qui ti volevo io
appunto: le trame "stereotipate" e "di consumo" sono simili a quelle dei "generi" che per tanti anni hanno schifato i critici e i cosiddetti "intellettuali" (con lo stesso tipo di atteggiamento e disprezzo verso il prodotto di 'massa'), mentre piacevano alla gente.
chiaro che il discorso non è riducibile a pubblico colto e ignorante. tutte le mie parole sono state spese proprio contro questa impostazione, che si leggeva neanche tanto tra le righe, in molti interventi.
è inutile e trovo anche intellettualmente arrogante dire "questa è tivu', bleah...", "questo film è commerciale, bleah", "io non guardo questa roba per la massa", etc...
ovviamente ci sono differenze tra prodotto e prodotto, ma etichettare come "livellate verso il basso" le persone diverse da noi è puro narcisismo e nient'altro (perchè alla fine sono sempre "gli altri" livellati verso il basso... chi parla naturalmente ha gusti migliori, no?)
negli anni ci hanno provato in tanti: è impossibile definire con esattezza la "qualità ". c'è e ci sarà sempre una componente di giudizio personale (e condiviso, che è lo stesso).