certo che no,ma era giusto per non dire cifre tanto per dire.zio ha scritto:e tu di tutto quello che abbiamo detto e scritto hai colto solo questo?superflowerpunkdiscopop ha scritto:alzaper quanto compiuto da 100 preti in giro per il mondo?
dovrei ripetermi.
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Siam del popolo gli arditi contadini ed operai non c'è sbirro non c'è fascio che ci possa piegar mai.
allora dilla tu la cifra. così tanto per non dire cifre tanto per dire.superflowerpunkdiscopop ha scritto:certo che no,ma era giusto per non dire cifre tanto per dire.zio ha scritto:e tu di tutto quello che abbiamo detto e scritto hai colto solo questo?superflowerpunkdiscopop ha scritto:alzaper quanto compiuto da 100 preti in giro per il mondo?
dovrei ripetermi.
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scusa,Brainstorming ha scritto:Capisco la posizione di Zio pur non condividendola.
Mi piace pensare di essere quello che ha l'ultima parola sulla mia vita, e che se mai dovesse succedermi qualcosa di simile a ció che è successo a Welby o alla Englaro io possa decidere di mettere la parola "fine" alle mie sofferenze o a quella che io considero "non vita".
Non dimentichiamo che costituzionalmente viviamo in uno stato laico, che come tale deve in primis tutelare i diritti fondamentali del' uomo indipendentemente dal credo religioso.
Un laico non considera la propria vita come un dono Divino, e in questo senso è logico che ne pretenda il controllo e la possibilità di dire la parola "fine" se lo desidera, e lo stato deve assecondarlo in questo (ovviamente non a priori ma se sussistono condizioni definite poco consone al mantenimento della vita stessa).
Cristianamente se non accetto l'interruzione di trattamenti sanitari atti a tenermi in vita DEVO essere libero di farlo, ma altrettanto liberamente da laico DEVE essermi concesso di poterla pensare diversamente ed agire in conseguenza. Rispetto per il credo religioso (rispetto per la chiesa non me lo chiedete), ma esigo anche altrettanto rispetto da parte della religione per la mia laicità , e questa è una cosa che, onestamente, manca su tutta la linea.
Di sputasentenze togati in questo periodo ce ne sono anche troppi e come giustamente ha fatto notare qualcuno precedentemente "se sentenzi devi potertelo permettere, avendo avuto ed avendo tutt' oggi un comportamente ineccepibile perlomeno in relazione a ció che stai giudicando.
naturalmente sei libero di pensarla come vuoi,
ma non mi pare di aver tirato in ballo la metafisica o la religione.
altrimenti indicami un passaggio in ció che ho scritto dove il pensiero è direttamente derivato dalla fede.
dire che la vita ha valore assoluto e non relativo non è atto di fede o derivato da essa. è semplicemente sancire un punto da cui l'individuo trae la sua dignità . altrimenti molti padri della costituzione liberale e democratica e non cattolici non avrebbero mai accettato questa impostazione.
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che vuol dire "di che só"? e "così via"?superflowerpunkdiscopop ha scritto:ci provo.
parlerei di che só 1.000.000 tra sacrestani preti educatori credenti e così via,100 a settimana.
tanto per non dire cifre per cifre.
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Il nocciolo credo stia tutto nella frase che ho evidenziato...zio ha scritto:scusa,Brainstorming ha scritto:Capisco la posizione di Zio pur non condividendola.
Mi piace pensare di essere quello che ha l'ultima parola sulla mia vita, e che se mai dovesse succedermi qualcosa di simile a ció che è successo a Welby o alla Englaro io possa decidere di mettere la parola "fine" alle mie sofferenze o a quella che io considero "non vita".
Non dimentichiamo che costituzionalmente viviamo in uno stato laico, che come tale deve in primis tutelare i diritti fondamentali del' uomo indipendentemente dal credo religioso.
Un laico non considera la propria vita come un dono Divino, e in questo senso è logico che ne pretenda il controllo e la possibilità di dire la parola "fine" se lo desidera, e lo stato deve assecondarlo in questo (ovviamente non a priori ma se sussistono condizioni definite poco consone al mantenimento della vita stessa).
Cristianamente se non accetto l'interruzione di trattamenti sanitari atti a tenermi in vita DEVO essere libero di farlo, ma altrettanto liberamente da laico DEVE essermi concesso di poterla pensare diversamente ed agire in conseguenza. Rispetto per il credo religioso (rispetto per la chiesa non me lo chiedete), ma esigo anche altrettanto rispetto da parte della religione per la mia laicità , e questa è una cosa che, onestamente, manca su tutta la linea.
Di sputasentenze togati in questo periodo ce ne sono anche troppi e come giustamente ha fatto notare qualcuno precedentemente "se sentenzi devi potertelo permettere, avendo avuto ed avendo tutt' oggi un comportamente ineccepibile perlomeno in relazione a ció che stai giudicando.
naturalmente sei libero di pensarla come vuoi,
ma non mi pare di aver tirato in ballo la metafisica o la religione.
altrimenti indicami un passaggio in ció che ho scritto dove il pensiero è direttamente derivato dalla fede.
dire che la vita ha valore assoluto e non relativo non è atto di fede o derivato da essa. è semplicemente sancire un punto da cui l'individuo trae la sua dignità . altrimenti molti padri della costituzione liberale e democratica e non cattolici non avrebbero mai accettato questa impostazione.
Il concetto di "dignità " è fondamentale. Se io non considero "dignitoso" uno stato di vita come quello di un Welby o di una Englaro e la cosa riguarda me e la mia vita, nessuno deve poter decidere per me.
La chiesa e la religione si sono tirate in ballo perchè sono le più intransigenti come posizione, e perchè )magari sbaglio) ma mi sembra che molte delle tue posizioni siano più di fede che di idea precisa (non lo dico con criticismo intendiamoci)
mi pare che ti sbagli. poichè questa posizione è anche di persone non cattoliche nè credenti.Brainstorming ha scritto: ...La chiesa e la religione si sono tirate in ballo perchè sono le più intransigenti come posizione, e perchè )magari sbaglio) ma mi sembra che molte delle tue posizioni siano più di fede che di idea precisa (non lo dico con criticismo intendiamoci)
ad es. su altro argomento tanto caro ai cattolici:
Carlo Bo quando in italia vinse il referendum sulla 194 parló di crisi di civiltà .
Pasolini era su analoghe posizioni. e non mi sembra proprio che lo facessero per fede.
qui altro esempio.
http://www.ilriformista.it/stories/Prim ... ina/54781/
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ok, ma nuovamente: se nonostante tutto la persona chiede di poter morire in pace e senza dolori?zio ha scritto:squirto no.Squirto ha scritto:zio, il dramma umano è tuo come è di tutti. a nessuno piacciono certe situazioni e certe decisioni
ma se dopo tutto il conforto, l'affetto, l'amicizia e la valorizzazione, la persona in questione chiede ugualmente di potersene andare?
è questo che non capisco. cioè, tu dici che gli chiederesti di non farlo. ok, giustissimo. ma lui ti dice che ne ha abbastanza, che sta soffrendo come un cane e che dato che quel che ha davanti è una settimana di dolori atroci, preferisce evitarli e chiede pietà
non sarebbe una violenza terribile imporgli di continuare a rimanere vivo per quei giorni in più, preda di dolori fisici e mentali atroci?
non sarebbe giusto avere uno stato - con i suoi medici, le sue tecnologie, etc. - che garantisca assistenza totale anche in quei momenti di scelta di fine della vita?
lo dico anche perchè se non si accetta questo, poi succede che le cose spesso si fanno ugualmente, peró tutto di nascosto (magari aumentando le dosi di morfina etc.). non sarebbe più dignitoso e serio tutelare queste scelte così dolorose?
mi spiace io su questo non ti seguo. qui occorre il medico. e il rapporto di cui ti dicevo prima teso al fatto che la persona che soffre deve vedere sostenuto il suo desiderio di non soffrire senza per questo intervenire per farla finita. i familiari sono i garanti di questo rapporto.
non capisco perchè obbligarla a soffrire finchè il corpo non collassa. questo non lo riesco proprio a capire. non lo trovi terribile?
mi pare di capire che l'individuo per te non è capace di stabilire da sè quale sia per lui la dignità . e dunque questa è stabilita per legge (es.: è vietata l'eutanasia consapevole). lo stato deve dunque impedire leggi sull'eutanasia perchè concederebbero alle persone il diritto di scegliere sulle condizioni della propria morte.zio ha scritto:dire che la vita ha valore assoluto e non relativo non è atto di fede o derivato da essa. è semplicemente sancire un punto da cui l'individuo trae la sua dignità .
ok, capisco il tuo 'assolutismo della vita', ma perchè imporlo anche a me per legge?
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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Nell'addentrarsi in questi problemi, mi viene come suggestione questo pensiero: mantenere il vuoto legislativo ed abolire il reato di "omicidio di consenziente".Squirto ha scritto:
mi pare di capire che l'individuo per te non è capace di stabilire da sè quale sia per lui la dignità . e dunque questa è stabilita per legge (es.: è vietata l'eutanasia consapevole). lo stato deve dunque impedire leggi sull'eutanasia perchè concederebbero alle persone il diritto di scegliere sulle condizioni della propria morte.
ok, capisco il tuo 'assolutismo della vita', ma perchè imporlo anche a me per legge?
Infatti, l'unico dubbio profondo che mi inquieta sulla necessità di una normativa che ovviamente ampli il diritto e non lo riduca, è il timore che si voglia delegare alla Medicina il tutto: comprendo perfettamente che esprimo un punto di vista parziale, ma riesce difficile pensare che un intervento attivo di morte (tale è l'eutanasia) possa essere delegato al medico
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
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mi pare una considerazione giusta e per parte mia condivisibile.CanellaBruneri ha scritto:Nell'addentrarsi in questi problemi, mi viene come suggestione questo pensiero: mantenere il vuoto legislativo ed abolire il reato di "omicidio di consenziente".Squirto ha scritto:
mi pare di capire che l'individuo per te non è capace di stabilire da sè quale sia per lui la dignità . e dunque questa è stabilita per legge (es.: è vietata l'eutanasia consapevole). lo stato deve dunque impedire leggi sull'eutanasia perchè concederebbero alle persone il diritto di scegliere sulle condizioni della propria morte.
ok, capisco il tuo 'assolutismo della vita', ma perchè imporlo anche a me per legge?
Infatti, l'unico dubbio profondo che mi inquieta sulla necessità di una normativa che ovviamente ampli il diritto e non lo riduca, è il timore che si voglia delegare alla Medicina il tutto: comprendo perfettamente che esprimo un punto di vista parziale, ma riesce difficile pensare che un intervento attivo di morte (tale è l'eutanasia) possa essere delegato al medico
resta un peró che è dato dal fatto che i tribunali hanno invaso questo vuoto legislativo.
oggi il problema è questo. lasciare il vuoto e attendere che in maniera singola i tribunali entrino nella questione o legiferare in materia?
e se legge deve essere, quale legge? comunque vada si legifererà seguendo una parte e non tutti. e sarà destinato a provocare divisioni e referendum. credo che ci attenderà tutto questo.
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scusa.....ma esiste la legge contro il furto?Squirto ha scritto: ...mi pare di capire che l'individuo per te non è capace di stabilire da sè quale sia per lui la dignità . e dunque questa è stabilita per legge (es.: è vietata l'eutanasia consapevole). lo stato deve dunque impedire leggi sull'eutanasia perchè concederebbero alle persone il diritto di scegliere sulle condizioni della propria morte.
ok, capisco il tuo 'assolutismo della vita', ma perchè imporlo anche a me per legge?
eppure l'individuo sa benissimo che non si ruba.
dovrei dedurre che siccome lo stato ha legiferato sul reato di furto, l'individuo da solo non è capace di capire il valore dell'onestà ?
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zio ha scritto:mi pare una considerazione giusta e per parte mia condivisibile.CanellaBruneri ha scritto:Nell'addentrarsi in questi problemi, mi viene come suggestione questo pensiero: mantenere il vuoto legislativo ed abolire il reato di "omicidio di consenziente".Squirto ha scritto:
mi pare di capire che l'individuo per te non è capace di stabilire da sè quale sia per lui la dignità . e dunque questa è stabilita per legge (es.: è vietata l'eutanasia consapevole). lo stato deve dunque impedire leggi sull'eutanasia perchè concederebbero alle persone il diritto di scegliere sulle condizioni della propria morte.
ok, capisco il tuo 'assolutismo della vita', ma perchè imporlo anche a me per legge?
Infatti, l'unico dubbio profondo che mi inquieta sulla necessità di una normativa che ovviamente ampli il diritto e non lo riduca, è il timore che si voglia delegare alla Medicina il tutto: comprendo perfettamente che esprimo un punto di vista parziale, ma riesce difficile pensare che un intervento attivo di morte (tale è l'eutanasia) possa essere delegato al medico
resta un peró che è dato dal fatto che i tribunali hanno invaso questo vuoto legislativo.
oggi il problema è questo. lasciare il vuoto e attendere che in maniera singola i tribunali entrino nella questione o legiferare in materia?
e se legge deve essere, quale legge? comunque vada si legifererà seguendo una parte e non tutti. e sarà destinato a provocare divisioni e referendum. credo che ci attenderà tutto questo.
Credo che un passaggio referendario sia addirittura auspicabile, esnza campagne per l'astensionismo, peró.
Penso che la società sia matura per scegliere su questi argomenti
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Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
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Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
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auspicabile certo la non astensione.CanellaBruneri ha scritto:zio ha scritto:mi pare una considerazione giusta e per parte mia condivisibile.CanellaBruneri ha scritto:Nell'addentrarsi in questi problemi, mi viene come suggestione questo pensiero: mantenere il vuoto legislativo ed abolire il reato di "omicidio di consenziente".Squirto ha scritto:
mi pare di capire che l'individuo per te non è capace di stabilire da sè quale sia per lui la dignità . e dunque questa è stabilita per legge (es.: è vietata l'eutanasia consapevole). lo stato deve dunque impedire leggi sull'eutanasia perchè concederebbero alle persone il diritto di scegliere sulle condizioni della propria morte.
ok, capisco il tuo 'assolutismo della vita', ma perchè imporlo anche a me per legge?
Infatti, l'unico dubbio profondo che mi inquieta sulla necessità di una normativa che ovviamente ampli il diritto e non lo riduca, è il timore che si voglia delegare alla Medicina il tutto: comprendo perfettamente che esprimo un punto di vista parziale, ma riesce difficile pensare che un intervento attivo di morte (tale è l'eutanasia) possa essere delegato al medico
resta un peró che è dato dal fatto che i tribunali hanno invaso questo vuoto legislativo.
oggi il problema è questo. lasciare il vuoto e attendere che in maniera singola i tribunali entrino nella questione o legiferare in materia?
e se legge deve essere, quale legge? comunque vada si legifererà seguendo una parte e non tutti. e sarà destinato a provocare divisioni e referendum. credo che ci attenderà tutto questo.
Credo che un passaggio referendario sia addirittura auspicabile, esnza campagne per l'astensionismo, peró.
Penso che la società sia matura per scegliere su questi argomenti
p.s. non è riferito a te canella, ma è un appello in generale:
peró ragazzi decidiamoci. la costituzione o la si difende tutti i giorni o allora diciamo che si puó anche cambiare. ma peró diciamolo sempre.
non che un giorno è intoccabile e un altro che occorre cambiarla.
l'istituto referendario prevede questa possibilità e la necessità del quorum nel caso di referendum abrogrativo di una legge.
cambiamo le regole, togliamo il quorum e non avremo più la necessità del 50+1. peró poi non avremo altre garanzie che il quorum dà , cioè di una corretta lettura legislativa.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Una precisazione. I tribunali non "hanno invaso un vuoto legislativo", sono stati chiamati a decidere in merito ad una richiesta di Bepino Englaro, e, sulla base delle leggi esistenti (art. 32 Cost., art. 357 c.c.) hanno emesso la sentenza che tutti conosciamo.
Il mio timore è che se una legge sarà fatta, sarà restrittiva rispetto a quanto già oggi sancito dalla Costituzione, dalla convenzione di Oviedo (sottoscritta dall'Italia), limitando fortemente la libertà individuale di ogni singolo individuo.
Il mio timore è che se una legge sarà fatta, sarà restrittiva rispetto a quanto già oggi sancito dalla Costituzione, dalla convenzione di Oviedo (sottoscritta dall'Italia), limitando fortemente la libertà individuale di ogni singolo individuo.
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.