Parakarro ha scritto:
la cosa piu' interessante ed inquietante dell'articolo da te postato è questa:
VENEZIA -''
Le riforme economiche non possono essere ritardate'' Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, riferendosi all'economia italiana e specificando che la modernizzazione deve favorire prezzi più flessibili e includere una "riforma del mercato del lavoro" che premi la produttività . "Mi piacerebbe incoraggiare le autorità ad affrontare questi problemi", ha detto Trichet parlando all'Università di Venezia
Col tempo perso per il lodo alfano.... siamo nella merda?!
ma tanto l'ammortizzatore c'è...si chiama Debito Pubblico... ti posto sto stralcio:
Emerge che il centrosinistra ereditó un paese con un debito del 123,1% e, dopo 4 anni lo portó al 111,3. Un buon 11,8% in meno di debito. Il governo Berlusconi ereditó invece un debito al 110,9% e, in 4 anni, lo portó al 106,4%. Una diminuzione del 4,5%. Ben sotto la metà del risultato dell'Unione.
Non solo Berlusconi ha il demerito aver rallentato il trend di miglioramento dei conti pubblici, ma nel 2005 l'ha addirittura invertito, tornando a indebitare le generazioni future
sconvolgente la riduzione progressiva dei servizi e l'aumento del debito...
siamo nella merda?!
...parak...non lo so se siamo nella merda...
...probabilmente si, ma forse meno di quello che temevamo o che ancora temiamo...
...non voglio entrare in analisi super tecniche di tipo macro/micro economico...ho ''Animal Trainer 14'' che mi aspetta...
...alla tua analsi sull'andamento del debito rispondo solamente che l'andamento del dbito dipende ovviamente dal livello di spese (e qui il governo Berlusconi del 2001-2006 avrebbe potuto faresicuramente meglio) e dal livello di sviluppo (e qui non si puo' far finta di non ricordarsi che cosa successe a Settembre 2001 e che riflessi ebbe sull'economia USA e quindi mondiale per almeno 18-24 mesi)...
...molto piu' semplicemente, e se vuoi anche semplicisticamente, a 1 anno di distanza dal crac Lehmann Brothers, che segno' l'inizio ''simbolico'' della crisi, si possono, forse, trarre alcune considerazioni generali su cio' he e' accaduto in Italia (in ordine sparso):
* Il sistema bancario, a differenza di altri Paesi (vedi UK con la Northern Rock o la Barclays, per non parlare degli USA. Se per molte aziende questo ha significato un notevole peggioramento delle possibilita' di accesso al credito (e ne ho esperienza diretta) per il ''cittadino medio'' risparmiatore ha significato non dover fare la fila pr ritirare i propri risparmi prima che la Banca fallisse.
* Il sistema industriale (se ancora esiste) e piu' in general quello delle aziende medio/grandi ha potuto usufruire di una disponibilita' d risorse destinate alla CIG come mai si era avuto. Questo vuol dire che, per molti lavoratori, al di la' dell'angoscia di vedere il proprio futuro in bilico e al di la' della frustrazione personale nel dover restare a casa, conservare almeno una parte significativa del proprio reddito.
* Le aziende medio piccole sono quelle che hanno sofferto di piu'. Hanno meno ''protezione'' delle medio/grandi, sia a livello bancario che di ammortizzatori sociali per l prsone che vi lavorano. Considerato il tessuto industriale italiano, e' qui che lavorerei molto nei prossimi anni a livello di Ministero del Lavoro/Wellfare.
* Oggi, un organismo internazionale indipendente, prevede degli scenari direi positivi in termini di crescita per i prossimi 12 mesi. Banale dirlo, mamolto peggio sarebbe stato se, invece che primi insieme alla Francia, fossimo stati ultimi.
Ora, come ha scritto qualcuno, quello che e' stato fatto e' il minimo che un Governopoteva fare e che molto di piu' si sarebbe potuto fare. Verissimo; si puo' fare sempre meglio, ma un riconoscimento che, compessivamente, la crisi e' stata gestita/controllata/indirizzata in maniera tutto sommato accettabile credo lo si possa dare.
Almeno io lo do'.
...e adesso vado da ''Animal Trainr 14''...
ad maiora