GIUSTIZIA: Rivangare il passato

Scatta il fluido erotico...

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balkan wolf
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#46 Messaggio da balkan wolf »

cazzo proprio non ce la faccio a resistere scusate ...

vedi caro brain ho citato marx ( socialismo ) proprio perchè il mio amato est euro è l'antitesi di qualunque idea sociale... conta solo il capitale :-)

il tono da lezioncina di vita ti prego no...

non voglio postare per non flammare ( impossibile non farlo ) ma non citatemi a cazzo di grazia...
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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sandrino
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#47 Messaggio da sandrino »

Inchiostro Simpatico ha scritto:PS Una cosa curiosa: in questo forum porno ci sono molte persone di destra (ed è un bene) ma vi chiedo una cosa: la vostra cara parte politica RIPUDIA il porno, l'aborto, la prostituzione...insomma è sempre stata strenuo baluardo della morale cattolica...strana la vita vero? :wink:
Giusto appunto quello di Inchi, ma sfido chiunque a trovare una dichiarazione di qualche esponente della sinistra italiana a favore del porno. Restando in tema di libertà¡ sessuali, mi sembra che il Partito Comunista Italiano non vedesse di buon occhio l´omosessualità¡, mentre su questo tema di recente a destra qualcosa si è mosso, e non parlo del caso Cecchi Paone, che ritengo molto di facciata, bensà­ di altre iniziative culturali riferibili all´area di An e dintorni (come l´associazione Lib Gay). Poca cosa, sicuramente, ma sempre segno di maturità¡ politica e di miglioramento delle condizioni sociali di tutti.
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soccorsorosso
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#48 Messaggio da soccorsorosso »

"lasciamo perdere l'oggi perchè ci si vergogna di ricordare quel che maneggiava, per incuria o calcolo, il governo mentre gli assassini di Primavalle guadagnavano la prescrizione:la restituzione alla libertà  di Carlo Cicuttini, autore della strage di Peteano, la sotterranea trattativa per la grazia ad Erich Priebke, il carnefice delle Fosse Ardeatine, l'inerzia politico diplomatica per riportare in Italia Delfo Zorzi, responsabile della strage di piazza Fontana.
Otto stragi consumate in Italia, dal 1969 al 1984, Milano 1969, Gioia Tauro 1970, Peteano 1972, Questura di Milano,1973, Brescia 1974,italicus 1974, stazione di Bologna 1980, treno 904, 1984
149 innocenti, 688 feriti che attendono ancora una verità 
La menoria puó essere un macigno sul presente e l'ostacolo che ci impedisce di alzare lo sgaurdo sulla strada da percorrere. Del "lavoro del lutto e della memoria" e quindi della "guarigione" bisogna essere degni se si vuole ricevere, da chi solo puó consegnarlo, il dono della riconciliazione.Chi puó perdonare dovrà  ancora attendere."

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sandrino
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#49 Messaggio da sandrino »

soccorsorosso ha scritto:"lasciamo perdere l'oggi perchè ci si vergogna di ricordare quel che maneggiava, per incuria o calcolo, il governo mentre gli assassini di Primavalle guadagnavano la prescrizione:la restituzione alla libertà  di Carlo Cicuttini, autore della strage di Peteano, la sotterranea trattativa per la grazia ad Erich Priebke, il carnefice delle Fosse Ardeatine, l'inerzia politico diplomatica per riportare in Italia Delfo Zorzi, responsabile della strage di piazza Fontana.
Otto stragi consumate in Italia, dal 1969 al 1984, Milano 1969, Gioia Tauro 1970, Peteano 1972, Questura di Milano,1973, Brescia 1974,italicus 1974, stazione di Bologna 1980, treno 904, 1984
149 innocenti, 688 feriti che attendono ancora una verità 
La menoria puó essere un macigno sul presente e l'ostacolo che ci impedisce di alzare lo sgaurdo sulla strada da percorrere. Del "lavoro del lutto e della memoria" e quindi della "guarigione" bisogna essere degni se si vuole ricevere, da chi solo puó consegnarlo, il dono della riconciliazione.Chi puó perdonare dovrà  ancora attendere."
Caro soccorsorosso, per caso ti chiami Giuseppe D´Avanzo e di professione fai il giornalista a Repubblica? Leggete un pà³ qua...

Se la memoria
è solo un veleno


di GIUSEPPE D'AVANZO

di archivio IL DIBATTITO, nato trent'anni dopo dal rogo di Primavalle, è umiliante e fraudolento. Sarebbe meglio chiuderlo prima che si puó. Non ce n'è uno - uno - che ricordi o mostri di sapere che il perdono, anche etimologicamente, è dono. àˆ il dono della riconciliazione. Quel dono non è nella disponibilità  di chi fa leggi, di chi governa il Paese o di chi vuole governarlo. Non puó essere "posta" congiunturale di una politica prigioniera dell'"ottica della miserabilità " o "passaggio" in cerca della migliore posizione per affrontare una tornata di voti.

Il perdono è - per le vittime: le sole che possono perdonare - "la barriera insuperabile da superare" perchè perdonare è impossibile e il perdono è sempre illusorio e falso (Jacques Derrida). Chi perdona compie questo passo doloroso e insincero per affidare ad altri quel che egli non riesce più a pensare. Che la storia possa continuare. Che ci possa essere un nuovo inizio. Che si possa lasciare ancora aperto un passaggio verso il futuro. àˆ un lavoro che il dono di riconciliazione, concesso dalle vittime, affida alle generazioni future. Si perdona per rendere possibile agli altri, a coloro che verranno, "il lavoro del lutto e della memoria" e quindi l'espiazione e la guarigione. In questo senso, perdonare diventa una catarsi e riconciliarsi è un passo che, restituendo un nuovo senso al passato, rende ancora possibile il futuro.

Il dibattito di questi giorni, al contrario, vuole soltanto proteggere il presente dei "dibattenti" e quel che ieri loro sono stati, a destra come a sinistra. Lasciamo perdere l'oggi perchè ci si vergogna di ricordare quel che maneggiava, per incuria o calcolo, il governo mentre gli assassini di Primavalle guadagnavano la prescrizione: la restituzione alla libertà  di Carlo Cicuttini, autore della strage di Peteano; la sotterranea trattativa per la grazia a Erich Priebke, il vecchissimo carnefice delle Fosse Ardeatine; l'inerzia politico-diplomatica per riportare in Italia Delfo Zorzi, responsabile della strage alla Banca dell'Agricoltura, fuggiasco in Giappone.

àˆ già  difficile non tenere a mente questa muffa, ma quel che conta dire è come il passato - in questo dibattito triste - venga trasfigurato con mediocri operazioni cosmetiche.

àˆ necessario, per l'impresa, dimenticare le vittime. Il lungo elenco. I loro nomi. Chi li ricorda davvero? Chi vuole ricordarli davvero? Anche se a nome loro si parla, si rabuffa e ammonisce, appare del tutto irrilevante preoccuparsene o invocare (anche a nome degli altri) il loro perdono con umiltà , pietà , vergogna, incredulità . Nessuno lo fa. Nessuno lo farà . Non il miserabile Achille Lollo come ieri il miserabile Cesare Battisti. Nè chi, accanto ai due, è vissuto o - di loro - è stato amico o complice. Nè chi ne è l'improvvisato "angelo custode". Le vittime sono evocate a comando, secondo necessità  e quanto basta per giustificare la propria violenza con la violenza dell'altro perchè incombe l'urgenza di ridefinire il nemico, di chiamarlo allo scoperto. Con le sue responsabilità .

Il nemico è immutabile. Ha la stessa faccia di ieri. Gli stessi modi. La stessa aggressività . La stessa volontà  distruttiva. Ancora oggi rappresenta un pericolo. Nulla è mutato. Ascoltate Gianfranco Fini. Appena qualche giorno fa, a Milano. "La sinistra non considera assassini Achille Lollo e gli altri, ma autori di un atto di giustizia. La sinistra che si nutre di odio, e alimenta la violenza non solo verbale, ma fisica". L'indicativo del ministro degli Esteri è un pugno sul tavolo. àˆ avvertimento e allarme. Il "mostro" è ancora vivo e puó ancora colpire.

Pacificazione. Perdono. Riconciliazione. Quale significato possono avere queste formule in un orizzonte dove la memoria non è mai terapeutica, ("un modo di stare meglio con gli altri e con sè"), ma soltanto malattia, veleno, desiderio riattivato, occasione per riproporre ancora la vendetta e l'odio. Si resta smarriti. Sinistra, poi? Quale sinistra? La sinistra istituzionale del partito comunista, quella che per Achille Lollo "era un fascismo democratico più pericoloso di quello autoritario"; quel partito che, negli anni peggiori, fu baluardo contro il terrorismo "nero" e anche "rosso", quando finalmente lo riconobbe come lacerto della sua storia? Fini non gradirebbe per il suo Movimento sociale la stessa semplificazione. Se lo facesse, potrebbe ricordare che "il peso della destra negli episodi di violenza è pari al 95 per cento tra il 1969 e il 1973, all'85 per cento nel 1974 e al 78 per cento nel 1975" o che questa storia di morte ha un inizio e una geografia non il vuoto nero, cupo, indistinto che cancella ogni fattezza e rende tutti uguali. Tutti colpevoli, quindi tutti innocenti.

Il 12 dicembre 1969, con le bombe alla Banca Nazionale dell'Agricoltura, una generazione di italiani, come scrisse Grazia Cherchi, perse la sua innocenza. E quello fu l'inizio. "Morì un pezzo significativo della Prima Repubblica: una parte consistente dell'apparato statale passó consapevolmente nell'illegalità . Si pose come potere criminale continuando a occupare istituzioni vitali ed essendone tollerato" (Marco Revelli). E questo fu l'effetto. Quel che seguì fu che "in quel clima lo squadrismo neofascista lancia l'offensiva più seria mai tentata nell'Italia repubblicana, con protagonisti diversi e con connessioni differenti: dai militanti del Movimento sociale italiano alla nebulosa dei gruppi semiclandestini o clandestini, e sino a uomini variamente presenti all'interno dell'esercito, dei servizi, dei più diversi apparati dello Stato" (Crainz, Il paese mancato). Un bestiario dalle mille figure che nelle otto stragi, consumate in Italia dal 1969 al 1984 (Milano, 1969; Gioia Tauro, 1970; Peteano, 1972; Questura di Milano, 1973; Brescia, 1974, Italicus, 1974, stazione di Bologna, 1980; treno 904, 1984), divoró 149 innocenti e 688 feriti che attendono ancora una verità . Come ancora una verità  attende di conoscere chi, all'antifascismo armato e assassino, pagó il prezzo del sangue e del dolore.

La memoria puó essere un macigno sul presente e l'ostacolo che ci impedisce di alzare lo sguardo sulla strada da percorrere. Del "lavoro del lutto e della memoria", e quindi della "guarigione", bisogna essere degni se si vuole ricevere, da chi solo puó consegnarlo, il dono della riconciliazione. Chi puó perdonare dovrà  ancora attendere.
(16 febbraio 2005)

http://www.repubblica.it/2005/a/sezioni ... emvel.html

Un pà³ di originalità¡ no? :wink:
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brainsex
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#50 Messaggio da brainsex »

balkan:
il tono da lezioncina di vita ti prego no...

non voglio postare per non flammare ( impossibile non farlo ) ma non citatemi a cazzo di grazia...


non voglio flammare nemmeno io

e tanto meno voglio darti lezioncine di vita...figurati

cmq se ti si cita ci sara' il suo perche'...non prendertela

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wolf.55
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#51 Messaggio da wolf.55 »

Ciao Inchiostro, "wolf.55" è un nick e i nick non votano...Io che uso questo nick non voto sempre nello stesso modo, voto per chi ritiengo che meriti la mia fiducia, ho votato a volte a destra, altre no. Poco meno di una ventina di anni fà , mi sono divertito a seguire la campagna elettorale di Ilona Staller: ricordo ancora un esponente radicale che, dopo l'elezione di Ilona, apparve in TV grondando sudore e imbarazzo e prendendo le distanze dalla Staller, indovina un pó chi era?
Personalmente sono contrario all'aborto inteso come un'alternativa alla pillola, al metodo Ogino e agli anticoncezionali meccanici...Mai sentito di qualcuno, a destra o a sinistra, che vuole vietare la prostituzione.

Non è mia intenzione rievocare tutti i crimini dei terroristi rossi e neri, trovo strano che ricordiamo alcuni fatti ed alcune persone, dimenticando tanti altri. Oggi chi si ricorda di Guido Rossa? E di Franco Straullo, di Settimio Passamonti, di Franco Evangelista, di Antonio Mea e di Pierino Ollanu? Di Antonio Varisco, di Sebastiano Vinci, di Antonio Ammaturo e di Maurizio Arnesano? Di Enrico Galvaligi e di Licio Giorgeri?

Altro errore che commettiamo troppo spesso. Il terrorismo di destra è figlio di alcuni reduci di Saló, degli assassini dei fratelli Cervi, ecc.ecc. Ma il terrorismo di sinistra non ha padri? E se li ha, come li ha, chi sono stati? Il "Grande Vecchio"? I "compagni che sbagliamo"? Qualche "compagno che ha sbagliato" nel primo dopoguerra e che invece di finire in prigione, è miracolosamente espastriato ad est? Il giorno che a sinistra qualcuno mi dirà  chi sono stati, o almeno da quale ambiente venivano, allora, forse, meriterà  il mio voto.

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Scorpio
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#52 Messaggio da Scorpio »

non potevo non intervenire !

la verità  esiste ma poichè ci sono degli interessi (e che interessi..) in ballo avremo sempre tante versioni.
SONO CONVINTo, che se ci fossero INTERESSI in BALLO, 2+2 non farebbe più 4 !

di sicuro, tutti sti revival sono palesemente tirati in ballo dalla destra ma domani potrebbe succedere il contrario.
Il motivo è semplice: non sanno più cosa tirare in ballo per prendere voti dato che la situazione economica, la criminalità , i problemi in genere sono sempre più grossi o ve n'è sicuramente la percezione.
Lasciamo perdere poi le contraddizioni, tipo quella delle Foibe su cui si è taciuto per 60 anni per opportunismo o necessità  varie sia da destra che da centro per sinire a sinistra!

Sono di sinistra x gratitudine, ma non sono ottuso e prendo le cose x quelle che sono.
ad esempio, nessuno ricorda il contesto della repubblica di saló.
A quei tempi, un 20enne nel Nord Italia (e non "itaglia") aveva due alternative: o essere arruolato e dunque diventare repubblichino rischiando così di essere ucciso dai partigiani o diventare partigiano e rischiare poi di morire x pallottole rupubblichine!

lo sapete che ci sono state familie a Brescia in cui il padre separava i figlli maschi, mandandone uno coi Repubblichini e l'altro coi partigiani così da aver buone probabilità  che almeno uno dei due si salvasse?

le mie opinioni non interessano e leggo di altre più tecnologiche e blasonate

ma la cosa più sorprendente, ed è strano che nessuno l'abbia notato in questo topic ma Superzeta in un'altro sì, è che:
ognuno continuerà  a pensarla come prima !

l'anno scorso lessi di una ricerca in base al quale si scoprì che l'italiagliano era poco mobile elettoralmente e dunque tutti sti sforzi di strappare pochi voti , foibe, Primavalle, etcc.
non serviranno portar voti a Prodi
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.

Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).

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#53 Messaggio da toroloco1972 »

intervengo per dire la mia su tale argomento:
non credo che si possano eliminare o quantomeno limitare gli errori fatti da una parte politica gettando nella mischia tutto ció che è stato fatto dall'altra parte...credo solo contribuisca a mantenere tensione e nervosismo. tutti e sottolineo tutti hanno fatto i loro errori e tutti si prodigano per giustificare quelli fatti dalla propria parte, senza prodigarsi invece affinchè chi ha sbagliato paghi, anche per rispetto alle famiglie delle vittime.
ho peró due o tre cosine da dire in generale:
la storia la fanno i vincitori, è vero, ma le cose taciute non sono solo da una parte ( vedi ad esempio i rapporti tra mafia e americani in sicilia al momento dello sbarco, o le nefandezze commesse dai marocchini e polacchi mentre risalivano l'italia insieme agli americani..e questo molte donne anziane dovrebbero ricordarlo e saperlo)
mi vien da ridere alcune volte pensando ad alcuni ragazzi che si professano di destra e poi sono a favore dell'aborto, sono anticlericali e non credono alla famiglia,e sono a favore della liberalizzazione delle droghe ....bah mi sembra che loro siano più di sinistra di tanti altri....perchè se uno crede in una idea dovrebbe quantomeno seguirla.
è facile parlare, ma è più difficile mettere in pratica ció che si dice, senza dimenticare che grazie a molti che hanno dato la vita e sono stati massacrati che oggi ognuno puó fare ció che gli pare...
a meno che non si parli a vanvera come bondi pensando che è tutto un complotto comunista e che prima o poi questi torneranno a mangiare i bambini....

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Drogato_ di_porno
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#54 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Quando dicevo che in Italia non è possibile (tranne rari casi) una ricerca storica obiettiva e serena, che la storia è sempre e comunque funzionale al contesto politico, che i conti non sono mai stati chiusi ecc. mi avete linciato. Questo 3d, come se ve ne fosse bisogno, è l' ennesima conferma. State tranquilli, non è il primo e non sarà  certo l' ultimo, puntuali come orologi torneremo a scannarci. La strumentalizzazione della storia non è prerogativa di Berlusconi, diciamo che ora con il suo poderoso arsenale mediatico puó fare il bello ed il cattivo tempo.

x balkan: resistenza un falso storico? 3000 vs 3000? Qualche dato sull' escalation numerica dei partigiani:

9-10000 nell' autunno del 1943;
20-30000 nella primavera del 1944
70-80000 nell' estate del 1944
120-130000 nei primi mesi del 1945

x wolf55: se incominciamo a parlare di terrorismo rosso o nero o di responsabilità  dello Stato (meglio: della DC, degli apparati di sicurezza) nella strategia della tensione o nella lotta al terrorismo non finiamo più. Nelle BR Il richiamo alla Resistenza era vivo (prima pistola data a Franceschini era una luger sottratta ad un ufficiale tedesco, GAP di Feltrinelli, Brigata gappista Valentino Canossi, il foglio di lotta "il partigiano gappista") ma definire i partigiani "padri" delle BR è davvero troppo. Per stessa ammissione di Curcio si ispiravano alle nuove esperienze dei Black Panthers, Tupamaros, Cuba, Bolivia Brasile ecc., se fai questo ragionamento allora dobbiamo parlare anche della "propaganda del fatto" e del "fuochismo", parole d' ordine che si richiamavano alla "banda del Matese" (Gori e Malatesta) al tempo del brigantaggio.

x donegal: era uscito un libro di Giampaolo Pansa "Il sangue dei vinti" (che non ho letto) dove si parlava di decine di migliaia di morti dopo il 25 aprile '45, di vero terrorismo partigiano. Si scatenó una caccia all' uomo fatta di stupri, violenze e torture con chiunque avesse avuto minimamente a che fare col fascismo. Ricordo anche l' episodio dei 117 allievi diciassettenni della Guardia Repubblicana di Oderzo, meno famoso dell' eccidio di Schio, torturati e ammazzati dopo che si arresero con la promessa di aver salva la vita.
Attentati partigiani (come via Rasella) esposero CONSAPEVOLMENTE, VOLUTAMENTE la popolazione alla rappresaglia nazista con lo scopo di istigare la sollevazione popolare.
Ai partigiani rossi ho sempre prferito quelli azzurri (Fenoglio). Come giustamente è stato detto la guerra partigiana aveva 3 obiettivi: 1)cacciare l' invasore straniero; 2) combattere i fascisti (guerra civile); 3)guerra di classe (nuovo modello di organizzazione sociale).
Ecco, diciamo che io avrei combattuto solo per i primi 2 obiettivi. Io non sono per sostituire una dittatura fascista con una comunista, l' ideologia comunista è merda pura.
Sono per la Resistenza come lotta spontanea di popolo contro l' occupazione nazifascista, come impulso istintivo, primordiale alla libertà , per dimostrare che non tutta l' Italia vestiva la camicia nera, non certo per creare un nuovo ordine sociale d' impostazione sovietica.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”

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Helmut
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#55 Messaggio da Helmut »

In Spagna, poco lontano da Madrid, c'è la "Valle de los Caidos".

Una gigantesca croce in cemento di 150 m. ricorda TUTTI i caduti, rossi e neri, della Guerra Civile Spagnola (1.200.000 morti)

E ne hanno combinate di tutti i colori sia repubblicani che franchisti: chiese incendiate, preti evirati, cadaveri riesumati, fucilazioni sommarie, stragi senza senso, omicidio di Calvo Sotelo (un Matteotti di destra), uccisione di Garcia Lorca...

Loro hanno saputo ricominciare senza continuamente guardare al passato.
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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#56 Messaggio da nik978 »

Drogato_ di_porno ha scritto:Quando dicevo che in Italia non è possibile (tranne rari casi) una ricerca storica obiettiva e serena, che la storia è sempre e comunque funzionale al contesto politico, che i conti non sono mai stati chiusi ecc. mi avete linciato. Questo 3d, come se ve ne fosse bisogno, è l' ennesima conferma. State tranquilli, non è il primo e non sarà  certo l' ultimo, puntuali come orologi torneremo a scannarci. La strumentalizzazione della storia non è prerogativa di Berlusconi, diciamo che ora con il suo poderoso arsenale mediatico puó fare il bello ed il cattivo tempo.

x balkan: resistenza un falso storico? 3000 vs 3000? Qualche dato sull' escalation numerica dei partigiani:

9-10000 nell' autunno del 1943;
20-30000 nella primavera del 1944
70-80000 nell' estate del 1944
120-130000 nei primi mesi del 1945

x wolf55: se incominciamo a parlare di terrorismo rosso o nero o di responsabilità  dello Stato (meglio: della DC, degli apparati di sicurezza) nella strategia della tensione o nella lotta al terrorismo non finiamo più. Nelle BR Il richiamo alla Resistenza era vivo (prima pistola data a Franceschini era una luger sottratta ad un ufficiale tedesco, GAP di Feltrinelli, Brigata gappista Valentino Canossi, il foglio di lotta "il partigiano gappista") ma definire i partigiani "padri" delle BR è davvero troppo. Per stessa ammissione di Curcio si ispiravano alle nuove esperienze dei Black Panthers, Tupamaros, Cuba, Bolivia Brasile ecc., se fai questo ragionamento allora dobbiamo parlare anche della "propaganda del fatto" e del "fuochismo", parole d' ordine che si richiamavano alla "banda del Matese" (Gori e Malatesta) al tempo del brigantaggio.

x donegal: era uscito un libro di Giampaolo Pansa "Il sangue dei vinti" (che non ho letto) dove si parlava di decine di migliaia di morti dopo il 25 aprile '45, di vero terrorismo partigiano. Si scatenó una caccia all' uomo fatta di stupri, violenze e torture con chiunque avesse avuto minimamente a che fare col fascismo. Ricordo anche l' episodio dei 117 allievi diciassettenni della Guardia Repubblicana di Oderzo, meno famoso dell' eccidio di Schio, torturati e ammazzati dopo che si arresero con la promessa di aver salva la vita.
Attentati partigiani (come via Rasella) esposero CONSAPEVOLMENTE, VOLUTAMENTE la popolazione alla rappresaglia nazista con lo scopo di istigare la sollevazione popolare.
Ai partigiani rossi ho sempre prferito quelli azzurri (Fenoglio). Come giustamente è stato detto la guerra partigiana aveva 3 obiettivi: 1)cacciare l' invasore straniero; 2) combattere i fascisti (guerra civile); 3)guerra di classe (nuovo modello di organizzazione sociale).
Ecco, diciamo che io avrei combattuto solo per i primi 2 obiettivi. Io non sono per sostituire una dittatura fascista con una comunista, l' ideologia comunista è merda pura.
Sono per la Resistenza come lotta spontanea di popolo contro l' occupazione nazifascista, come impulso istintivo, primordiale alla libertà , per dimostrare che non tutta l' Italia vestiva la camicia nera, non certo per creare un nuovo ordine sociale d' impostazione sovietica.
oltra al sangue dei vinti consiglio anche il llibro successivo..(mi sfugge il titolo..devo comprari entrmabi)

pansa è uno di sinistra..tra parentesi..:)
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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wolf.55
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#57 Messaggio da wolf.55 »

x wolf55:
...definire i partigiani "padri" delle BR è davvero troppo...
[/quote]

Infatti, mi chiedo come mai tu possa scrivere una simile corbelleria, dato che io non l'ho mai scritto.

Per la cronaca, mio padre ha combattuto i tedeschi a Roma l'8 settembre 1943 e poi stato-da quella data-partigiano combattente. Dei suoi due fratelli ufficiali dell'Esercito italiano, uno è stato preso prigioniero dai tedeschi l'8 settembre ed internato in un campo di concentramento, l'altro, dopo la data dell'armistizio, ha combattuto a Roma i tedeschi alla testa di una compagnia del 2° reggimento Granatieri di Sardegna ed è poi passato nel movimento militare clandestino.

Quello che sostenevo è che tra i partigiani in buonafede e i tanti opportunisti che sono corsi a soccorrere il vincitore (= che hanno fatto una scelta di campo quando era ormai chiaro come sarebbero finite le cose), è esistita una minoranza di violenti che invece di essere consegnati alle patrie galere, come sarebbe stato logico, sono stati aiutati ad espatriare in paesi dell'est ospitali ad attendere gli eventi. E' assai probabile che tra i "padri nobili" dei terroristi assassini che hanno scorazzato per troppo tempo in Italia, ci siano anche questi.

Suggerimento:
acquista e leggi "Gladio rossa" di Turi Rocco, edizioni Marsilio.

Ciao!

andrew
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#58 Messaggio da andrew »

Comincio a pensare sempre più che la storia non serva a niente!
Commettiamo sempre gli stessi errori e quando prendiamo a riferimento la storia lo facciamo solo per trovare divisioni o giustificare l'odio tra i popoli.
Alcuni fatti a cui si faceva riferimento nella ex Jugoslavia per fomentare l'odio tra i popoli risalgono al 14° secolo.

E' inutile parlare in continuazione dell'orrore nazista, certe persone continueranno a disegnare ad esibire la svastica allo stadio.

Auguro pertanto un pochino di Alzheimer a tutti sperando che ci faccia vivere meglio il presente e sia una speranza per il futuro.

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#59 Messaggio da balkan wolf »

x balkan: resistenza un falso storico? 3000 vs 3000? Qualche dato sull' escalation numerica dei partigiani:

9-10000 nell' autunno del 1943;
20-30000 nella primavera del 1944
70-80000 nell' estate del 1944
120-130000 nei primi mesi del 1945

de felice mi da dati diversi... sporco revisionista ovv.

due appuntini

1 il fatto che i partigiani aumentino vertiginosamente verso la fine ( e soprattutto dopo ) delle ostilità  non ti fa neanche un pó schifo??
a me si e TANTO ... non ho volutamente tirato in ballo la questione della "qualità  umana" nelle scelte politiche ( e non mi tirare in ballo a farlo per favore ) perchè diventerei veramente offensivo e non mi va

2 se l'italia era piena di antifascisti di ferro come mai il regime è durato 20 anni??
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke

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wolf.55
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#60 Messaggio da wolf.55 »

andrew ha scritto:
Auguro pertanto un pochino di Alzheimer a tutti sperando che faccia vivere meglio il presente e sia una speranza per il futuro.
Grazie di cuore per l'augurio, purtroppo non posso ricambiarlo:
hai inserito tre volte lo stesso post... Magari non sarà  proprio Alzheimer,
ma siamo lì...

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