Ma a me non frega nulla di Cerasa e di dove va la Sala. Mi premeva far notare il fatto che qualcuno si sta lamentando di come la Sala non sia stata preventivamente messa in sicurezza dal governo dopo aver deciso di arrestare un iraniano.GeishaBalls ha scritto: ↑08/01/2025, 19:05Capisco che è il vostro approccio preferito del attaccare chi dice qualcosa e non il merito. Vabbè. Un paio di chiarimenti sulla frase infelice in nerettoSoTTO di nove ha scritto: ↑08/01/2025, 18:38Il punto è che Cerasa, come altri, imputavano al governo di non aver "messo in sicurezza" gli italiani in Iran dopo aver arrestato a Milano un iraniano.GeishaBalls ha scritto: ↑08/01/2025, 18:23Ora che Cecilia Sala è a casa possiamo anche scagionare Cerasa ed il Foglio che “ci hanno inviato la Sala”.
La giornalista ha deciso da sola e da Sala (anticipo Gargarozzo) nel senso che questa era la quindicesima trasferta organizzata in posti difficili da quando ha uno dei podcast più ascoltati in Italia. Quindi Cerasa assolto perché il fatto non costituisce reato, perché il fatto non l’ha commesso qualcuno di diverso da Sala stessa,e perché se volessimo comunque condannare la testato giornalistica non sarebbe il Foglio ma Chora media e Mario Calabresi.
Dimenticandosi che l'Italia già sconsigliava di andare in Iran. (visti gli ultimi sviluppi dal 7 ottobre in avanti nel Medio Oriente)
Ecco perchè DDP faceva notare che il Cerasa aveva bellamente ignorato quell'avvertimento (governativo).
Insomma, lui voleva scaricare la colpa sul governo del rapimento della Sala quando in una zona "sconsigliata" ce l'aveva messa lui per primo.
Edit. Oddio Herma. Non si può sentire che un avvertimento del 3 ottobre, con tutto quello che è successo dopo (a partire dalla caduta del regime di Assad) fosse stato ritirato.
Cosa non hai capito sul fatto che Cerasa non c’entra e che la trasferta l’ha organizzata Sala con Chora media? (Fonte Chora media stessa, prima puntata di “stories - aspettando Cecilia Sala” del 30 dicembre). Quindi Cerasa non c’entra, questo è appurato, ok?
Secondo punto: ma come si fa a dire “ce l’aveva messa lui”? Ma potrà aver preso una decisione professionale autonoma per far il suo (rischioso) mestiere? Perché deve esserci stata messa da uno che prende le decisioni, lei non è capace?
Un ulteriore punto è che le aree di tensione o guerra ovviamente sono sconsigliate. Ucraina? Pensa un po’ è sconsigliato andarci: https://www.viaggiaresicuri.it/find-country/country/UKR (in Russia è invece proibito fare attività giornalistica)
Palestina? Assolutamente sconsigliato. Yemen? Sconsigliaaterrimo, lui e anche l’isola di Socotra (che ci ho fatto un pensiero). Quindi
Però il mestiere di giornalista sarebbe quello di andare a raccontare cosa succede in quelle aree lì. Il caso rilevante è se cambia la situazione, se succede qualcosa rispetto ai rischi che hai preso consapevolmente. Sarebbero andati dei giornalisti la settimana dopo l’arresto di quell’ingegnere iraniano? Forse no, sapendo della prassi di prendere ostaggi.
Non voglio dare la colpa del governo italiano, perché mi sembra impossibile che contemporaneamente puoi fare cose in fretta ed in segreto e comunque dare un preavviso agli italiani in Iran. Non so se Cerasa avesse accuse più specifiche, ma già avvisare anche i servizi segreti dell’operazione in corso sarebbe stato un buon inizio…
Insomma, per molti è libera di andare anche in "zone di guerra" ma poi è colpa di qualcun altro se finisce nei guai. (anche se figli di qualcosa successo nel frattempo).