Salieri D'Amato ha scritto: ↑27/06/2023, 15:30
Ringrazio herma e Viz per i chiarimenti. E' che le rare volte che me le regalano, per il donatore sono sempre le "meglio del mondo intero", da qualsiasi zona provengono, mentre quelle comprate ai supermercati non hanno mai il gusto di una mozzarella fresca, per cui mi rimane difficile fare una comparazione mirata.
Non vorrei sembrare blasfemo, ma sapete per caso se nella grande distribuzione vi possano essere marche o caseifici degne di nota o comunque meno commerciali? Oppure in quel caso l'una vale l'altra.
Nessuna blasfemia, tranquillo

Comunque quando vivevo a Bologna l'unica, e dico unica, mozzarella che fosse vagamente simile a quella *vera* era quella di Gioiella. Fatta in Puglia, ma anche là del resto fanno buoni latticini, e consiglio anche la loro burrata.
Se hai accesso a qualche mom-and-pop shop specializzato in formaggi comunque prova a fare una capatina, di solito hanno della mozzarella decente. Ad esempio quando volevo una mozzarella un po' più seria in quei posti riuscivo a trovarle.
Mr. Viz ha scritto: ↑27/06/2023, 15:13
Salieri D'Amato ha scritto: ↑27/06/2023, 9:31
Scusate se faccio un intervento serio in questo contesto, ma le mozzarelle di Battipaglia non sono un'eccellenza quanto quelle del casertano? Io non ho il palato così abituato da saperle riconoscere o trovare differenze, ma da amici campani nel tempo ho sempre sentito lodare entrambe le zone.
Sono due scuole di pensiero differenti che creano infinite discussioni su quale sia la più buona, diciamo che quella di Battipaglia ha un sapore più delicato rispetto a quella di Caserta. Sono ovviamente buonissime entrambe , io però sono di scuola casertana quindi apprezzo di meno quella battipagliese.
Consiglio per fede, lascia perdere questi preziosi link ed addentane una, possibilmente insieme a del pomodoro fresco tagliato a fette, un filo di olio extravergine di oliva, del basilico ed una fetta di pane casareccio.
PS Ovviamente parlo di pane, non quella cosa a forma di pane ma senza sale che vi mettete a tavola.
Non ce l'hanno il pane vero in Lombardia (così come in Emilia e in tanti al
norde), se non in rarissimi posti fighetti, che non penso siano frequentati dal federicoweb. Mi ricordo di un panificio a Porta Romana che almeno pre-pandemic faceva anche l'aperitivo (non apericene tamarre, una cosa più low-key) che era davvero buono. Si chiamava Davide Longoni, per la cronaca.
Comunque trovo troppo affascinante 'sta cosa che
la mozzarella del supermercato fatta in un grosso stabilimento in Lombardia con il latte rumeno pieno di antibiotici va bene ma quella dei terroni non me la mangio, poi uno dice che le minoranze etniche che si lamentano dell'appropriazione culturale sono vittimiste.