[O.T.] TIBET NOW

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Squirto
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#436 Messaggio da Squirto »

dostum ha scritto:
Squirto ha scritto:certo che mettere insieme Tibet e "Padania" la dice lunga sulla mancanza di argomenti a favore della colonizzazione del tibet :)

ma se i tibetani fossero uguali ai cinesi, perchè prendere il tibet con la forza (non ci si auto-invade...)? e perchè i tibetani non vogliono saperne? tutti stronzi?

tra l'altro, che tizio o caio finanzino i tibetani dimostra solo la volontà  di alcuni paesi di ridimensionare la cina, non che la battaglia dei tibetani non sia giusta. certo che se il modello è l'URSS, è chiaro che si tende a vedere il mondo da una sola prospettiva

Non è un accostamento peregrino la re (invenzione) di identità  nazionali
è stato il grande business degli anni 90.

http://www.resistenze.org/sito/te/po/ci/poci3e25.htm

Persino Josef Ratzinger ha pretese teocratiche inferiori al Dalai Lama.
(il che è tutto dire).
la teologia non c'entra granchè, qui si parla di una diversa cultura, di controllo delle risorse, di autodeterminazione, di resistenza, etc.

ah, per inciso: tutte le identità  nazionali sono 'inventate'. mica la francia esisteva, prima della dissoluzione dell'impero romano e dell'arrivo delle popolazioni germaniche. peccato solo che il Tibet esista da un po' prima degli "anni novanta", ed è stato nei secoli sotto varie sovranità , prima di quella cinese (mongola, manciù, etc.)

continuo a sorridere pensando all'accostamento tra Tibet e Padania :lol:
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#437 Messaggio da Dark Side »

TIBET: PECHINO RAFFORZA FRONTIERE CONTRO POSSIBILI 'SABOTAGGI'


Pechino, 9 mar. (Adnkronos/dpa) -Le forze armate cinesi hanno rafforzato il controllo del confine esterno della regione autonoma del Tibet in vista di "previste attivita' di sabotaggio" da parte dei sostenitori del Dalai Lama, leader spirituale dei tibetani. La misura viene annunciata alla vigilia del 50esimo anniversario della fallita rivolta tibetana contro il dominio cinese che porto' all'esilio del Dalai Lama. Il lungo confine, nella regione dell'Himalaya, tocca India, Nepal, Bhutan e il Myanmar (Birmania).

"Abbiamo effettuato i dovuti dispiegamenti e rafforzato i controlli ai porti di frontiera, nelle aree chiave e nei punti di passagio lungo la frontiera con il Tibet", ha dichiarato Fu Honghyu, commissario politico del dipartimento per il controllo delle frontiere, citato sull'agenzia stampa ufficiale Xinhua. "Schiacceremo fermamente le attivita' criminali sul confine con il Tibet che minacciano il governo e la sovranita' cinese", ha proseguito Fu, parlando di "previste attivita' di sabotaggio della cricca del Dalai Lama". La tensione e' ultimamante salita in Tibet con l'avvicinarsi dell'anniversario, dopo le proteste e la repressione dell'anno scorso.

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dostum
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#438 Messaggio da dostum »

Squirto ha scritto:
dostum ha scritto:
Squirto ha scritto:certo che mettere insieme Tibet e "Padania" la dice lunga sulla mancanza di argomenti a favore della colonizzazione del tibet :)

ma se i tibetani fossero uguali ai cinesi, perchè prendere il tibet con la forza (non ci si auto-invade...)? e perchè i tibetani non vogliono saperne? tutti stronzi?

tra l'altro, che tizio o caio finanzino i tibetani dimostra solo la volontà  di alcuni paesi di ridimensionare la cina, non che la battaglia dei tibetani non sia giusta. certo che se il modello è l'URSS, è chiaro che si tende a vedere il mondo da una sola prospettiva

Non è un accostamento peregrino la re (invenzione) di identità  nazionali
è stato il grande business degli anni 90.

http://www.resistenze.org/sito/te/po/ci/poci3e25.htm

Persino Josef Ratzinger ha pretese teocratiche inferiori al Dalai Lama.
(il che è tutto dire).
la teologia non c'entra granchè, qui si parla di una diversa cultura, di controllo delle risorse, di autodeterminazione, di resistenza, etc.

ah, per inciso: tutte le identità  nazionali sono 'inventate'. mica la francia esisteva, prima della dissoluzione dell'impero romano e dell'arrivo delle popolazioni germaniche. peccato solo che il Tibet esista da un po' prima degli "anni novanta", ed è stato nei secoli sotto varie sovranità , prima di quella cinese (mongola, manciù, etc.)

continuo a sorridere pensando all'accostamento tra Tibet e Padania :lol:
Guarda che è accostamento che fanno loro,d'altronde cosa ci si puó apettare dopo che i briganti del 1861 sono diventati patrioti napoletani che lottano contro l'invasore piemontese?

Amichevole di calcio mercoledì 7 maggio all'arena civica di Milano
Tibet-Padania, sfida per la «Libertà »
Un incontro «storico» tra due delle sei nazionali che si disputeranno il titolo in estate sui campi della Lapponia

MILANO - Una sfida inedita, singolare quella che vedrà  una di fronte all'altra le squadre di Tibet e Padania. Da una parte una rappresentativa con reali questioni di indipendentismo, problemi di diritti umani calpestati e dall'altra la Padania. La sfida si deve all'interessamento di SportPadania che ha rincorso i rappresentanti della squadra asiatica dall'India all'Olanda, supportata dalla Le.F.Ca.P. (Lega Federale Calcio Padania) e dalla a.s.d. Padania Calcio, nonchè da parte della Sft Italia (Students for Free Tibet). Un'amichevole di calcio tra la nazionale del Paese occupato dal 1950 dalla Cina, del Paese con 300 mila persone che vivono con 80 dollari all'anno e la rappresentativa «verde-bianca» delle regioni del nord Italia. Proprio nei giorni delle contestazioni mondiali anti-fiaccola olimpica e pro-Tibet, la New Football Board ha voluto organizzare la partita a Milano: un incontro di riscaldamento all'Arena civica mercoledì 7 maggio alle 20,45 tra due delle sei nazionali che si disputeranno il titolo la prossima estate sui campi della Lapponia.


IL CAMPIONATO DEL MONDO ALTERNATIVO - Già  perchè la Nf Board (ufficiosamente anche Non-Fifa -Board), una sorta di Fifa dei paesi non riconosciuti organizza un campionato che raggruppa territori ed entità  quasi-statali, non completamente indipendenti e non iscritte alla Fifa in quanto associazioni non appartenenti a stati sovrani. La competizione si svolgerà  a Gaellivare, nella Lapponia svedese, dal 7 al 13 luglio. Il Board comprende attualmente 22 membri (di cui 13 ufficiali, 6 provvisori e 3 associati) come la Repubblica Turca di Cipro Nord, la Lapponia e la Cecenia. Fondatore e attuale Segretario generale del NF-B è Luc Misson, avvocato dell'ex-calciatore belga Jean-Marc Bosman.

MARONI - «Personalmente non giocheró e questo è motivo di grande delusione - scherzava il quasi ministro Roberto Maroni, presidente della squadra (Renzo Bossi, figlio di Umberto Bossi, è, invece, il segretario della società ) - . Ma questa è una iniziativa importante anche in chiave politica perchè testimonia l'impegno della Lega a sostegno di tutte le battaglie che riguardano la libertà  dei popoli». Presentando l'iniziativa a Palazzo Marino, il leader del Carroccio aggiunse: «Il popolo della Padania condivide con quello del Tibet l'aspirazione ad essere ciascuno padrone a casa propria». E la Padania aggiunge: «un'occasione che palesa, ancora una volta, come lo sport rappresenti un veicolo d'eccezione per valori positivi quali la volontà , il coraggio, la tolleranza, la lealtà  e la solidarietà ».

SUL WEB - Sui siti internet, per presentare l'incontro (in palio, come recita la locandina, nientemeno che il Trofeo Libertà  dei popoli), si trova di tutto: «Ecco finalmente il grande ritorno della rappresentativa padana di calcio, - scrive La Padania - ad otto anni di distanza dall'ultima apparizione, quella della sfida allo stadio di Monza contro la selezione England All Stars». Quindi una partita ogni otto anni per la formazione padana non pone certo problemi di rosa lunga. E poi ancora: «Un grande ritorno, perchè avverrà  per mezzo di una partita destinata ad entrare negli annali, indipendentemente dal risultato finale». Ecco la motivazione della storicità : «Per tutti i significati che un incontro del genere puó avere: Padania-Tibet, le squadre di due popoli in cerca della propria libertà ».

LA FORMAZIONE - La Padania è seguita in panchina da Leo Siegel. Probabilmente sarà  della partita anche l'ultimo capitano dei biancoverdi, Giampietro Piovani, ex Piacenza che tuttora milita nel Rodengo Saiano, formazione bresciana di C2. Ci saranno anche Maurizio Ganz (ex di Inter e Milan), Carlo Nervo (per dieci anni nel Bologna), Fabio Voltolina, e Cristiano Pavone. Un nome che viene dato per certo, ad esempio, è quello del centrocampista della Triestina Allegretti. «Piedi noti», le cui gesta saranno sottoposte all'attenta vigilanza del fischietto bergamasco di serie A, Paolo Silvio Mazzoleni, e commentate da Bruno Pizzul.

IL TIBET - E il Tibet? Chi schiererà ? Giocherà  col 4-4-2 o con il modulo da trasferta 3-5-1-1? Nulla ancora trapela. Tatticismo? No, probabilmente poichè sono tutti giocatori provenienti dai loro esili in Europa, in particolare da Francia, Germania o Svizzera. Maglia rigorosamente a strisce orizzontali biancoverdi per la Padania (sul facsimile di quelle del Celtic Glasgow) e maglia rossoblu a strisce verticali per il Tibet.

LA FESTA - La squadra padana si confronterà  in futuro, con selezioni dalla Provenza, del Kurdistan, dall'isola maltese di Gozo e da quella africana di Zanzibar. Intanto la festa contro il Tibet è pronta. In platea, ad assistere allo spettacolo, ci saranno i principali esponenti del Carroccio. L'ingresso sarà  libero a partire dalle ore 19.00 e gli organizzatori hanno lanciato un vero e proprio appello per riempire l'Arena in tutti i suoi 10.000 posti. Agli ingressi per il pubblico sarà  possibile contribuire, con offerta libera, ad importanti progetti a fine di beneficenza, acquistando le bandiere delle due rappresentative: a sostegno del giornale «Tibetan Bulletin» e dell' «SOS Tibetan Children Village», un villaggio per l'infanzia fondato dalle Sorelle del Dalai Lama. Anche la Lega di Saronno ci sarà , si sottolinea sul web: «Le bandiere con i colori delle due "Nazioni negate" sventoleranno insieme». Chissà  che effetto farà  lo sventolio dei vessilli del Tibet affiancati a quelli della Padania.



Nino Luca
05 maggio 2008

Scusa Squirto ma continuo a pensare che la monacella faccia MOLTO MEGLIO ad occuparsi delle orazioni se vuole vivere in pace nello Xizang.


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#439 Messaggio da Squirto »

dostum, liberissimo di pensarlo

soltanto, a me non va di bermi la propaganda: qualcosa del tibet la so, e non conferma la versione del governo cinese.

dico anche che il tibet indipendente è una cosa, un eventuale governo dei monaci un'altra (che personalmente riterrei una forma di teocrazia esecrabile)

peró le partite di pallone e la politica sono cose diverse, e le vicende storiche non si possono inventare ad arte

uno pó dire "sticazzi, la cina si è presa il tibet e va bene così", ma cambiare gli eventi storici passati per giustificare una situazione attuale mi sembra degno di stalin (che lo so, forse a te piace, ma a me no)

tra l'altro, che insieme ai monaci arrestino e blocchino i giornalisti vorrà  dire qualcosa, no?

http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni ... girata.asp
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#440 Messaggio da Squirto »

dalla BBC:

China 'will not have democracy'

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tra le altre cose: "we will never simply copy the system of Western countries or introduce a system of multiple parties holding office in rotation"

http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/7932091.stm


peccato per quei cinesi che la scelta su chi votare la vorrebbero...e qualcuno dovrebbe ricordare a Mr Wu che anche il monopartitismo dittatoriale è in qualche modo 'copiato' dalle Western Countries :lol:
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#441 Messaggio da dostum »

Squirto ha scritto:dostum, liberissimo di pensarlo

soltanto, a me non va di bermi la propaganda: qualcosa del tibet la so, e non conferma la versione del governo cinese.

dico anche che il tibet indipendente è una cosa, un eventuale governo dei monaci un'altra (che personalmente riterrei una forma di teocrazia esecrabile)

peró le partite di pallone e la politica sono cose diverse, e le vicende storiche non si possono inventare ad arte

uno pó dire "sticazzi, la cina si è presa il tibet e va bene così", ma cambiare gli eventi storici passati per giustificare una situazione attuale mi sembra degno di stalin (che lo so, forse a te piace, ma a me no)

tra l'altro, che insieme ai monaci arrestino e blocchino i giornalisti vorrà  dire qualcosa, no?

http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni ... girata.asp
I giornalisti possono prestarsi (volontariamente o no) a campagne di disinformazione alcuni esempi: Kosovo oppure Biloslavo e l'Afghanistan.
mi spieghi come fa se è un Dio in terra a governare democraticamente?
Allora non era meglio il Papa Re?

http://www.eurasia-rivista.org/cogit_co ... cyBq.shtml

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#442 Messaggio da Squirto »

dostum ha scritto:I giornalisti possono prestarsi (volontariamente o no) a campagne di disinformazione alcuni esempi: Kosovo oppure Biloslavo e l'Afghanistan.
mi spieghi come fa se è un Dio in terra a governare democraticamente?
Allora non era meglio il Papa Re?
perchè, chi fa "corretta informazione " sarebbe il governo cinese?

e tutti i giornalisti di tutti i giornali di tutti il paesi del mondo sono comprati dalla Cia?

l'idea che quella cinese sia una dittatura non viene in mente, no? :)

e poi chi se ne sbatte se il Dalai Lama non governa democraticamente... neanche il governo cinese lo fa

il problema è la violenza del governo cinese e la sua estraneità  al tibet. è colonialismo, inutile girarci intorno. il tibet non vuole invadere nessuno ma vuole autogovernarsi. e se un domani vuole abbandonare il suo regime tradizionale, lo farà  con i suoi tempi, non con quelli della dittatura esterna di pechino

se avessero voluto la 'libertà ' cinese, li avrebbero chiamati, no? e non avremmo visto carri armati, blindati, rivolte, etc.
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#443 Messaggio da dostum »

Squirto ha scritto:
dostum ha scritto:I giornalisti possono prestarsi (volontariamente o no) a campagne di disinformazione alcuni esempi: Kosovo oppure Biloslavo e l'Afghanistan.
mi spieghi come fa se è un Dio in terra a governare democraticamente?
Allora non era meglio il Papa Re?
perchè, chi fa "corretta informazione " sarebbe il governo cinese?

e tutti i giornalisti di tutti i giornali di tutti il paesi del mondo sono comprati dalla Cia?

l'idea che quella cinese sia una dittatura non viene in mente, no? :)

e poi chi se ne sbatte se il Dalai Lama non governa democraticamente... neanche il governo cinese lo fa

il problema è la violenza del governo cinese e la sua estraneità  al tibet. è colonialismo, inutile girarci intorno. il tibet non vuole invadere nessuno ma vuole autogovernarsi. e se un domani vuole abbandonare il suo regime tradizionale, lo farà  con i suoi tempi, non con quelli della dittatura esterna di pechino

se avessero voluto la 'libertà ' cinese, li avrebbero chiamati, no? e non avremmo visto carri armati, blindati, rivolte, etc.
Non tutti ma buona parte si! in quanto al modo tradizionale:
http://www.lernesto.it/index.aspx?m=77& ... icolo=4783

Bossi è il Dalai Lama della Padania!

http://www.ilpiave.it/modules.php?name= ... e&sid=6109

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Ultima modifica di dostum il 09/03/2009, 20:42, modificato 1 volta in totale.
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#444 Messaggio da Husker_Du »

dostum ha scritto: Bossi è il Dalai Lama della Padania!

http://www.ilpiave.it/modules.php?name= ... e&sid=6109
Cristo Santo.......ma come cazzo si fa a paragonare il Tibet al Veneto?????? :( :(

Boh....da oggi rivoglio il Ducato di Parma e Piacenza.....e fanculo alla Padania..... :)
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se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"

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#445 Messaggio da MiniMe »

Husker_Du ha scritto:
dostum ha scritto: Bossi è il Dalai Lama della Padania!

http://www.ilpiave.it/modules.php?name= ... e&sid=6109
Cristo Santo.......ma come cazzo si fa a paragonare il Tibet al Veneto?????? :( :(

Boh....da oggi rivoglio il Ducato di Parma e Piacenza.....e fanculo alla Padania..... :)
professano notoriamente la non violenza tutti e due...
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#446 Messaggio da jhonnybuccia »

la non violenza dei buddisti è una leggenda, senza voler entrare nel merito della questione tibet.
incerto al 76%.

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#447 Messaggio da MiniMe »

bè il dalai lama è un non violento...almeno questo...
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#448 Messaggio da jhonnybuccia »

la non violenza come impostazione spirituale è dato certo. non è certo che poi ne segua sempre la non violenza fisica.

l'idea si scolla dall'azione ma è umano e comprensibilissimo.
incerto al 76%.

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#449 Messaggio da MiniMe »

probabilmente non professare la reazione violenta con fucili è forconi è nettamente una spanna sopra rispetto al contrario, anche se reagire con la violenza di pochi ai soprusi di tanti sì...una tantum ci sta...
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#450 Messaggio da dostum »

Squirtoo prendi il fucile cè un altro popolo da liberare

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IL «presidente» Meloni scrive al Cavaliere
Protesta formale al premier per i controlli delle forze dell'ordine a Mal di Ventre

CABRAS. Via Lungomare numero 1, sede del governo della Repubblica di Mal di Ventre. Di certo non si tratta del numero 10 di Downing Street e sicuramente nella tendina-igloo blu e arancio non si rischia di trovare Gordon Brown. Eppure, via Lungomare è la residenza di un altro capo di stato, l'autoproclamato presidente della Repubblica di Malu Entu, l'indipendentista sardo Salvatore Meloni. L'autotrasportatore terralbese ha occupato gli 81 ettari dell'isola situata a quattro miglia dalle coste dell'Oristanese con l'intenzione di creare uno stato autonomo con la sua bandiera, le sue leggi, le sue acque territoriali e, ovviamente, il suo presidente. Lui. Non è uno scherzo e tanto meno una bravata, Salvatore Meloni ci crede davvero. Tanto da incaricare il legale Maria Vitalia Anedda di sostenere la tesi secondo la quale sarebbe possibile entrare in possesso dell'isola per usucapione.

Alla faccia di Rex Miller, il signorotto inglese attuale proprietario dell'isola. Non solo. Meloni ha inviato il suo progetto di stato indipendente sia alle Nazioni Unite sia alla Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana. Poi ha comprato la tenda, l'ha caricata su un piccolo gommone arancione (prima imbarcazione della neonata Marina di Malu Entu) e ha preso possesso fisicamente della sua Repubblica nuova di zecca, portandosi appresso il futuro stato maggiore. Tutti alloggiati nella tenda-igloo. Ieri Salvatore Meloni ha atteso i giornalisti sotto un albero spelacchiato, seduto su una sedia di plastica, a capo di un tavolo da giardino in attesa di consumare la prima conferenza stampa sul suolo della nuova repubblica. All'appuntamento sono stati invitati molti giornalisti. Tutti stranieri, ovviamente. A Malu Entu il ministero dell'Informazione è ancora in fase embrionale e la carta stampata della nuova repubblica ancora non esiste. Peccato che un problema allo scafo non abbia permesso alla gran parte degli accreditati di raggiungere l'isola-stato. Si sarebbero trovati davanti uno scenario ambientale da sogno e un presidente impanato con il latte solare. Il sole picchia duro nella nuova repubblica.

«Questi sono i miei colori di guerra - ha esordito scherzando sulla scottatura solare, Meloni -. Stamattina ho ricevuto la visita della Digos e ho chiesto loro se fossero venuti per arrestarmi o multarmi. La risposta è stata un secco no. Non possono. Ho occupato pacificamente un territorio privato che ho proclamato Repubblica per suonare la sveglia a tutti i sardi».
Gli «emissari del Governo italiano» non hanno chiesto i documenti, nè a lui nè agli altri indipendentisti accampati assieme con lui, e lui non ha chiesto loro i passaporti. Meloni non ha peró gradito e ha già  spedito una nota di protesta al primo ministro italiano Silvio Berlusconi.
«Le presento formale protesta - ha scritto Meloni al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi - per gli atti intimidatori avvenuti il 26 agosto all'imbrunire, quando alla nostra Repubblica Malu Entu si è avvicinata una motovedetta della Guardia costiera che, con intento di farci impressione, ci girava intorno di fronte alla nostra residenza. Oggi 27 agosto alle ore 8,20 un elicottero della Polizia ha sorvolato in circolo sopra le nostre teste. Non permetteremo che avvengano questi atti intimidatori nei nostri confronti. Copia di questa protesta sarà  inoltrata al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon».

Impossibile arginare Salvatore Meloni, il nuovo capo di stato parla a raffica: «La carta di San Francisco richiama il principio di autodeterminazione dei popoli e a Malu Entu si è trasferito il mio popolo, dando vita a una Repubblica indipendente. Del resto questi sono tempi che hanno permesso il riconoscimento dell'indipendenza di stati come il Quebec, la Groenlandia, la Lapponia e l'Ossezia. Questo è il momento in cui la Sardegna deve giocare le sue carte».

Da buon giocatore, Salvatore Meloni ha servito la prima mano. A qualcuno potrebbe sembrare un bluff ma, nonostante il fresco statuto repubblicano, il presidente Meloni è convinto di avere in pugno una scala reale. Meloni non ha intenzione di mollare: se la causa per la usucapione dell'isola non dovesse avere successo, è già  pronto a lanciare una colletta per acquistarla dal suo attuale proprietario che da anni tenta di venderla a chiunque sia in grado di offrire una cifra a sei zeri.
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