Comunque è giusto spiegare l'antefatto, in modo tale da poter comprendere lo sfogo e immaginare la portata della salva di razzi incendiari partiti dalla Lupocasa fin l'alto dei cieli, che hanno fatto passare il confine israelopalestinese come una festa della cuccagna.
Sera della vigilia, il lupo solo soletto nella sua tana, scopre che la caldaia è inculata a metà, riscaldamento funzionante ma acqua gelata. Nonostante le dichiarazioni ufficiali di tregua tra le parti, in virtù della sacra festività, partono le prime schermaglie al confine, tra terra e Cielo. Sembra evidente quale delle due parti non ha rispettato gli accordi. Una sorta di offensiva del Tet, insomma.
Risultato due giorni di festa coi geloni alle palle.
Il 27 arriva il tecnico della caldaia, armeggia, sostituisce un pezzo e mi chiede 170 euro. Benìn.
Oggi. Mi alzo, vado per farmi la doccia e non esce un cazzo di acqua calda, solo fredda. La caldaia non parte, mentre i termosifoni sono caldi. Realizzo che è sabato e che il caldaista non lavora fino a lunedì, forse, perchè magari se ne batte il culo per far festa.
È troppo.
Lonewolf Inferno di Fuoco e bestemmie.
Mi lavo con un rivolo d'acqua tiepida (mi sono convinto lo fosse).
Rappresaglia totale.
Arrivo a lavoro e mi telefona mio zio per dirmi dello spettacolo a cui stava assistendo in diretta. Eccheccazzo, ormai l'attacco finale era partito.
Si studia una exit strategy.
