Pimpipessa ha scritto:si ma parakarro in tutti quelli da te citati ci sono grandi chef che hanno studiato ...nessuno si è improvvisato con il cappello bello ai fornelli
e nessuno di quelli da te citati sono "trattorie familiari" come le intendi tu dove cucina la zia piera per intenderci
per come avrai capito questo argomenti per parecchi motivi, sia professionali che no, mi colpisce sul vivo...
allora: se un ragazzo di 14 anni mi dicesse ''A ME MI piace fare da mangiare'' gli sconsiglierei la carriera ristorativa, poi, una volta fallita la dissuasione lo indirizzerei verso una scuola alberghiera consigliandogli dove andare a provare sul campo il sabato e la domenica..
se un ragazzo di 20 anni (caso specifico) mi dicesse: ''in cucina sono un figo non sarebbe male fare il cuoco'' non cercherei di dissuaderlo ma nemmeno lo indirizzerei verso una scuola professionale... gli darei 4\5 referenze di locali dove può imparare... succede in continuazione..il 90 % cede dopo massimo 2 settimane...
ora... premesso questo, prova ad andare da uno dei 10 piu' grandi d'italia... nessuno ti dirà che l'alberghiera (SE L'HANNO FATTA visto che la maggior parte non l'ha fatta) gli ha insegnato piu' dell'esperienza diretta... dove ha studiato Cracco?! Da Marchesi... E Marchesi?! Da Paul Bocuse (ovvio il maestro dice il ocntrario ma sa benissimo che mente

)... E Vissani?! Da D'alema
bene, detto anche questo mi permetto come ultima cosa di dire che non c'è bisogno di avere una trattoria ''da Lella la sorca'' e nemmeno il ristorantone stellato per lavorare e\o per fare i soldi... anzi, spesso, i soldi li fa la fascia media... quella senza grandi nomi e senza grandi pretese ma con enorme competenza... ed è proprio in questi posti che consiglierei di andare a provare ad un ragazzo volenteroso...
Poi wè, possiamo continuare a valutare le aziende alberghiere\ristorative come se fossero un'azienda come un'altra ma faremmo un errore...