esistono mille fattori, e molti più punti di vista; siamo tutti viandanti che tirano il proprio dado, e chissà come andrà, valgono molti ragionamenti,
in teoria. Poi si impongono i fatti e i risultati. Il caso, l'imprevedibilità del calcio (sport meno meritocratico di altri, per tanti motivi), eccetera.
Comunque apprezzo particolarmente Lider, da altri etichettato come voltagabbana oppure un po' spericolato, perché è un vero giocatore. Si espone, esplicitamente e forse a volte senza estenuante preparazione, forse è vero, però poi non rinnega la sue scelte, ogni lasciata è persa, si vince e si perde. Non è un vigliacco. In questo mondo di finte apparenze e persino di finte apparenze relative ai nicknames di un forum (mi ci metto anche io dentro) esprimo stima verso chi è se stesso sempre, Lider è uno dei pochi di questo novero.
Mi piace chi sa perdere, tutti perdiamo a volte, ma chi sa perdere è più saggio di chi sa vincere ed estremamente più saggio di chi non sa vincere che è solo leggermente inferiore di chi non sa perdere. Lo dico con molto spirito autocritico, avendo molte volte perso e vinto con poco stile.
Non ho visto la partita della Roma, ma qualcosa mi dice che Zaniolo si è rivelato "qualcosa di più" del giovane di belle speranze che l'Inter pensava di dare alla Roma come parziale contropartita del "campione acclarato" Nainggolan. Poi Nainggolan secondo me si riprenderà ed in parte si è già ripreso.
Speriamo, eh. In chiave nazionale