No, la direttiva non mette sullo stesso piano chi produce energia con fotovoltaico e chi la compra da rete elettrica. Ci sono immobili NZE, cioè near zero emission building e quelli zebgiorgiograndi ha scritto: ↑10/10/2023, 21:01Zero emissioni?
Finché per produrre energia si brucerà qualcosa, le zero emissioni non esistono a prescindere
Tu puoi avere a casa la piastra a induzione e il riscaldamento elettrico, ma se il tuo provider brucia gas per creare la tua elettricità, il tuo consumo di energia genera emissioni
La direttiva mette sullo stesso piano la villetta con impianto fotovoltaico che la rende indipendente e l’appartamento che usa energia creata bruciando carbone
L’unica cosa sensata che avrebbero dovuto fare è imporre al provider di commercializzare non più di una % di elettricità prodotta bruciando qualcosa. (Cosa che già accada in qualche paese eu ma non in tutti)
In America un kw in eccesso prodotto da una villetta viene pagato dal provider 3 volte in più di quello a cui poi lo vende, appunto perché non essendoci tanta energia rinnovabile, i provider spingono per avere i propri clienti con il fotovoltaico (e rimanere a galla)
Qui invece in Europa, sti geni adesso pagano l’energia in eccesso prodotta meno di quello a cui la vendono (per guadagnarsi).
Se fai un po’ di math, l’impianto fotovoltaico a isola è da preferire a quello che immette elettricità in eccesso in rete perché costa 1/3 e si ammortizza in tempi più ragionevoli
Si è scelta una strada tortuosa che mette sullo stesso piano chi crea emissioni e chi non ne crea, e in aggiunta si è scelto di penalizzare la produzione/immissione di elettricità “extra” in rete.
Mescoli riqualificazione (energetica) con emissioni e non capisco perché lo fai. Una classe energetica terribile può avere tranquillamente zero emissioni (soprattutto se ha spazi a disposizione), mentre una zero emissioni, di fatto ha emissioni che derivano da come l’energia è prodotta dal provider
Comunque fai ragionamenti logici e corretti poi attribuisci alle normative cose che non sai. Tieni conto che il rischio di queste cose è che siano troppo complesse, non che siano approssimate