[O.T.] Devo entrare in analisi?

[kenneth]

Le malattie mentali purtroppo sono subdole e ti rovinano dentro se non curate. A casa ho un familiare che soffre di depressione e di attacchi di panico che si manifestano con spasmi violenti che gli impediscono una vita sociale normale. Inizia la cura e dopo un anno la sospende perché dice di essere guarito. Quest’anno ha avuto un lavoro a tempo indeterminato ed il fatto di trasferirsi presso un’altra sede ,l’ha mandato in crisi. Non so più come fare. Ad ogni notizia positiva , che prima gli creava ansia , reagisce piuttosto male. Adesso assume da una settimana serupin ma non vedo miglioramenti. Il suo doc dice che la terapia deve aderire. Per gli attacchi di panico prende xanax , prima di dormire e al mattino. Però vedo che se schiaccia un pisolino , anche di 5 minuti , si sveglia con attacchi di panico e spasmi Si sente sempre stanco e il medico piuttosto che abbassare i mg della terapia , li ha aumentati dopo 7 giorni. Bisogna aspettare dice. Però nelle merda ci siamo noi familiari. Devo fare tutto , dalla spesa alle faccende di casa perché non vuole uscire di casa se non costretto dal lavoro Io personalmente ho combattuto malattie fisiche piuttosto dure ma ero sempre lucido. Le malattie mentali sono davvero tremende. Non so se ce la farò a continuare così , sentendomi impotente di fronte la sofferenza di un familiare

[marziano]

un familiare convinvente?
ma quanti anni avete?
eh perché se non si esce di casa da adulti, le malattie mentali incrementano.

[El Diablo]

Inizia la cura e dopo un anno la sospende perché dice di essere guarito.

Errore grossissimo.
La sospende da solo o con l'aiuto medico?
Come la sospende? Gradualmente o di netto?

Adesso assume da una settimana serupin ma non vedo miglioramenti. Il suo doc dice che la terapia deve aderire. Per gli attacchi di panico prende xanax , prima di dormire e al mattino. Però vedo che se schiaccia un pisolino , anche di 5 minuti , si sveglia con attacchi di panico e spasmi Si sente sempre stanco e il medico piuttosto che abbassare i mg della terapia , li ha aumentati dopo 7 giorni. Bisogna aspettare dice.

Questo tipo di cure ha bisogno di tempo, sia per poter modificare i dosaggi e trovare quelli adatti, sia per poter fare effetto in pieno.

Non so se ce la farò a continuare così , sentendomi impotente di fronte la sofferenza di un familiare.

Da quanto tempo arranchi?

[Gargarozzo]

Grazie Kenneth della fiducia, mi sembri una persona in grado di pesare la qualitá dell'ascolto di chi ti commenta in un forum, è necessario non avere superficialità e supponenza nei confronti di chi si apre e condivide cose cosí dolorose.
Ad esempio io non condivido alcune cose perché SO che manderei istantaneamente affanculo alcune persone che scrivono sempre con la veritá in tasca, anche quando non sanno la situazione altrui, se non da poche frasi accennate.
Detto questo, non giustifico la mia aggressività verso certi atteggiamenti perché, anche se mi da fastidio ammetterlo, in genere sono arroganti in modo involontario e il loro modo di porsi è comunque animato da un'intenzione positiva.
P.s. parlando dei presenti perché non mi nascondo dietro un dito, non mi riferisco al buon Diablo che lo trovo sempre sul pezzo e rispettoso ma - tra gli altri - a Marziano che ritengo sempre arrogante ma, ripeto, lo sono altrettanto nei suoi confronti e alla fine gli riconosco un'intenzione positiva.

[kenneth]

Inizia la cura e dopo un anno la sospende perché dice di essere guarito.

Errore grossissimo.
La sospende da solo o con l'aiuto medico?
Come la sospende? Gradualmente o di netto?
Ciao Diablo:
La sospende gradualmente , con l’aiuto del
Medico ma sempre dietro sua richiesta perche dice di essere migliorato e di non averne bisogno.

Adesso assume da una settimana serupin ma non vedo miglioramenti. Il suo doc dice che la terapia deve aderire. Per gli attacchi di panico prende xanax , prima di dormire e al mattino. Però vedo che se schiaccia un pisolino , anche di 5 minuti , si sveglia con attacchi di panico e spasmi Si sente sempre stanco e il medico piuttosto che abbassare i mg della terapia , li ha aumentati dopo 7 giorni. Bisogna aspettare dice.

Questo tipo di cure ha bisogno di tempo, sia per poter modificare i dosaggi e trovare quelli adatti, sia per poter fare effetto in pieno.


La prende da una settimana , spero che gli effetti collaterali diminuiscano fra qualche giorno Si sente sempre stanco e non ha nemmeno voglia di uscire a fare la spesa Lui mi dice che vorrebbe stare a casa a riposo , ma secondo me a lavoro trova gli stimoli giusti per distrarsi. Non so se sia il caso di farlo stare a casa , dove fra l’altro si agita se non trova distrazioni

Non so se ce la farò a continuare così , sentendomi impotente di fronte la sofferenza di un familiare.

Da quanto tempo arranchi?

Io ho una mia vita privata , una compagna e un lavoro da mandare avanti , sono venuto a trovarlo per qualche giorno , ma non avrei mai immaginato che potesse ricadere in depressione dopo un trasloco di casa ed un posto a tempo indeterminato che tento desiderava. Non capisco perché le notizie positive lo mandino in crisi.
Pa ho fatto casino con il quote. Spero che Diablo veda le risposte

[kenneth]

Grazie Kenneth della fiducia, mi sembri una persona in grado di pesare la qualitá dell'ascolto di chi ti commenta in un forum, è necessario non avere superficialità e supponenza nei confronti di chi si apre e condivide cose cosí dolorose.
Ad esempio io non condivido alcune cose perché SO che manderei istantaneamente affanculo alcune persone che scrivono sempre con la veritá in tasca, anche quando non sanno la situazione altrui, se non da poche frasi accennate.
Detto questo, non giustifico la mia aggressività verso certi atteggiamenti perché, anche se mi da fastidio ammetterlo, in genere sono arroganti in modo involontario e il loro modo di porsi è comunque animato da un'intenzione positiva.
P.s. parlando dei presenti perché non mi nascondo dietro un dito, non mi riferisco al buon Diablo che lo trovo sempre sul pezzo e rispettoso ma - tra gli altri - a Marziano che ritengo sempre arrogante ma, ripeto, lo sono altrettanto nei suoi confronti e alla fine gli riconosco un'intenzione positiva.

Grazie per il supporto. C’è bisogno di una pacca sulla spalla

[El Diablo]

Buongiorno Kenneth.
Secondo me rimanere a casa peggiorerebbe la sua condizione, perché si adagerebbe ancora di più e soprattutto, come hai intuito anche tu, non avrebbe gli stimoli per uscirne nè le distrazioni necessarie per superare questa fase iniziale della cura (che spesso è pesante, visti anche i probabili effetti collaterali).
Non deve vedere la casa come un porto sicuro, non ora, i benefici effimeri che avrebbe saranno solo temporanei, brevissimi ed inutili alla causa.
In breve tempo la "sicurezza" delle quattro mura si trasformerà in sabbia mobile nella quale sprofonderà senza nemmeno remdersene conto, e allora sarà davvero dura risalire la china, non impossibile ma molto molto dura.
Come ti dicevo, la cura ha bisogno di tempo per cominciare a lavorare bene, e in questo tempo il medico che lo segue valuta i dosaggi adatti per il tuo familiare, dosaggi che lo facciano stare bene senza effetti collaterali.
Naturalmente i farmaci da soli non bastano, di solito ad essi viene affiancato un sostegno psicologico che aiuti a capire da cosa deriva il malessere.
Serve tempo, se senti di non farcela hai bisogno di qualcuno che ti dia il cambio, non è facile assistere una persona con determinate patologie

Ps. No, non sono un medico, semplicemente ho vissuto la tua stessa situazione (e ne ho seguite da vicino molte altre a causa del volontariato che faccio), le dinamiche che descrivi sono esattamente le stesse di altre migliaia di casi.
Ma se ne esce, anche se ora ti sembrerà impossibile.
Naturalmente poi ogni caso è una storia a sè, io ti ho portato la mia testimonianza, non l'elisir magico per guarire.
Coraggio, stringi i denti ma senza arrivare a digrignarli.

[Salieri D'Amato]

Per quello che può servire un consiglio Kenneth, e per quanto difficile possa essere il metterlo in pratica, cerca di guardare la cosa con maggior distacco possibile, ripetendoti che la cosa è solo temporanea e che questo brutto periodo finirà. Quindi fai tutto quello che devi fare, anche in casa, senza farglielo pesare e possibilmente con il sorriso sulle labbra. Le tensioni e l'atmosfera opprimente acuiscono le problematiche mentali, un clima quanto più disteso possibile dovrebbero favorire le "guarigioni"; compresa la tua salute, che se ti stai a macerare nel vortice dei pensieri pessimisti rischi di scoppiare.

E visto che altro non possiamo fare, mi unisco al Garga e a Diablo nella pacca sulla spalla.

[kenneth]

Buongiorno Kenneth.
Secondo me rimanere a casa peggiorerebbe la sua condizione, perché si adagerebbe ancora di più e soprattutto, come hai intuito anche tu, non avrebbe gli stimoli per uscirne nè le distrazioni necessarie per superare questa fase iniziale della cura (che spesso è pesante, visti anche i probabili effetti collaterali).
Non deve vedere la casa come un porto sicuro, non ora, i benefici effimeri che avrebbe saranno solo temporanei, brevissimi ed inutili alla causa.
In breve tempo la "sicurezza" delle quattro mura si trasformerà in sabbia mobile nella quale sprofonderà senza nemmeno remdersene conto, e allora sarà davvero dura risalire la china, non impossibile ma molto molto dura.
Come ti dicevo, la cura ha bisogno di tempo per cominciare a lavorare bene, e in questo tempo il medico che lo segue valuta i dosaggi adatti per il tuo familiare, dosaggi che lo facciano stare bene senza effetti collaterali.
Naturalmente i farmaci da soli non bastano, di solito ad essi viene affiancato un sostegno psicologico che aiuti a capire da cosa deriva il malessere.
Serve tempo, se senti di non farcela hai bisogno di qualcuno che ti dia il cambio, non è facile assistere una persona con determinate patologie

Ps. No, non sono un medico, semplicemente ho vissuto la tua stessa situazione (e ne ho seguite da vicino molte altre a causa del volontariato che faccio), le dinamiche che descrivi sono esattamente le stesse di altre migliaia di casi.
Ma se ne esce, anche se ora ti sembrerà impossibile.
Naturalmente poi ogni caso è una storia a sè, io ti ho portato la mia testimonianza, non l'elisir magico per guarire.
Coraggio, stringi i denti ma senza arrivare a digrignarli.

Buongiorno Diablo , intanto grazie per il tuo supporto. Stamattina , neanche a farlo apposta , si sentiva stanco e guardava il letto come se gli mancasse. Detto fatto. Non ce l’ha fatta a di uscire di casa , non è andato al lavoro e si è disteso sul divano. Passa le giornate tra letto e divano ,lo invito ad uscire per una sigaretta , un caffè al bar o la spesa al centro commerciale , ma non se la sente e si butta giù. Pure vestirsi o fare la doccia diventano seccanti. Al lavoro lo trattano bene , l’ambiente è disteso e stimolante ma per lui non è un motivo per uscire di casa. Stamattina mi ha detto che vorrebbe riposare per un mese intero , ovviamente in casa. Ho reagito male , ho perso la pazienza , perché vedo che non si dá una mossa a migliorare per se stesso. A volte penso che la mia presenza lo lasci nella condizione di non badare a se stesso , perché tanto ci sono io che faccio tutto in casa e fuori. Non capisco come faccia a non apprezzare tutto quello che di buono la vita gli sta offrendo. Soprattutto in questo periodo Quando non lavorava e le cose andavano male , era forte e reagiva combattendo , adesso siamo nel paradosso che tutto ciò che ha sempre voluto con sacrifici e dedizione , non lo renda felice. Insomma a lui piace correre ma una volta raggiunto il traguardo , innesta la retromarcia verso il baratro Non so se portarlo in ospedale , cambiare psichiatra o aspettare qualche giorno in attesa che i farmaci facciano il loro corso. Da quando li assume però non ha più pensieri ossessivi , ma solo attacchi di panico Spero di recuperare un po’ di pazienza che perdo facilmente quando gli prendono gli attacchi di panico. Stringerò i denti. Grazie Diablo

[kenneth]

Per quello che può servire un consiglio Kenneth, e per quanto difficile possa essere il metterlo in pratica, cerca di guardare la cosa con maggior distacco possibile, ripetendoti che la cosa è solo temporanea e che questo brutto periodo finirà. Quindi fai tutto quello che devi fare, anche in casa, senza farglielo pesare e possibilmente con il sorriso sulle labbra. Le tensioni e l'atmosfera opprimente acuiscono le problematiche mentali, un clima quanto più disteso possibile dovrebbero favorire le "guarigioni"; compresa la tua salute, che se ti stai a macerare nel vortice dei pensieri pessimisti rischi di scoppiare.

E visto che altro non possiamo fare, mi unisco al Garga e a Diablo nella pacca sulla spalla.

Purtroppo stamattina dopo l’ennesimo attacco di panico ho perso la pazienza e lui si è sentito ancora più agitato. Cercherò di essere più calmo creando un clima positivo in casa Tengo duro. Intanto grazie per la pacca sulla spalla. Ne ho bisogno

[gaston]

tieni, duro, quando sarà passata la crisi però convincilo ad accettare un supporto psicologico, è fondamentale.

[kenneth]

tieni, duro, quando sarà passata la crisi però convincilo ad accettare un supporto psicologico, è fondamentale.

Il suo psichiatra è distante da lui però per telefono non gli fa mai mancare la consulenza. Ora però sono indeciso se portalo da un altro o in ospedale , ma temo che possano imbottirlo di farmaci , senza grossi risultati

[Paperinik]

Ho letto piuttosto turbato la descrizione che kennet ha fatto del suo familiare e sembrava descrivesse me. Pure io faccio casa-lavoro, nei fine settimana non esco di casa, quello che prima mi piaceva adesso non mi interessa più e in generale nulla mi interessa più. Sono trasandato e mi alzo giusto perché devo. In sintesi sono quantitativo biologico. Ottobre poi è orrendo, sto male pure fisicamente.
Io però non capisco perché la sua è depressione ma la mia no. Il mio cervello mi ha sabotato facendomi rispondere male al test falsando la diagnosi?

[Alexandra Concept]

https://voca.ro/157y9N4P3FNb
un pò lungo,palloso ma può aiutare.
Parla del bullismo.

[El Diablo]

[Scopri]Spoiler

tieni, duro, quando sarà passata la crisi però convincilo ad accettare un supporto psicologico, è fondamentale.

Il suo psichiatra è distante da lui però per telefono non gli fa mai mancare la consulenza. Ora però sono indeciso se portalo da un altro o in ospedale , ma temo che possano imbottirlo di farmaci , senza grossi risultati

Kenneth, come procede?