Mia e Marsellus ha scritto: Veniamo al punto in questione, notiamo sempre piu, ma giocando da soli due anni non vorremo sembrare arroganti e mettiamo sul tavolo chiaramente la limitata esperienza temporale, che il gioco spesso langue nei club, sempre piu coppie,a nostro avviso, finiscono per oscillare tra un secco scambismo tout court, via le mutande e trombiamo per capirsi, a un esibizionismo solitario che francamente ci lascia perplessi.
Noi propenderemmo sempre per i giochi a piu coppie, giochi in cui magari ci si tocca, si coinvolgono altre coppie, ci si divide e si ricompone all insegna della festa e del baccanale dove nessuno obbliga nessuno ma tutti sono consapevoli e lascivi.E quel che succede succede...niente obblighi o mete prefissate.
Ultimamente notiamo invece difficolta tra le coppie a giocare, sempre piu coppie restano, come dire, al palo, altre, cosa che noi non ci convince, si rinchiudono, da sole, nelle stanze chiuse in una variante economica e leggermente trasgressiva del Motel.
Altre ancora ci fanno notare disparita di interessi ove spesso e il lui che trascina la lei, spesso visibilmente poco convinta, e il tutto ci lascia perplessi.
Non siamo adoni e fotomodelli, ma crediamo sicuramente carini, a quanto ci dicono, e attenti alla cura di entrambi, quando capitano le occasioni ci facciamo notare (o cosi ci dicono eheh)e ci divertiamo.
...abbiamo iniziato a giocare in un periodo sbagliato, forse come ci dicono coppie piu vecchie dieci anni fa era diverso, la crisi lambisce anche questo gioco, o semplicemente siamo sfortunati nelle serate che troviamo..
M e M
kapedag ha scritto:Intanto benvenutiMia e Marsellus ha scritto:Grazie a chi ha risposto
anche se ci piacerebbe continuare a sentire il parere di altri,....Quello che ci piacerebbe capire è:si è davvero conclusa l'epoca dei privè come luoghi di trasgressione?Si sono trasformati in discoteche "alternative" e un pò osè?...
O, ancora, è normale che tantissime coppie vadano nei club già sapendo che non giocheranno con nessuna coppia?
Non diteci che siamo arrivati tardi per questo gioco...Credo che la vostra analisi sia un po severa. Il problema, se si può considerare tale, è anche in questo caso quello delle masse. Aumentando il numero di cervelli è necessario adeguare anche i gusti che diventano variegati. Non credo che non ci siano coppie scambiste più, credo solo che entre un tempo erano più o meno tutte così, oggi sono solo una parte dei frequentatori. L'evoluzione verso la disco trasgressiva e il luogo d'incontro dei privè è - a mio avviso - non reversibile, anche se non sempre porta benefici. L'allargamento del mercato, però, ha certamente incamerato mentalità non da privè ma ha anche consentito di evitare che questi ultimi locali si trasformassero in salotti tra pochi intimi, che in ultima analisi potrebberò rivelarsi noiosi.
Pertanto non cedo siate arrivati tardi ma solo che dobbiate scegliere con attenzione a chi rivolgere le vostre attenzioni, facendo talvota anche qualche rinuncia per ottenere ciò che più vi aggrada nel complesso.
coppia_co ha scritto:E' sempre un bel gioco anche se sempre più occasionalmente, almeno nei privè, perché ci pare che nel corso degli ultimi anni il giocattolo si sia un po' rotto.Mia e Marsellus ha scritto: ...Non diteci che siamo arrivati tardi per questo gioco...
Oggi c'è minore coinvolgimento di testa, intrigo, trasgressione e sensualità .
Tutto sembra fatto con sempre maggiore distacco, freddezza e meccanicità, s
Nei locali si trova sempre più gente immatura, non tanto anagraficamente, ma proprio cerebralmente con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti i frequentatori.
Sono numerosi gli spunti interessanti, e l’impressione è che se provassimo a tirare le somme, si troverebbe un filo conduttore, un sentire comune tra chi ha partecipato alla discussione.coppia_co ha scritto:Per noi è anormale frequentare con l'obbligo di ... timbrare il cartellino !Mia e Marsellus ha scritto: ... è normale che tantissime coppie vadano nei club già sapendo che non giocheranno con nessuna coppia? ...
Si esce di casa e si va in un club con la voglia di divertirsi, di fare incontri interessanti e stimolanti, ma non è obbligatorio giocare tutte le volte.
Conosciamo coppie e singoli che devono al contrario concludere in ogni serata. Vi assicuriamo che poi gli leggi in faccia una certa insoddisfazione
Io credo che il senso di insoddisfazione di chi ha esposto le proprie idee tragga in gran parte le proprie ragioni nel livello culturale medio dell’utente di SZ.
Mi spiego, anche se sento il rischio di tirarmi addosso gli strali dei democratici tout court: salvo eccezioni, il livello di preparazione e di sensibilità intellettuale di chi legge SZ (e magari vi scrive), è ben superiore sia al livello medio di capacità di percezione ed elaborazione di chi segue i forum di orientamento simile, sia al livello di formazione estetica ed emotiva dei frequentatori di privè (anche dei migliori, purtroppo).
Intendo forse affermare, con consapevole presunzione, che siamo un’elite?
In qualche modo sì.
Questo non fa necessariamente di noi dei noiosi esteti decadenti, rivolti ad un passato che si rimpiange a prescindere, e che –guarda caso- quasi mai si è vissuto; fa però di noi, un gruppo di persone che non si accontentano facilmente, e che cercano costantemente qualcosa di più raffinato, che riesca a coinvolgere i sensi anche al di sopra dell’ombelico.
Bisogna però essere coscienti del fatto che una tale ricerca è destinata a risultare infruttuosa la maggior parte delle volte, perché aveva ragione Oscar Wilde (già citato in un altro post), quando affermava che “…chi scende sotto la superficie, lo fa a proprio rischio e pericolo”.
All’altro opposto, non sono rare le persone che ci hanno detto: “Abbiamo provato a leggere SZ, ma non riusciamo a seguirlo…”
So che adesso apparirò un po’ acido, ma queste sono le stesse persone che due settimane fa, vedendo al buffet i fiori di orchidea ricoperti di cioccolata, li hanno guardati con aria schifata e poi hanno domandato: “Non c’è la pizza, stasera?”
Se io e mia moglie dovessimo riguardare indietro, e ripensare alle persone incontrate in questo mondo, conteremmo sulla punta delle dita le coppie con le quali si sia creata un’amicizia destinata a durare, e parte di queste sono persone con le quali non si è mai neppure giocato.
Ricordo bene che il momento in cui (prima di diventare gestori) io e mia moglie abbiamo iniziato a vivere meglio l’atmosfera del privè, è stato il momento nel quale abbiamo smesso di crearci aspettative: quando abbiamo cominciato a cercare di goderci il nostro sabato notte nella sua interezza, allora abbiamo cominciato a divertirci davvero.
Voglio dire che una serata in coppia, è prima di tutto una serata che si ha la fortuna di condividere con la persona che si ama. Bisognerebbe imparare a godere insieme di tutto ciò che un locale è in grado di offrire: ospitalità, servizi, atmosfera, musica, bar, buffet, frequentazione; se poi, alla fine della serata, ne sarà venuto anche qualcosa di più, benissimo, ma difficilmente questa potrà essere la regola.
So che suona riduttivo affermare quel che sto per dire, ma alle volte si dovrebbero considerare i privè un po’ come i circoli del tennis: se voglio giocare un’ora a tennis, è lì che ho la maggiore probabilità di trovare un compagno, e di conoscere altri appassionati, ma per quanti sforzi io faccia, e per quanto i gestori si ingegnino, non avrò mai la fortuna di incontrare ogni giorno qualcuno che giochi esattamente al mio livello, o col quale mi diverta davvero a fare una partita.
L’esempio non mi sembra così peregrino, anche se suona poco “romantico”.
Per il resto, credo che dieci anni fa la differenza consistesse solo nella maggiore età media dei frequentatori dei privè; piuttosto, vi è da considerare che oggi questi locali non sono più solamente i luoghi dove si incontrano gli “scambisti”, ma sono i posti dove in generale le fantasie possono prendere corpo, dove –per dire- una ragazza alla quale piaccia ballare nuda, può farlo senza timore di essere assalita da lupi famelici.
Sono stato già troppo prolisso, a voi la palla, ora.