maipiùmichinai ha scritto:Drogato_ di_porno ha scritto:Helmut ha scritto:Pochi cazzi...una laurea in discipline scientifiche, ottenuta nei tempi giusti e non a 33 anni come Gesù Cristo, con voti eccellenti e non con 18 strappati, in buone università e non in "laureifici" alla lunga consente ottime carriere e stipendi.
Ovvio, non è per tutti.
Nel mio settore (grandi impianti ingegneristico-tecnologici) la mancanza di laureati di livello è palese.
Eppoi le carriere, gli stipendi elevati, le soddisfazioni professionali e personali non vengono giù dal cielo di
default.
Richiedono sacrifici, rinunce e anche frustrazioni iniziali.
Oppure si vorrebbe prima ottenere una laurea importante e nel frattempo godersi la gioventù, poi entrare in una grande azienda e dopo due anni sedersi alla scrivania di dirigente...???
Anni all'estero, spesso in posti non agevoli (Medio Oriente, Africa Nera, Kazakhistan) carriere lente, cambiamenti improvvisi sono da mettere in conto.
Altrimenti si faccia gli impiegati.

se ti può consolare, le aspettative delle famiglie coi figli laureati in economia e commercio finiti a fare i camerieri o i disoccupati stanno iniziando a sgretolarsi. il brusco ritorno alla realtà sta mietendo disillusioni, depressioni, psicofarmci, le ricchezze famigliari si stanno erodendo per mantenere i pargoli (la macchina nuova e la serata in disco non possono e non devono cmq mancare), ma ancora la gente si dibatte, scalcia, si agita come un serpente agonizzante. non c'è ancora consapevolezza che le lauree in fisica, i sacrifici e gli alti redditi non sono per tutti. tutti continuano a votare silvio nella speranza che faccia il miracolo, il CARNEVALE CONTINUA!

Drogato, scusa ma, (detto scherzosamente)
CHE TI HA FATTO DI MALE LA FACOLTA DI ECONOMIA?
Si, io ne vedo uscire tanti che poi vanno a fare lavori che non giustificano i cinque anni di studi (e, soprattutto, il "costo opportunità" dello studio); a ce ne sono comunque alcuni che riescono, usciti dall'università, a piazzarsi decentemente (specialmente quelli che seguono un percorso incentrato sulla consulenza aziendale o sulla finanza).
Chi si deve cagare sotto secondo me sono quelli che hanno fatto:
- Scienze della comunicazione
- Conservazione dei beni culturali
- Scienze politiche (come il sottoscritto)
- Dams/Stars
Anche chi fa architettura, davanti a se non ha certo un futuro garantito; ho un ex amico che si è laureato circa tre anni fa, ha fatto quasi un anno di tiriocinio a Londra, poi l'esame di abilitazione, ha cercato lavoro, non trovandolo si è buttato su un master.
Però cazzo, ha 30 anni, l'età del "giro di boa", se a sto punto non ha un percoro già tracciato, cosa fa?
Non mi sembra che i laureati in economia siano quelli che stanno peggio
sono d'accordissimo, cito economia a titolo esemplificativo, di facoltà "precepita" con un certo prestigio ormai in decadenza. di economia ho un amico laureato e disoccupato da 3 anni (tranne una breve parentesi di un mese da cameriere e una da "rappresentante"), una collega nipote dei proprietari (ma pur essendo raccomandata è una che s'impegna, non posso dir nulla).
scienze politche e della comunicazione è sterco. andrebbero abolite. un mio amico scienziato politico fa il venditore porta a porta (con lunghe parentesi da disoccupato), una ragazza (37 anni) lavora part-time in un'agenzia di viaggi (che sta per chiudere). stipendio: 1190 euro, lei ne SOGNA 1500. scienze della comunicazione ne conosco solo 1 che lavora in banca ma è raccomandato. giurisprudenza ho un amica d'infanzia che lavorava per 700 euro da un notaio (con la vaga promessa che in un futuro remoto gli avrebbe lasciato l'attività) adesso si è licenziata.
beni culturali solo una coppia di fidanzati: lei fa la gelataia (8 mesi all'anno) lui il camionista (questi almeno vivono insieme e da soli). stipendio in 2: 1800 euro.
capitolo architetti: un compagna di liceo ha lapartita Iva, dovrebbe lavorare a "progetto"; risultato: di fatto è mantenuta dai genitori; la figlia del mio capo è mantenuta dalla famiglia (vabbè sono miliardari). un'altra fa il giardiniere da 8 anni (taglia i prati e fa il diserbo in una cooperativa).
chiaramente i miei esempi personali non fanno statistica, è solo per dire che: tranne alcuni tipi d'ingegneria (la "gestionale" ad es. non conta niente), di medicina, scienze forti tipo matematica pura, fisica ecc (magari andando all'estero), tutte le altre lauree conta la raccomandazione; altrimenti stai sullo stesso piani di diplomati o 3a media (se andavi a far l'idraulico a 14 anni dopo 15 anni di lavoro vivevi di rendita).
helmut, riguardo ai buoni salari, oltre alle lauree "forti", parlava di lavori manuali da tecnici specializzati disposti ad espatriare: su 10 giovani italiani quanti lo fanno? quanti lo faranno in futuro?
i patrimoni italici: gli esempi che ho fatto sopra sono tutti di ragazzi con alle spalle famgilie benestatnti o che possono permettersi di non avere figli coi redditi fissi (magari saltuari, 3-5 mesi all'anno), almeno nell'immediato (poi quando verranno meno i genitori saranno cazzi amarissimi). ecco i veri ammortizzatori sociali. tutti single (comprese le ragazze) che vivono coi genitori e stanno passando il giro di boa dei 30 anni.
tutti SOGNANO gli ALTI REDDITI; quelli che helmut ha giustamente definito "non per tutti", ma si è creduto che lo fossero. la presa di coscienza ancora non c'è stata ed è qui helmut si sbaglia.
scusate la crudezza e la rozzezza, ma descrivo quello che vedo tutti i gg. le statistiche nazionali non le conosco. sono le ASPETTATIVE che vanno annientate, la gente non dovrebbe averle. il decennio in cui sono cresciuti i 30enni di oggi è stato un decennio di grandi aspettative (tutti facevano il liceo, anche le capre).
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)