aguirre1 ha scritto:Kull ha scritto:
Non pensiamo esista una legge che lo vieta.
Ma il buon gusto lo suggerisce.
Il gestore non è mai un utente normale ed è li per lavorare, controllare, gestire la situazione...
Che poi lo facciano in privato, fatti loro. Ma non sul "luogo di lavoro"...
Soprattutto in grossi club. Forse potrebbe essere diverso nel caso di piccole ville per sole coppie, se i gestori giocano in coppia, perché se lo fanno da singoli, anche peggio!
S'è mai visto il ristoratore che mangia assieme ai clienti?!?

Per un a volta tanto, sono d'accordo con il nostro Kull

Sì, Kull ha centrato il punto.
Aggiungo una considerazione, però non vorrei essere considerato presuntuoso (anche perché quel che sto per dire vale per ogni coppia di gestori): se si partecipasse ai giochi, si creerebbero delle tensioni e delle gelosie tra i soci.
I gestori, così come coloro che indossano una divisa, diventano immediatamente più belli e appetibili per il solo fatto di trovarsi in quel ruolo, noi lo abbiamo vissuto di persona.
Quando eravamo semplici clienti, eravamo considerati una coppia mediamente carina ma non certo delle superstar; appena passati dall'altra parte, abbiamo scoperto che magicamente tantissime coppie "
...da anni avrebbero tanto voluto giocare con noi", magari quelle stesse coppie che prima faticavano a salutarci.
Giocare come gestori quindi porterebbe a far dire a molti: "Perché giocate con le coppie X e Y e non con noi? Cosa abbiamo che non va?", con tutte le spiacevoli conseguenze del caso.
Ribadisco: vale per tutte le coppie di gestori, non solo per noi.
P.S.: credo che la cosa più penosa siano i gestori singoli che si intrufolano nei privé.
"Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare un'intera via crucis con una semplice stretta di mano, od una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore..." (Andrea Pazienza)
"Se fai la tua scelta, cerca di perdere" (Lou Reed)
"Bisogna diventare ossessionati, e poi rimanerlo tutta la vita" (John Irving)