kayo ha scritto:Secondo me, più anni si vive da single e più diventa impossibile avere una persona accanto.
Diventa la regola non rendere conto a nessuno. Avere una persona accanto stravolge letteralmente le abitudini e la vita. Con l'andare degli anni si diventa gelosi dei propri spazi e non si vuole invasori.
Questo non vuol dire che non si senta il bisogno di un partner, ma il problema è che alla fine non lo si accetta perchè invade il tuo regno di sicurezze.
Disamina perfetta...
Ho 42 anni, sono single, vivo a Roma, in casa da solo, anche se i miei genitori abitano a non più di 200 mt. da casa mia...
Nella mia vita ho avuto solo una storia importante, finita dopo 4 anni perchè era finita tutta la passione, l'amore e la voglia di stare insieme...Purtroppo il 90% delle coppie, magari per amore di eventuali figli, per abitudine, per paura della solitudine, per convenienza, sarebbe andato avanti e si sarebbe sposato ed avrebbe passato insieme il resto della vita...
In sintesi, penso che essere single e restarci per tutta la vita non sia proprio il massimo, ma tra una serena vita da single ed una repressa esistenza da sposati e conviventi, ritengo che sia preferibile la prima... Per non parlare dei già citati casi di divorzio e delle sue conseguenze nefaste a livello economico e psicologico, ed in quel caso la scelta tra le due situazioni nemmeno sarebbe proponibile...
Fermo restando che l'ideale sarebbe amarsi da pazzi per tutta la vita, fare 100 figli e restare una "coppia" per l'eternità....
Ma mi sembra un'utopia...Per questo essere single rimane, per me, "il male minore".....
PS: anche se, magari, il giorno che non ci saranno più i miei genitori, capirò veramente molto più di ora il significato della parola SOLITUDINE.....