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ROMA - "Non volevo uccidere Vanessa, io ho 21 anni e lei era una ragazza giovane come me e aveva tutta la vita davanti. Mi sono soltanto difesa". E' quanto ha detto ieri al procuratore aggiunto di Roma, Italo Ormanni, e al Pm Sergio Colaiocco, Doina Matei, la ragazza romena accusata di omicidio volontario aggravato da futili motivi. La giovane donna avrebbe due figli piccoli e il suo rammarico ora è anche per loro.
Durante l'interrogatorio della scorsa notte, Doina ha pianto più volte e spiegato che non voleva uccidere nè scappare all'estero. "Sono andata a Tolentino perchè lì vive mia madre - ha detto la donna, difesa dall'avvocato Giuseppe Di Napoli - sarei andata dai Carabinieri a costituirmi, a spiegare tutto quello che era successo". Doina è chiusa ora nel carcere di Rebibbia e il suo difensore ha chiesto ai Pm di predisporre una tutela particolare per evitare contatti con le altre detenute. Nell'interrogatorio, Doina ha ricostruito quello che è accaduto giovedì scorso alla stazione Termini, spiegato che c'era stato un alterco con Vanessa, iniziato nel vagone della metropolitana e proseguito sulla banchina della stazione. Qui, secondo il racconto della giovane, lei stessa si sarebbe difesa da Vanessa, che avrebbe iniziato a colpirla anche con schiaffi. "E' stato allora che ho alzato il braccio per difendermi - ha aggiunto - e purtroppo Vanessa è stata colpita all'occhio dalla punta dell'ombrello, ma non volevo ucciderla". Il suo legale ha spiegato che Doina "è piuttosto provata e che le dispiace di tutto quello che è accaduto". I Pm hanno contestato alla donna l'accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi anche sulla base di molte testimonianze di viaggiatori, presenti al fatto. A Doina Matei è stato proprio contestato il racconto di un testimone in particolare, secondo il quale sarebbe stata la donna romena a colpire con violenza Vanessa. L'interrogatorio di convalida del fermo si dovrebbe svolgere mercoledì prossimo.
Che sia veramente nato tutto da una lite??
Ho paura che quì finisce come in America, il bianco insulta il nero, il nero si difende, il nero finisce sulla sedia elettrica innocente.
Il Bullo: "stasera posso guardarmi allo specchio perchè oggi ho tormentato qualcuno".
E' veramente penoso :)