Sapessi a me... Sono passati 24 anni, quando posterò il racconto del reading sembreranno ancora di più.
La G nel 2000 era ancora dicibile e scrivibile, per questa testimonianza del tempo non la toglierò mai in quel racconto.
Spoiler: era indicibile e non scrivibile già nel 2000
Due giurie non sollevarono obiezioni (L'Aquila e Milano). Inoltre "negro" richiama le sonorità ispanofona e lusitofona del sudamerica. Victor a La Habana disse:-Nunca entenderás lo que le pasa a un negro cuando escucha un tambor". Infine 'sta cosa del nero/negro non fa tanto la differenza tra il razzista e il non razzista, quanto tra il sincero e il corretto.
Grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Infine 'sta cosa del nero/negro non fa tanto la differenza tra il razzista e il non razzista, quanto tra il sincero e il corretto.
Ovvio,sintesi magistrale.
Mi piace tornare alla questione del dolore mainstream.
In che cosa si differenzia la tua concezione del dolore da quella politica mainstream, giacché’ anche la tua sarà’ politica ?
In altre parole sono due concezioni del dolore appartenenti alla stessa famiglia politica ma al contempo diverse
Sapessi a me... Sono passati 24 anni, quando posterò il racconto del reading sembreranno ancora di più.
La G nel 2000 era ancora dicibile e scrivibile, per questa testimonianza del tempo non la toglierò mai in quel racconto.
Spoiler: era indicibile e non scrivibile già nel 2000
Due giurie non sollevarono obiezioni (L'Aquila e Milano). Inoltre "negro" richiama le sonorità ispanofona e lusitofona del sudamerica. Victor a La Habana disse:-Nunca entenderás lo que le pasa a un negro cuando escucha un tambor". Infine 'sta cosa del nero/negro non fa tanto la differenza tra il razzista e il non razzista, quanto tra il sincero e il corretto.
Grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere.
Hai detto tu stesso però che le giurie a questi concorsi non sono affidabili.
Poi una cosa è l'uso della parola "negro" in spagnolo, lingua in cui - sorpresa - significa semplicemente "nero", un'altra è l'uso nella lingua italiana. Poi hai tirato in ballo il portoghese, ma dovresti sapere che l'uso della parola "negro" in quel Paese è essenzialmente legata al passato schiavista.
Comunque credo che tu abbia una visione del mondo più bianca e colonialista di quanto immagini. Siamo tutti figli dello Zio Sam, alla fine.
C'è poco da gineprare, markome ha competenze che io non ho, se dice che è verde è verde
Mi fa solo strano che sia anestetico e stimolante al contempo, ma in effetti potrebbe anche essere. Bella schifezza
lo e'. la mente vola, costriusce fantasie sessuali impensabili. il corpo e' straeccitato, non ha bisogno di riposo (almeno nei primi anni di abuso, poi cambia in peggio), il corpo e' una gigantesca zona erogena: 4,5 mega orgasmi a sezione sono la norma per un uomo (almeno nei primi anni, poi peggiora). 10 per le donne. insensibilta' al dolore. di qualunque tipo: dal mal di schiena crinico al ballbusting alla Dipre'.
ah si' un'altra cosa: quando te lo sei levato dai piedi da 10 o 15 anni sei contento. sei convinto che ti sei salvato. ma ti poace parlarne spesso e con chiunque
Infine 'sta cosa del nero/negro non fa tanto la differenza tra il razzista e il non razzista, quanto tra il sincero e il corretto.
Ovvio,sintesi magistrale.
Mi piace tornare alla questione del dolore mainstream.
In che cosa si differenzia la tua concezione del dolore da quella politica mainstream, giacché’ anche la tua sarà’ politica ?
In altre parole sono due concezioni del dolore appartenenti alla stessa famiglia politica ma al contempo diverse
Rispondo con il giudicato della giuria: primo un racconto sul suicidio scolastico, secondo sulla vecchiaia abbandonata, terza femminicidio con strage famigliare, tutti temi di grandissima attualità. Il mio parla della storia di un uomo e una donna che si frequentano per anni e non succede niente di eclatante e nonostante gli sforzi nemmeno si mettono insieme, ma non si lasciano. Lui è un sabotatore, una sorta di femminicida bianco, potremmo dire. Quindi i premi sono andati a tematiche mainstream e tutti gli altri sono stati ignorati.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Vabbè’ ma tu hai definito Scleineniana la donna in giuria.
La mia domanda non era piu’ focalizzata sul concorso ma sulle diversità fra voi perché pure tu sei di sinistra.
Evidentemente loro lo sono più di te , visto che per loro tutto deve essere politica, in senso mainstream .
Sapessi a me... Sono passati 24 anni, quando posterò il racconto del reading sembreranno ancora di più.
La G nel 2000 era ancora dicibile e scrivibile, per questa testimonianza del tempo non la toglierò mai in quel racconto.
Spoiler: era indicibile e non scrivibile già nel 2000
Due giurie non sollevarono obiezioni (L'Aquila e Milano). Inoltre "negro" richiama le sonorità ispanofona e lusitofona del sudamerica. Victor a La Habana disse:-Nunca entenderás lo que le pasa a un negro cuando escucha un tambor". Infine 'sta cosa del nero/negro non fa tanto la differenza tra il razzista e il non razzista, quanto tra il sincero e il corretto.
Grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere.
Hai detto tu stesso però che le giurie a questi concorsi non sono affidabili.
Poi una cosa è l'uso della parola "negro" in spagnolo, lingua in cui - sorpresa - significa semplicemente "nero", un'altra è l'uso nella lingua italiana. Poi hai tirato in ballo il portoghese, ma dovresti sapere che l'uso della parola "negro" in quel Paese è essenzialmente legata al passato schiavista.
Comunque credo che tu abbia una visione del mondo più bianca e colonialista di quanto immagini. Siamo tutti figli dello Zio Sam, alla fine.
Quindi secondo te non sapevo che negro in spagnolo significa nero? Essendo un termine polisemico usato come sostantivo significa uomo di colore nero e io ho richiamato le sonorità, non la semiotica. In portoghese esiste preto che è il colore nero, ma ancora nessuno, specie in Brasile, dice preto di un uomo di colore nero. Che poi negro è latino (niger, nigra, nigrum) e in seicento anni di storiogradia romana non c'è un solo accenno al colore nero di personaggi come Massinissa per esempio. Quindi il termine nasce puro e conosce nel tempo due deflessioni di accezione: quella colonialista e quella attuale che la ostracizza in relazione alla deflessione precedente, ma molti popoli non hanno seguito questa prescrizione.
L'ho raccontato ma lo ripeto: il migliore film sul razzismo che ho visto è con Paolo Villaggio pre Fantozzi, dove lui interpreta senza citarlo Giancarlo Gualco, direttore sportivo della leggendaria Ignis Varese che va negli Stati UNiti per comprare un fortissimo cestista nero. Il campione si rivela anche un campione di stronzaggine e gliene fa passare di tutti i colori. Lui è bloccato proprio dal volersi comportare in modo politicamente corretto e il giocatore avverte razzismo proprio in queste cautele che il manager adotta e aumenta la stronzaggine fino al finale quando villaggio sbotta e lo sfancula dandogli del negro di merda. Subito si guardano negli occhi, si abbracciano e lui viene in Italia.
Una lezione che mi è tornata molto utile quando sul lavoro in pronto soccorso ho trovato stranieri di tutti i colori che per saltare le file andavano in direzione sanitaria adducendo di essere discriminati per ragioni etniche.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Vabbè’ ma tu hai definito Scleineniana la donna in giuria.
La mia domanda non era piu’ focalizzata sul concorso ma sulle diversità fra voi perché pure tu sei di sinistra.
Evidentemente loro lo sono più di te , visto che per loro tutto deve essere politica, in senso mainstream .
Io sono comunista, è diverso. Non mi sognerei mai di definire di sinistra il reddito di cittadinanza, il superbonus 110%, i sacrifici per armare Zelensky e, tanto per citare l'ultima, le sceneggiate per impedire alla ministra Roccella di presentare il suo libro, imperniato tra l'altro sul padre Franco, grande esponente radicale e uomo di diritti e libertà.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
La situazione e’ molto confusa.
Di solito i comunisti fanno le azioni come quelle al salone del libro.
I sedicenti democratici no.
Qui abbiamo un comunista che critica i sedicenti democratici per aver fatto quello che fa parte del loro bagaglio.
La mia spiegazione e’ sempre la stessa : i democratici del Pd non sono tali.L’accettazione dell’economia di mercato ( peraltro con tasse esorbitanti) non basta a fare di loro dei liberal-democratici. Hanno conservato tutte le idiosincrasie verso libertà e democrazia ereditate dalla tradizione comunista.
Spoiler: era indicibile e non scrivibile già nel 2000
Due giurie non sollevarono obiezioni (L'Aquila e Milano). Inoltre "negro" richiama le sonorità ispanofona e lusitofona del sudamerica. Victor a La Habana disse:-Nunca entenderás lo que le pasa a un negro cuando escucha un tambor". Infine 'sta cosa del nero/negro non fa tanto la differenza tra il razzista e il non razzista, quanto tra il sincero e il corretto.
Grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere.
Hai detto tu stesso però che le giurie a questi concorsi non sono affidabili.
Poi una cosa è l'uso della parola "negro" in spagnolo, lingua in cui - sorpresa - significa semplicemente "nero", un'altra è l'uso nella lingua italiana. Poi hai tirato in ballo il portoghese, ma dovresti sapere che l'uso della parola "negro" in quel Paese è essenzialmente legata al passato schiavista.
Comunque credo che tu abbia una visione del mondo più bianca e colonialista di quanto immagini. Siamo tutti figli dello Zio Sam, alla fine.
Quindi secondo te non sapevo che negro in spagnolo significa nero? Essendo un termine polisemico usato come sostantivo significa uomo di colore nero e io ho richiamato le sonorità, non la semiotica. In portoghese esiste preto che è il colore nero, ma ancora nessuno, specie in Brasile, dice preto di un uomo di colore nero. Che poi negro è latino (niger, nigra, nigrum) e in seicento anni di storiogradia romana non c'è un solo accenno al colore nero di personaggi come Massinissa per esempio. Quindi il termine nasce puro e conosce nel tempo due deflessioni di accezione: quella colonialista e quella attuale che la ostracizza in relazione alla deflessione precedente, ma molti popoli non hanno seguito questa prescrizione.
L'ho raccontato ma lo ripeto: il migliore film sul razzismo che ho visto è con Paolo Villaggio pre Fantozzi, dove lui interpreta senza citarlo Giancarlo Gualco, direttore sportivo della leggendaria Ignis Varese che va negli Stati UNiti per comprare un fortissimo cestista nero. Il campione si rivela anche un campione di stronzaggine e gliene fa passare di tutti i colori. Lui è bloccato proprio dal volersi comportare in modo politicamente corretto e il giocatore avverte razzismo proprio in queste cautele che il manager adotta e aumenta la stronzaggine fino al finale quando villaggio sbotta e lo sfancula dandogli del negro di merda. Subito si guardano negli occhi, si abbracciano e lui viene in Italia.
Una lezione che mi è tornata molto utile quando sul lavoro in pronto soccorso ho trovato stranieri di tutti i colori che per saltare le file andavano in direzione sanitaria adducendo di essere discriminati per ragioni etniche.
Oggi cerimonia cattolica insieme a parenti del cazzo con i quali non ci caghiamo di striscio per tutto l'anno.
Naturalmente sono rimasto all'esterno della chiesa, troppa robaccia vivente assiepata in quegli edifici.
E poi non sopporto i preti parlanti, meglio muti.
Sono altamente allergico a queste cose fiabesche.
"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo