Cito da varie fonti:Blif ha scritto:Abbi pazienza, MiniMe, ma non mi hai mica convinto...![]()
Se la luce (o calore, o onde radio, o raggi gamma, è sempre la stessa storia) viaggia alla velocità di 1 anno luce all'anno, vorrà pur dire che impiega 4 anni per percorrere 4 anni luce.
Se il fotone è uno solo o tanti, che cosa cambia?
Una stella si spegne, e noi la vediamo ancora. Non è semplicemente che i fotoni che ha emesso sono ancora in viaggio e continuano a raggiungerci finchè non arrivano anche gli ultimi?
Forse vuoi dire che l'informazione associata a un fascio di fotoni (ovvero al campo elettromagnetico associato) viaggia più lentamente? Ma perchè?
Mi sembra di ricordare (ma l'esame di Fisica Matematica si perde in un lontano passato) che proprio l'idea di sincronizzare sistemi diversi trasmettendo raggi di luce sta alla base della relatività ristretta (e messa insieme alla constatazione sperimentale che la velocità della luce è la stessa per tutti i sistemi di riferimento inerziali produce gli effetti bizzarri che sappiamo dai cartoni animati di Quark).
Comunque, se le trasmissioni ritardano rispetto ai fotoni, non ci dovrebbero volere più di 4 anni da Proxima Centauri?![]()
Ok, lo so: sono un rompicoglioni, ma questo forum è davvero speciale...
Il principio di Heisenberg afferma che è impossibile conoscere contemporaneamente con esattezza il valore di due variabili coniugate (per esempio energia e tempo o posizione e velocità ).
Sappiamo che la velocità della luce è 300000 Km/s e possiamo conoscere anche il percorso di un fascio di luce in certe condizioni. Perchè quindi non possiamo determinare esattamente la posizione e la velocità dei fotoni? Forse conosciamo la traiettoria del fascio ma non dei singoli fotoni?.
Dopo varie discussioni tra Einstein e gente come Bohr, Heisenberg e altri cervelloni che potete trovare qui il mondo fisico quantistico (non tutto) ha stabilito questo:
All'interno della diffusa (ma non universalmente accettata) interpretazione di Copenaghen della meccanica quantistica, il principio di indeterminazione è inteso come il fatto che a un livello elementare, l'universo fisico non esiste in forma deterministica, ma piuttosto come una collezione di probabilità , o potenziali. Ad esempio, il modello (probabilità di distribuzione) prodotto da milioni di fotoni che passano attraverso una fessura di diffrazione, puó essere calcolato usando la meccanica quantistica, ma il percorso esatto di ogni fotone non puó essere predetto da nessun metodo conosciuto. L'interpretazione di Copenaghen sostiene che non puó essere predetto da nessun metodo.
In realtà sono quasi sicuro che esistano variabili ancora non scoperte che apriranno un mondo. Einstein fu il primo ad ipotizzarlo. Lavorare con fasci ideali non porta a niente per ora, proprio perchè indirizzare un fotone direttamente lungo un percorso di 100 anni luce necessità di 100 anni idealmente. Con queste tesi si puó fare tutto, ma esistono ritardi di propagazione, gas stellari, puttanate, buchi neri che assorbono la luce e le radiazioni in generale, che rendono il tutto non fattibile.
Ho risposto?[/url]