zio ha scritto:rico ha scritto:
e..
cazzo......mi tocca quotarti un'altra volta.
dopodomani faró l'esame delle urine........troppi quote agli indossatori.....devo avere qualche patologia.
il regime fiscale conta molto.
in italia non è solo il calcio che paga troppo. anche noi paghiamo troppo.
e questo non aiuta l'economia generale e il successo nei settori competitivi.
ehehe.. zio.. proprio per dirla tutta.. le società di calcio italiane sono tutte "sottocapitalizzate" nel senso che la gran parte del capitale è rappresentata dal valore del "cartellino" dei giocatori.. cartellino che si ammortizza in un periodo pari alla durata del contratto. Parlavo di questo con un revisore covisoc e concordava assolutamente con me. Morale? i proprietari devono sottoscrivere fideiussioni assurde ad ogni iscrizione campionato perchè di fatto altre garanzie non ce ne sono.
In inghilterra la cosa è leggermente diversa. Già lo stadio di proprietà da "all'asse finanziario" di una società una stabilità che noi ci sognamo.. mm.. spero mi capiate..
Fiscalmente parlando.. ehehe.. parlate con vialli

la lege è diversa.. così come il concetto di residenza fiscale.. Vialli ai tempi del chelsea dovette pagare le tasse doppie.. sia qua che la
Cmq..solo di imposte dirette, l'aliquota massima per i sudditi della regina si aggira sul 30%.. in italia va al 45%!!!!

non proprio banane.. senza contare il trattamente previdenziale che è ancora più iniquo!!! in italia un calciatore (la società ) è inquadrato enpals come fosse il berlusca che suona nelle navi da crociera... mentre in inghilterra paga un tot annuo (poco) salvo lasciare a lui eventuali decisioni su previdenza complementare. Alla fine sono un mucchio di soldi!!! Soprattutto per chi ha un monte ingaggi superiore ai 100 milioni di euri annui!!!!!
In spagna è diversa ancora.. gli sportivi godono di un regime agevolato rispetto agli imprenditori. Alla fine anche li l'imposizione diretta si attesta sul 30% (circa perchè dipende dall'entità del compenso.. più è alto più è agevolato..) C'è da dire poi che sia il barcellona che il real sono squadre ad "azionariato popolare" una specie di cooperative direi.. fattispecie giuridica che da noi non esiste. Che comporta altri vantaggi e altri problemi rispetto ai nostri. Peró.. se possibile.. la differenza tra le prime della liga e le ultime è abissale!!! molto più che in italia. Non si lamenta quasi nessuno perchè alla fine, il 50% degli spagnoli è del real e il restante 50% è del barcellona

salvo poi tenere per la squadra di casa nei confronti diretti.
Ultima cosa.. barcellona, real madrid e manchester united sono le tre squadre al mondo più veicolate in assoluto. E fanno funzionare il merchandising a livelli assurdi. Cioè.. il barcellona non ha nemmeno lo sponsor sulla maglietta!!!

20 milioncini di euro

l'inter ad esempio ha appena cominciato questo "discorso" seriamente.. anche se devo dire che lo sta cominciando bene.. ha un numero di supporter inferiori al milan (e di molto alla juve) peró moltissimi sono bambini e ragazzini.. oro colato a livello marketing.. in quest'ottica va letta la "cessione del marchio".. strumento tutto sommato fittizio che tutte le "grandi" hanno utilizzato negli anni passati per tornare a respirare ossigeno dopo aver brutalmente sovrastimato negli anni precedenti le capacità reddittuali delle società sportive. Aggiungi lo spalmedebiti.. è facile intuire come i bilanci attuali siano ancora inquinati da una serie di voci che nulla hanno a che vedere con la gestione attuale.. Tempo due o tre anni avremo una visione molto più chiara della cosa..
Dramma.. e dramma assoluto sono le società di serie C1 e C2... Quella è pura passione di qualche folle che invece che spenderseli a zoccole butta x miloni di euro sul calcio. E li ci vorrebbe davvero qualcuno che facesse delle norme sensate. Per una C2 servono.. mm.. dai 2 ai 4 milioni di euro!!! Ricavi veri? mmm.. ben che vada stanno sotto i 500 mila euri.. Vedrai che il botto lo tirano..

sempre che non cambino le regole
cazz che papiro ho scritto??
