendere fuori.
Galliani lo sa, e velatamente l'ha ammesso, i talenti bisogna andarseli a prendere fuori, pagarli 5-6 milioni e buttarli in prima squadra sperando che fioriscano. E intanto fuori escono gli Hazard, i Neuer, i Thomas Muller, i Kross, gli Iniesta, che per meno di 30 milioni difficilmente prendi.
alcune considerazioni riguardo a questo post di Anton:
-capitolo merchandising: quelle cifre in ItaGlia non si raggiungeranno mai perchè siamo il paese del tarocco, quando mi è capitato di vedere alcune partite all'estero, attorno allo stadio ho visto un centesimo delle bancarelle con prodotti contraffatti che invece troviamo a san siro. Quelli che acquistano la maglietta o la sciarpa, lo fanno nei negozi ufficiali dentro lo stadio. Ricordo che al craven cottage addirittura il carretto delle salamelle (naturalmente hot dog) era con il marchio registrato del Fulham.
-capitolo TV: le nostre squadre non si possono affatto lamentare degli introiti dei diritti televisivi, anzi, rispetto al prodotto che propongono e gli scandali che caratterizzano il nostro calcio, il ns campionato non vale quanto strapagato da mediaset premium e sky. I tanti soloni antimilanisti che criticavano galliani presidente di lega, si sono mai chiesti perchè nonostante l'evidente conflitto d'interesse, i vari sensi, moratti votavano a suo favore?
-capitolo stadi:imho burocrazia e accordi politici sono una scusante, chi vuole farsi lo stadio e ha denari per farlo lo può fare benissimo (juve ora, ma già la Reggiana a metà anni 90 ad esempio). Il vero problema è semplicemnete che i ns presidenti utilizzano la scusa dello stadio di proprietà per trasformare terreni agricoli in terreni edificabili e di fare tutto aggiungendoci anche delle belle speculazioni immobiliari (centri commerciali e palazzine).
-capitolo attrattività:a mio modo di vedere le squadre italiane non sono mai state capaci di conquistarsi importanti bacini d'utenza e di popolarità nel resto del mondo per le scarse capacità imprenditoriali di chi le ha gestite e per la totale assenza di lungimiranza. Detto questo, va però anche tenuto in considerazione che dal punto di vista di alcuni bacini d'utenza di notevole importanza (estremo oriente, sudamerica, nordamerica ecc) Liga e Premier hanno vantaggi culturali e linguistici rispetto al ns paese sui quali non ci possiamo fare nulla.
-capitolo talenti:se galliani sa che i vari iniesta, messi, fabregas, mueller ecc vanno buttati in campo subito perchè meritano, perchè insiste a rinnovare i vari contratti in scadenza ai dinosauri come seedorf, van bommel o inzaghi?
certo il milan non ha i giovani che ho menzionato sopra, ma sicuramente ha giovani del valore dei meno famosi jeffren, bojan, wilshere, contento (il terzino) che comunque nelle loro squadre giocano regolarmente.
Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è una delle migliori. (W. Allen)