[O.T.] Cessione di Azienda.

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rico
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#16 Messaggio da rico »

:-) ci sono molte variabili ma, alla vecchia, come dici te, considera un trenta per cento scarso del valore dichiarato dal notaio.
ps, il tuo avvocato in teoria avrebbe l'obbligo di comunicare all'antiriciclaggio l'eventuale deposito... molto molto meglio averli in tasca propria!
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sonny
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#17 Messaggio da sonny »

ma lo devono anche dimostrare ed avere le prove, strani acquisti moveimenti bancari, le cose vanno con intelligenza

se vendi l'azienda a 10.000 euro ed il giorno dopo ti compri una villa e un cayenne forse un giudice crederà  alla finanza e non a te...
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rico
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#18 Messaggio da rico »

sonny ha scritto:capisco, allora al momento della cessione ci sarebbe solo quel 3%

ma poi, quella cessione d'azienda, o di un suo ramo, genera una plusvalenza, non tassabile a livello di irap ma tassabile a livello di irpef e ires

dipende molto dal tuo reddito degli ultimi 2 anni, è su quello che viene calcolata l'aliquota media

niet!! al momento della cessione incassa e basta!! da che mondo è mondo l'imposta di registro (o iva in caso di ramo d'azienda) la paga l'acquirente!
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marziano
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#19 Messaggio da marziano »

Sotto il profilo strettamente civilistico e non fiscale, pattuisci bene, sul piano interno, l'accollo dei debiti relativi all'azienda ceduta.
Gli artt. 2558-2560 cod. civ. non dicono nulla in proposito di talchè la decisione al riguardo è interamente rimessa alla volontà  dei paciscenti.
dal lato esterno invece, l'art, 2560, secondo comma, cod. civ. stabilisce che dei debiti risultanti dalle scritture contabili obbligatorie risponde (anche) il cessionario oltre al cedente.
Quindi indentifica con precisione, nel negozio di trasferimento, i debiti da ritenere inclusi nell'azienda e dunque oggetto di cessione, anche quelli eventualmente non risultanti dalle scritture contabili.
Opponi l'esistenza dell'accollo in caso tu sia richiesto del pagamento ovvero paga e poi agisci in regresso.
La verginità è un ottima cosa perché capisci meglio cosa è vero e cosa invece è falso.

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hellover
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#20 Messaggio da hellover »

se ti tieni troppo basso con il valore dichiarato, sicuro com l'oro che ti arriva l'accertamento. Arrivano ad ambulanti che vendono il posto al mercato per 5000 euro dichiarati. Figurati te.

Fai una via di mezzo che è meglio,tanto su 5000 cosa vuoi pagare? 1000?

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Parakarro
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#21 Messaggio da Parakarro »

rico ha scritto:
niet!! al momento della cessione incassa e basta!! da che mondo è mondo l'imposta di registro (o iva in caso di ramo d'azienda) la paga l'acquirente!
Anfatti.... poi si chiedono come mai sono disoccupati... è il mondo che è cattivo...


@BELLAVISTA
In realtà  la letterina della finanza gli puó arrivare anche se la vende a 10.000 senza nessun cash. E la finanza gli stima che doveva venderla a 20.000 (e che quindi l'ha venduta a 20,000 e 10.000 li ha presi cash) ;)

eccerto... è quello che ho detto sopra... partivo dal presupposto che gli ipotetici 10mila siano ALMENO la valutazione ufficiale...

ps
bellavista... nun fare il finto tonto... su 100MILA multe della finanza ce ne saranno 2 in buona fede :wink:
Ultima modifica di Parakarro il 17/09/2009, 18:55, modificato 1 volta in totale.

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rico
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#22 Messaggio da rico »

sonny ha scritto:ma lo devono anche dimostrare ed avere le prove, strani acquisti moveimenti bancari, le cose vanno con intelligenza

se vendi l'azienda a 10.000 euro ed il giorno dopo ti compri una villa e un cayenne forse un giudice crederà  alla finanza e non a te...
già .. il problema peró è un attimo più complesso. Se l'agenzia delle entrate sospetta qualcosa la prima cosa che fa è andare a controllare i movimenti bancari dell'acquirente. Solo in seconda battuta controllano quelli del venditore. Occhio!!!!
Occhio pure se è una attività  esercitata in locali di proprietà ! In questi casi spesso il valore immobiliare supera di gran lunga tutto il resto. Ergo.. il valore di cessione deve essere assolutamente congruo.. Consiglio mio? Vendita dell'azienda e contemporaneo affitto dei locali. Soldi subito più rendita costante!
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#23 Messaggio da rico »

marziano ha scritto:Sotto il profilo strettamente civilistico e non fiscale, pattuisci bene, sul piano interno, l'accollo dei debiti relativi all'azienda ceduta.
Gli artt. 2558-2560 cod. civ. non dicono nulla in proposito di talchè la decisione al riguardo è interamente rimessa alla volontà  dei paciscenti.
dal lato esterno invece, l'art, 2560, secondo comma, cod. civ. stabilisce che dei debiti risultanti dalle scritture contabili obbligatorie risponde (anche) il cessionario oltre al cedente.
Quindi indentifica con precisione, nel negozio di trasferimento, i debiti da ritenere inclusi nell'azienda e dunque oggetto di cessione, anche quelli eventualmente non risultanti dalle scritture contabili.
Opponi l'esistenza dell'accollo in caso tu sia richiesto del pagamento ovvero paga e poi agisci in regresso.

:-) codice civile :-) :-)
la cessione d'azienda è casomai rischiosa per l'acquirente!!! Chi vende che problemi ha? Se gli vogliono pagare parte dei suoi debiti.. gli dice pure grazie!!! Cmq.. generalmente i problemi nascono proprio dai debiti tributari, non conosciuti al momento della cessione e quindi non in contabilità . Gli acquirenti, se sono poco poco decenti vorranno di sicuro un certificato dell'ag entrate con il quale si attesta che non ci sono procedimenti accertativi in corso.
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#24 Messaggio da rico »

hellover ha scritto:se ti tieni troppo basso con il valore dichiarato, sicuro com l'oro che ti arriva l'accertamento. Arrivano ad ambulanti che vendono il posto al mercato per 5000 euro dichiarati. Figurati te.

Fai una via di mezzo che è meglio,tanto su 5000 cosa vuoi pagare? 1000?
in caso di azienda senza valore fiscalmente rilevante tutto sommato dichiarare pochissimo puó essere un'idea invece.
Cronologia..
vendi e dichiari 100 lire..
l'uff del registro ti manda la lettera dicendo che ne hai presi almeno 1000!!
Vai all'ufficio del registro e piangi il morto!!! Avevi le emorroidi e non potevi più tenere bottega!! ergo hai venduto a 100!!
L'ufficio abbassa le pretese a 400..
Gli ricordi le emorroidi!!! Butti un 250 e chiudi l'accordo..
Hai pagato il 30% sui 100 (30) e metti il 38% sulla differenza concordata (circa 60)... con soli 90 e un pó di rotta di maroni rischi di cavartela alla grande :-) (1000 per 30%= 300 ipotetici)
Ora.. non è così facile nella realtà .. ma nemmeno troppo più difficile..
La parola d'ordine dell'amministraz finanziaria è pochi maledetti ma subito!!
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