Giulio Tremonti ha scritto:
'Sfruttamento' è la sintesi delle sciocchezze (te lo devo dire) che hai messo in quattro righe in cui parli di 'colonialismo economico', di meridionali costretti ad acquistare dalle industrie del Nord dal quale non possono affrancarsi per motivi geografici e altro.
Le industrie del Nord il vantaggio competitivo, di cui parli come se si trattasse di una immeritata concessione di qualcuno, se lo sono conquistato facendo impresa. Non so se ti è giunta notizia, ma l'Italia è all'interno di un mercato globale e quindi fa un po' ridere pensare che il Nord possa imporre i propri prodotti a chicchessia. O i supermercati che frequenti tu vendono solo prodotti lombardo-piemontesi? E' proprio la competizione su scala globale che costringe molte aziende del Settentrione a chiudere perchè non riescono a reggere il confronto con chi esporta in Italia.
Ci sono i cinesi in Italia, te ne se mai accorto? Chi ti impedisce di comprare dai cinesi?
Tra l'altro, la Cina è un esempio di come si possa uscire da una condizione di arretratezza economica (vera, non presunta) con la competizione. Ancora, secondo le tue teorie, l'Irlanda negli anni '80 si sarebbe dovuta rassegnare alla propria condizione di Paese agricolo alla periferia dell'Europa, anzichè diventare la patria del terziario avanzato, uno dei Paesi con il reddito pro capite più alto al mondo.
tremò, ti chiedo scusa se non riesco a spiegarmi, ma non ho detto nulla
contro il nord, non ho detto che ha rubato o che non meriti la classe imprenditoriale che ha, o il primato economico, la frase esatta era "una sorta di colonialismo economico" e poi spiegavo che era dato da dati reali e ineluttabili non dovuti alla cattiveria settentrionale ma alla geografia ,ad una situazione che perdura da tempo immemorabile, dall'essere fornitore(nord) e cliente (Sud) di beni e servizi
(vado a memoria ma ci fosse l'italia tripartita mi sembra che la metà o piu della produzione padana sarebbe esportata alla centronia e alla terronia creando una sorta di simbiosi che tende a mantenere lo status quo, dato dall'essere due realtà economiche ma unico Stato e quindi non soltanto dal libero mercato).
se dico che la questione meridionale, che non si è voluto risolvere in 150 anni di unità nazionale, non verrà certo risolta adesso che le regioni piu povere vengono definite parassitarie e inutili, dici che faccio un errore di analisi?
se immagino che il non avere voluto sviluppare le infrastrutture minime, sia un segno di come per il meridione nessun piano è mai stato fatto seriamente e guardando come e perchè si vuole creare il federalismo mi immagino che muoia del tutto anche la speranza di sviluppo, sono un disfattista?
Giulio Tremonti ha scritto:
Come il Mezzogiorno dovrebbe uscire dall'assistenzialismo te l'ho detto nel post in cui spiegavo che quella situazione è un equilibrio di Nash. I trasferimenti al Sud sono un investimento improduttivo perchè mancano totalmente logiche di responsabilizzazione della classe dirigente nei confronti della gestione della spesa pubblica e, di conseguenza, della popolazione nei confronti della classe dirigente.
Responsabilizzare gli amministratori riguardo al reperimento delle risorse - senza aspettare che cadano dall'alto trasferimenti non condizionati al raggiungimento di obiettivi - e al loro impiego, dovrebbero essere gli scopi di una riforma federalista seria.
Quel fatalismo a cui ci si abbandona parlando della 'questione Meridionale' che hai anche tu quando dici che è condannato a perpetuare la propria condizione, è la causa dell'immobilismo. Non c'è nulla di storicamente preordinato nè di ineluttabile in tutto ciò.
ma de chè tremò, sto propugnando la soluzione che sembrerebbe fare comodo al ricco nord, la secessione (mica me la so inventata io) come shock per poter risvegliare il sud da una situazione da sabbie mobili e ti sembro fatalista?
magari sapere che il meridione d'Italia è la regione economicamente più depressa, da più tempo, in Europa ,diciamo che un po uccide la speranza di vedergli alzare il capo, non credi?
e ti ripeto la domanda, in questa Italia a due velocità, prendendo per buone le TUE premesse come potrebbero minori risorse aiutare il Sud?
corollario:non l'Italia e le regioni ricche a sprecare meno, ma il Sud , infatti il federalismo punta proprio a far restare piu soldi al Nord e allo Stato, ma data la condizione STRUTTURALE del meridione come, rompere l'equilibrio di Nash, potrebbe materialmente aiutare il Sud(a parte le dichiarazioni di intenti,che non mi convincono troppo)?
siccome una ventina di milioni di voti fanno gola a tutti, io invece dico che, chi ha portato pesci lo ha fatto proprio per evitare che si imparasse a pescare, diminuire i pesci non servirebbe a nulla, magari è tempo di eliminare del tutto la pescheria.
e lo dico non per fatalismo o perchè sciuocco a cui piace dire sciuocchezze, ma perchè non c'è parte politica che abbia un piano per l'Italia,
quindi a maggior ragione per un problema ancora piu grande come la questione meridionale e ripeto siamo a 150 anni di repvbblica e sentire parlare del sud solo come di una regione geografica parassitaria in cui la delinquenza, il fare nulla, l'incompetenza, e l'arretratezza sono dati biologici e non di contingenza, diciamo che rompe e non poco i coglioni, quindi che il bubbone venga eliminato, io ho fiducia nei terroni.
cosa ci trovi in tutto ciò di sciocco, stupido o errato in quanto analisi?
e comunque a sto punto rimane anche la domanda, perchè al meridione dovrebbe convenire restare Italia?
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill