Un drogato non e' malato, e' un drogato e basta.pan ha scritto:Apri con una dichiarazione di carattere generale e per sostenerla utilizzi una visione soggettiva "da vicino" per sostenerla. E' un errore metodologico, tuttavia sulla dichiarazione iniziale abbiamo l'esempio del proibizionismo negli States i cui risultati a livello sociale non furono brillantissimigiorgiograndi ha scritto:credere che liberazzando la droga si possa avere una situazione migliore a livello sociale è da ignoranti.
Che poi si tolgano soldi alla criminalità, io non lo metto in dubbio, ma permettere di comprare la droga in drogheria è da dementi che non sanno un cazzo in merito a cosa è la droga e alle conseguenze psicologiche è comportamentali di chi si droga.
L’ho detto prima: per essere competenti in materia ci va qualche hanno di droghe pesanti, altrimenti sono solo parole de incompetenti.
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Il topic si è magari spostato sulla cronaca di Milano, in quanto molti sono della zona e si rendono conto di come gli spacciatori siano tutti (o quasi) migranti irregolari i cui reati vengono sempre e costantemente sminuiti come fatto secondario dai sinistrorsi intellettuali che anche vivendo a Milano E sapendo bene cosa succede, non ammettono che il problema esiste.. Punto 2: tu vedi i tossici nel sistema di mercato proibizionista vigente, che li porta di default nell'area della criminalità, non come sarebbero in un sistema legalizzato, nel quale diverrebbero pazienti piuttosto che delinquenti.
Ma anche tecnicamente: Cazzo avrei dovuto fare quando pippavo? presentarmi in qualche ufficio per farmi dare la coca alle 4 di notte e firmare un pezzo di carta che sono un tossico e lasciare li la mia patente?
Oppure, per comprare da fumare, fare la coda in un altro ufficio per prendere 2 canne e lasciare anche li la mia patente di giuda?
Perche' se a uno che ha bevuto gli tolgono la patente per mesi, a uno che si droga devono fare la stessa cosa.
Ma che assurdita', ma e' un concetto idiota, insensato e non attuabile. Magari il cannaiolo fancazzista con i rasta senza patente amerebbe un servizio del genere, ma il cocainomane assulutamente no, continuerebbe ad usare lo spacciatore di fiducia, come l'operaio che fuma nero o lo studente che si fa le pere.
Ma comunque, secondo te bisognerebbe usare risorse per "curare" un drogato invece the aiutare un immigrato regolare ad integrarsi o un pensionato ad arrivare a fine mese o una coppia giovane a mettere su famiglia?
La liberalizzare non serve a nulla, ma il proibizionismo non e' la soluzione. Infatti non ho mai parlato di proibizionismo ma di educazione dei giovani: spiegare come nessuna droga sia "leggera", la stessa cosa vale anche per alcuni oppiacei, ABC dei narcotici.
Certo che se hai qualche professore alle superiore che ti dice che una canna e' meno dannosa di una sigaretta (esperienza personale) allora siamo proprio messi male da principio (professore sinistroide oltre ogni limite, chiaramente intenzionato a influenzare i sui alunni con le sue idee politiche).
Questo non deve succedere, perche' il professore in questione nemmeno aveva mai fumato una canna, era ideologia da 4 spicci venduta a 16enni ignoranti che si contrapponeva a chi a casa propria aveva indicazioni molto diverse.
Detto questo: togliere manovalanza all'industria della droga non e' proibizionismo, ma buon senso. Che cazzo di senso ha avere spacciatori per strada quasi ad ogni angolo della strada? Ma allora vogliamo proprio che la droga circoli liberamente.
Il mio non e' un errore metodologico, ma una realta' oggettiva, se non riesci a vederla stai solo trollando in giro e te lo dimostro.
Immagina che sei cieco, e vai a fare la spesa in un negozio che vende patate avariate (la droga), e io in passato ho comprato patate in quel negozio e hai avuto la diarrea, per questo ti avviso.
Il mio avere avuto la diarrea non e' soggettivo, perche' tutti gli altri clienti si sono cagati addosso a mangiare patate avariate.
Se tu invece non consideri la droga come una patata marcia, e quindi consideri avere la diarrea come una cosa normale, be allora il tuo concetto non fa una grinza, ma quindi sei il negoziante che vende le patate o suo complice oppure non hai mai avuto la diarrea.
Te lo ripeto, un drogato non e' malato, un drogato e' un drogato e basta. Pensare che la droga sia una malattia (se un drogato ti dice qualcosa del genere) e' sono un modo per giustificare l'uso di droga. Per smettere di drogarsi basta voler smettere veramente e agire di conseguenza (magari con un po di supporto sociale che sicuramente non e' droga di stato)