Federico Botticelli ha scritto:
Sei molto ottimista.
Non credo che un paese come il nostro sia in grado di assorbire gli enormi costi di manutenzione o sostituzione globale di un parco abitazioni che è cresciuto esponenzialmente in un dato range temporale del passato e andrà incontro ai problemi in un periodo preciso del futuro.
Siamo la nazione europea in cui c'è il maggior numero percentuale di proprietari di abitazione ad uso prima casa.
Il dramma è che una fetta notevole di costoro hanno fatto ricorso a indebitamenti al limite del collasso pur di possedere il mattone.
Quindi non ha la disponibilità neppure per interventi ordinari, figuriamoci straordinari!
Caro Botticelli, hai centrato il problema...!!!
Invece di andare incontro a enormi costi di manutenzione, in un futuro abbastanza prossimo, sara' meglio dar giu' di ruspa. liberare terreni e ricostruire in modo piu' razionale.
Il fatto che l'Italia (davanti a Irlanda e Portogallo) sia al primo posto in Europa come proprieta' della prima casa, (e anche della seconda n.d.a.) la dice lunga sulla ricchezza delle famiglie.
Per cui, se non ci saranno soldi per le manutenzioni, resta sempre il valore dell'immobile e del terreno...
...se veramente il nostro Paese e' destinato al declino economico (retorica pauperista sopratutto di sinistra alla quale non credo minimamente), resteranno sempre sul mercato degli immobili che potranno essere comprati da fondi d'investimento stranieri...
...con questi rendimenti si pagheranno le pensioni di un sistema che non reggera' piu' in una nazione di anziani...
...quindi, c'e' da essere abbastanza ottimisti sul nostro futuro da vecchi...
