Mesi fa vi parlai della ex-amica della mia ex. Ci siamo frequentati per qualche settimana la scorsa estate, ma alla fine, senza che succedesse nulla, abbiamo smesso di farlo. Per me e anche per lei c'erano troppe implicazioni a incasinare la storia e così abbiamo dato un bel reset a tutto. Anche perchè, la
conditio sine qua non per un bel ravanamento, era un bel guinzaglietto a cui legare il qui presente, che di collarini e guinzagli anche allungabili, non ne voleva e non ne vuole mezza. Il che è stato pure un bene, ragassuoli, altrimenti qua non vi avrei mica regalato pagine e pagine di storia letteraria forumistica. Il lupastro sarebbe finito blindato dalla lupa e buonanotte a tettone imposte al chiaro di luna, zaffiri perduti dal ponte, malesi tautate, boscaglie vietnamite odorose di chiuso e mezzi collassi sotto la doccia.
Insomma, c'è un tempo per la semina e un tempo per il raccolto. E un uomo deve saperli distinguere. Quest'estate, nelle serate appiccicose a panchine e scogli in riva il mare, si vede che ho fatto una buona semina, perchè adesso col freddo che ti congela la benga, è arrivato il momento di raccogliere sti frutti. E sti frutti non sono mica male, cazzo.
Ieri, dopo un bel po' che non ci vedavamo, mi è venuta a trovare a casa, solo che, cazzo, c'era il Milan e quindi ho preso due piccioni con una fava e le ho imposto la partita: cazzo, se non è una prova questa...se riesce a guardare una partita a fianco di un gibbone senza rompere i coglioni, supera la prima prova. Un po' come un videogame...poi alla fine, se riesce a resistere, avrà l'incontro col boss di fine livello
Lei ha iniziato sulla falsariga della lei estiva con solo una punta di zucchero in più, che qui nella ricetta della casa devo dire che non ci guastava per niente. Vabbè essere selvatici, ma una grattatina dietro l'orecchio, ogni tanto, non ci fa mica schifo eh.
Finita la partita, con l'umore a mille (non ha portato sfiga, perchè il Milan ha vinto), abbiamo provveduto a mettere su un film. Altra prova da superare...lei si dirige nel mio tempietto del cinema per scegliere un film...io osservo. Cazzo, non mi va ad estrarre Strange Days, cioè, il mio film preferito insieme a Blade Runner! Eccheccazzo, qua c'è stato l'aiuto da casa come minimo. Sta qua sta superando livelli su livelli senza perdere vite e con la barra dell'energia bella piena...qua il boss fa una brutta fine, mi sa.
Ci mettiamo comodi sul sofà teatro di mille battaglie, attacco il film. E qua il film dura veramente poco...cioè, l'attenzione dedicata alla vicenda di Lenny Nero e il suo squid, dura il tempo di una scoreggia davanti ad un ventilatore. Gli ormoni la fanno da padrone e decretano la fine della proiezione con un triplice fischio senza minuti di recupero.
Qui è doverosa una piccola parentesi. Sta lupetta c'ha tutte le cosine al suo posto, ma è preoccupantemente molto simile alla mia ex : a parte l'origine e vabbè, ma qua capelli neri, occhi chiari, bel sorriso, bel musetto, fisico che sembra scolpito nell'alabastro e un tamburello, signori, un tamburello da sindrome di Stendhal. Mi sono quasi commosso davanti a quel pandorino riflesso nello specchio a parete che avrei voluto farci un intero reportage fotografico. E in più ho scoperto un paio di piedini numero 37 morbidi, curatissimi e bellissimi.
Insomma il pomeriggio è stato così piacevole, che alla fine le ho chiesto di fermarsi a dormire. Il boss è stato annientato. Questa era arrivata tirata a mille allo scontro finale e devo dire che è stato tutto molto bello. Ma la cosa che mi ha fatto stare meglio è stata la consapevolezza, stamattina, che non avevo pensato alla mia ex. Cioè, ieri, per un momento c'avevo pure pensato, mi faceva strano che quella ragazza che avevo conosciuto insieme a quella con cui ho condiviso quattro anni della mia vita, fosse lì sdraiata sopra di me. Mi faceva così strano che per un attimo ho persino pensato che forse sarebbe stato meglio chiuderla là e mandarla via. Ma è stato solo un attimo. Come quei riflessi incondizionati o quelle sensazioni di prurito ad una gamba che ha chi la gamba non ce l'ha più. Da lì in poi è stato tutto in discesa e stamattina ho realizzato di essermi finalmente disintossicato.
Non lo so se è stato merito suo oppure semplicemente lei si è trovata al posto giusto nel momento giusto. Ma la sensazione provata stamattina è stata una sensazione esaltante.
Oggi avrei voluto rivederla anche se non vorrei che le cose prendessero una china troppo ripida, che ripeto, la tipa mi piace parecchio, ma qua sento ancora il collo irritato dall'ultimo collare. Non so mica, se sono pronto. Ma qua, pochi cazzi, è tassativamente obbligatorio continuare a sguazzare in questo stagno qua, che un portalampadine così è una prova d'autore che non vedevo da tempo.
Piuttosto saranno bei cazzi gestirla nelle prossime tre settimane, perchè dovrò superarmi nel tenerla in orbita senza farla atterrare, visto che ho avuto oggi la conferma che a fine febbraio calerà qua l'americana fedifraga che perse l'orecchino di zaffiri. La tuonata mi arriva dalla Florida con tutto il suo carico di bombe per una missione in solitaria della durata di due settimane. E lì saranno bei casini perchè mi ritroverò più impegnato di uno stallone a due teghe e non c'ho più ventanni, cazzo.
Altro che valore, qui è la volta che ci lascio gli stracci.
