Husker_Du ha scritto:La proliferazione di universita' in italia e' la conseguenza di un problema italico molto forte: la scarsissima mobilita'.
La maggior parte degli studenti va all'universita' vicino a casa.....pochi (soprattutto dal sud verso il nord) si spostano per studiare....quindi le universita' hanno incentivo a fare sedi distaccate per ottenere piu' studenti....questo prolifera i corsi (quindi i docenti, quindi i costi....quindi l'inefficienza).
Ma questo e' un problema non solo culturale ma anche di mercato.....se ci fosse ad esempio un mercato delle abitazioni per studenti efficiente (come ad esempio in UK), sarebbe piu' facile avere mobilita'....in questo caso gli studenti farebbero una selezione naturale verso le universita' migliori e quindi il mercato da solo lascerebbe fuori quelle piu' scarse.....secondo me una riforma in tal senso avrebbe piu' senso....
per prima cosa mi smebra che di mobilità tra gli universitari ce ne sia anche troppa, con la valanga di pugliesi siciliani campani e calabresi che studia nelle università romane e del nord.
la mobilità andrebbe incentivata a livello regionale, altrimenti si continua un drenaggio di cervelli anche ottimi. la mobilità nazionale andrebbe incentivata solo per facoltà non presenti ovunqueo istituti particolari per eccellenza.pe ril resto non si vede perchè un catanese debba venire a studiare giurisprudenza o economia e commercio a milano o a bologna.
il modello che vedo adeguato in italia sono atenei a livello regionale, magari con sedi distaccate per collaborazion di ricerca tipo erice gransasso st eni etc dove la regione provvede alla struttura alla logistica ed all'infrastruttura e il ministero provvede alla didattica.
in questo modo ogni regione, in base alla disponibilità ed in base al numero di iscritti, decide come e quanto spendere e come finanziare gli atenei.
prevedere un ateneo per provincia è semplicemente assurdo in termini di gestione, pretendere che tutti debbiano studiare in mega atenei tra roma bologna napoli trieste e milano è altrettanto assurdo.