non sono d'accordo sul lucro.jhonnybuccia ha scritto:il discrimine è una facoltà che insegna nozioni vs. una facoltà che insegna a pensare, la prima è sterile la seconda auspicabile.
sul discorso legge infatti sono d'accordo una persona intelligente puó passare l'esame di stato anche senza laurea.
in ogni caso la cultura serve per migliorarsi e l'unico modo per migliorarsi è farlo senza fini di lucro.
ammesso che per me il 75% delle università italiane (sia come facoltà che come indirizzo) andrebbe eliminato a favore di un gruppo elitario di strutture adeguate con laboratori ed altro, dove si entra e si rimane per merito , esiste il concetto di borsa di studio come in america e così via..partire da una città della puglia senza alcune risorsa, senza alcun sostentamento duraturo, non solo forma un certo tipo di carattere e comportamento, ma responsabilizza e fa capire il reale valore del soldo inteso come bene da far girare, da produrre e da rendere disponibile a tutti coloro che ne hanno bisogno effettivo.
la cultura è un'altra cosa.
un ingegnere puó anche leggere libri di poesie per diletto, così come un letterato puó smanettare sul pc per passione.
l'università è vista come una stazione di sosta in attesa di quello che sarà il futuro. godendosi la pacchia.
sinceramente chi non si laurea entro 6 anni e mezzo va segato, previ motivi validi.
io in primis sono in procinto di laurea, con un anno fuori corso per varie faccende personali e non anche piuttosto importanti, ma di 1 anno.
ho un amico che fa scienze politiche, è dell'82 e ancora non ha preso la triennale.
ha comprato casa.
non lavora.
che uomo di merda è?
va segato.
basta uni, vai a lavorare.