(OT) il topic dei valorosi/e

[Mavco Pizellonio]

Il "ciao io sono..." sorridente è il normale approccio di una ragazza gentile, né necessariamente interessata a te né necessariamente da te disgustata, ma che nella mente di Drogor Pornsa viene percepito come un umiliante rifiuto.

Si, ecco io intendevo arrivare ad una definizione del genere, ma sono partito per la tangente come al solito. Sebbene avessi una vaga conoscenza di ciò di cui volevo parlare nel post precedente, di questo invece so soltanto la domanda: perchè Drogor Pornsa percepisce il normale approccio di una ragazza gentile, nè necessariamente interessata a lui nè necessariamente da lui disgustata (quindi è Altro, oso!), come un umiliante rifiuto?

Forse perché il rifiuto vissuto (o meglio, "prodotto", evocato) da Pornsa nella sua mente è solo una copia immaginata del rifiuto che potrebbe subire nella realtà.

Nel primo caso (rifiuto immaginato, evocato) tutto si svolge nella mente di Pornsa e dunque, in qualche modo, tutto si svolge sotto il controllo di Pornsa.

Questa "finto" rifiuto lo protegge dalla possibilità di ricevere un "vero" rifiuto, non prodotto da lui, sul quale non avrebbe controllo e dunque, quello sì, davvero terrorizzante.

E' un'ipotesi.

Drogato comunque era partito da un'altro caso, apparentemente opposto, in cui è lui a trovarsi nella posizione di dover rifiutare. Magari ci torneremo su. Non vorrei scrivere troppi papiri, magari inutili.

[Drogato_ di_porno]

il dibattito entra nel vivo

il racconto kafkiano di Piz è un capolavoro

colgo la vena nietzscheana di Ragest: "Il Cristianesimo ha preso le parti di tutto quanto è debole, abietto, malriuscito; della contraddizione contro gli istinti di conservazione della vita forte ha fatto un ideale. Il Cristianesimo è la religione della compassione. Ma si perde forza quando si ha compassione. La compassione intralcia in blocco la legge fondamentale dello sviluppo che è legge della selezione." (F. Nietzsche, l'Anticristo). Non a caso Ragest nella descrivere Draculina strizzava l'occhiolino a Mendel :

"Ben venga un figlio specie con chi è depositaria di un buon bagaglio genetico e può rinnovare la specie che tanto bene non se la passava (insomma lei bella è bella, non scherziamo), anche se a quanto pare nella sua famiglia con le malattie stiamo messi maluccio. Sarò un cinico eugenista? Può darsi ma a 33 anni suonati sono discorsi che hanno il loro perchè."(Ragest)

ora veniamo senz'altro alle intepretazioni psicologiche del Piz e del Mauro:

1)Il Piz tocca tasti delicati: la paura (delle emozioni) e vigliaccheria mascherate da sensi di colpa. Farmi a priori un'immagine negativa delle ragazze può essere una comoda corazza (da insetto) per evitarne il contatto. Essere all'altezza di un'idea (mia o altrui) = essere paranoici. Nei meandri della psiche tutto può essere.

2)Sulla misoginia di cui parla Mauro: il mio giudizio era squisitamente estetico, aggravato dall'entusiasmo di mia cugina che parlava come se stessero preparandomi un agguato. In effetti giudicare dall'estetica o dar per scontato che siano interessate a me è una forma di misoginia. magari mi piacciono caratterialmente anche se il mio istinto non sbaglia mai. Le ragazze possono essere le più buone o stronze del mondo. il mio non era un rifiuto "umano", era il rifiuto di farmi "una storia". parlarci insieme, conoscerle ecc. non ci sono problemi. non dimenticate che le amiche di mia cugina non si esauriscono in queste 2, ce ne sono altre. queste 2 sono quelle che lei ha messo in prima fila (tipo Vettel e Alonso)

Ps.1: siamo al livello di seghe mentali, rischiate di farmi arrivare confuso al patibolo. potrei salvarmi questo 3d sull' i-phone e consultarlo al momento per scegliere fra le varie opzioni: opzione micetta, opzione hellen, opzione ragest, opzione piz ecc.; la ragazza mi dice: "ciao, andiamo a bere qualcosa?" e io estraggo l'i-phone: "Scusa un attimo". "Dunque, che fare? Le recito a memoria il racconto del Piz?"

Ps.2: una nota di colore: la 35enne da poco zitella a 17 anni non era male (ora si è sfatta), le andavano dietro in parecchi. all'epoca era molto altezzosa, se la tirava e mi guardava dall'alto in basso

[Helmut]

La vena compassionevole è per i deboli (o madonna santissima, parlo come Helmut, ormai).

Verissimo.
Dando il 2 di picche alle sue pretendenti, Drogato non compirà alcuna nefandezza, solo un atto dovuto e previsto dal Grande Architetto dell'Universo: la selezione della specie.

NB Alex, mi hai riabilitato le faccine...???

[Drogato_ di_porno]

Forse perché il rifiuto vissuto

La compassione nel rifiuto è banale: avendo io poca autostima m'immedesimo in chi subisce il rifiuto, e com-patisco (soffro insieme). questo è cristianesimo stigmatizzato da nietzsche:

"La donna fu il secondo errore di Dio"

"Vai a donne? Non dimenticare la frusta!"

"La donna è il trastullo del guerriero".

Va però ricordato il due di picche subito da Nietzsche ad opera della Salomè, che lo spinse a dire nel dicembre 1882: "Quest'ultimo boccone di vita è stato per me finora il più duro da masticare ed è pur sempre possibile ch'io ne rimanga soffocato. Se non riesco a trovare l'espediente alchimistico di trasformare anche questo fango in oro, sono perduto" (lettera ad Overbeck).

Depressione appalla.

[Helmut]

La compassione nel rifiuto è banale

Verissimo.
Anche perché il rifiuto va visto in termini statisticin quindi un rifiuto é solo un caso, la prossima potrà essere favorevole.

Ecco perché siamo dei valorosi: non ci fermiamo davanti a un rifiuto, ma troviamo un'ottima occasione per continuare a provarci.
Quindi la compassione non serve, é solo un fardello inutile.

NB se a 17 anni era buona, come puo' essere diventata un cesso a 35...??? Cattiva alimentazione?

[Drogato_ di_porno]

Cattiva alimentazione?

era una bad girl, aggiungi qualche quintale di canne, marlboro rosse e super-alcolici.

[MauroG]

dai su, ancora ottimismo Drogato, via la depressione (ricordati del vino). Delle altre due non si sa niente?

Magari a tua cugina non piacciono ma per te la cosa è ben diversa. Le hai almeno spiate su facebook? Per mia colpa non ho fatto caso al particolare, 35 ed altezzosa. Bon io un giro me lo farei (non pensate male, è pura filantropia), tanto per capire com'è. Mica devi pre forza sposartela o farti impalmare. Potresti sedurla con le tue abilità oratorie e poi, nel caso non sapessi come uscirtene, per provacarle disgusto, potresti parlarle di superzeta e della tua conoscenza del porno oppure imbastire una scenata alla Fedor Pavlovic.

[OSCAR VENEZIA]

... solo un atto dovuto e previsto dal Grande Architetto dell'Universo...

Finalmente ho capito la mission di questo topic innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio

Ci sono

[Mavco Pizellonio]

Drogato tu sei abbastanza intelligente da capire che nessuna di queste ragazze può essere davvero distrutta da un tuo cenno, la situazione che paventi non è realistica.

Solo una persona eccessivamente concentrata su se stessa può pensare questo.

Solo una persona con un'altissima concezione di sé può pensare questo: ti sembrerà strano ma almeno in parte è così.

Tu non sei in grado di accettare l'idea di essere uno stronzo come tutti gli altri. Sei cresciuto con l'idea che fosse necessario essere più intelligente, più bello, più dotato.

La tua frustrazione nasce dal contrasto fra quest'altissima idea di te - al di fuori della quale non riesci ad immaginare una vita degna di essere vissuta - e la realtà che ti appare come misera al confronto. Si può dire che ogni complesso di inferiorità sia il risvolto di un desiderio di superiorità? Forse si, non lo so.

Da qui deriva la tua visione del mondo malinconicamente darwiniana e competitiva, e da qui anche il tuoi continui battibecchi con Helmut, anch'egli portatore di una visione competitiva e materialistica dell'esistenza (il discorso su Dio in lui è pura sovrastruttura, giustapposizione: il ragazzo è totalmente ateo), ma senza traumi, senza contraddizioni, senza coscienza. Che rabbia deve farti!

Ora, non è che tu tema davvero per la salute di queste ragazze, solo non sopporteresti di essere visto come lo stronzo che le sta facendo soffrire.

E' te stesso che stai proteggendo, non loro. Beninteso, non è una colpa.

Quindi non è "paura dei sentimenti" quella di cui parlo. E' paura di intaccare la tua immagine di te, al di fuori della quale non immagini esistenza, ma difendere la quale è tanto faticoso.

[scb]

Finalmente il topic, grazie ai vari Drogato Mavco Mauro Anton, decolla. Mi sembrate una cricca di filosofi greci, con la loro bella tunica di lana grezza, che discorrono sotto il loro bel porticato.

Peccato non poter partecipare. L'aifon è nemico giurato dell'argomentazione filosofica

[Helmut]

Finalmente ho capito la mission di questo topic innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio

E non solo:

cercare l'utensile indispensabile per ottenere lo sgrossamento della pietra grezza, riscoprendo attraverso la Luce, la pietra nascosa dell'ignoranza di se stessi.

[Antonchik]

Finalmente ho capito la mission di questo topic innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio

E non solo:

cercare l'utensile indispensabile per ottenere lo sgrossamento della pietra grezza, riscoprendo attraverso la Luce, la pietra nascosa dell'ignoranza di se stessi.

Imho la teoria del valoroso non fa altro che suggerire un'azione meccanica e ripetitiva, fondata sulla promessa di un'incoronazione da bar, più che sulla responsabilità derivata dalla conoscenza di sè.

Per non parlare del fatto che la statistica non fonda alcun tipo di conoscenza.

[Drogato_ di_porno]

po' esse piz, po' esse...il "narcisismo fragile" è una componente. però stavolta l'immagine altissima non l'ho creata io, è mia cugina microcefala che ha tessuto le mie lodi e lasciato intravedere una mia disponibilità. insomma, senza questo antefatto non mi preoccuperei in questo modo.

sull'essere concentrato su me stesso non sono del tutto d'accordo: mi è capitato di provare compassione in presenza di rifiuti altrui. cioè: mi è capitato di assistere a dolorosissimi due di picche dati e ricevuti da altri e aver provato disinteressata compassione per i respinti. mi sono sinceramente immedesimato in loro (o meglio, ho tentato). un po' di "altruismo" non mi sento di escluderlo.

dici il vero sull'ideale superomistico. successo, competizione, ricchezza, estetica alla massima potenza (molto credo sia dovuto ai modelli che ci bombardano), cui segue depressione di fronte alla realtà (è l'asse portante del papero). però non è del tutto vero, se uno vuole essere in un certo modo, lo diventa. se uno non lo è dobbiamo contemplare l'ipotesi che non lo voglia realmente. se fossi uno spietato e competitivo darwinista non mi farei certi scrupoli.

Insomma, Berlusconi durante il bunga bunga non si è mai chiesto: "E le ragazze brutte? Che ne sarà delle brutte? Perchè qui non ci sono ragazze brutte? In quanto donne, hanno meno diritti di Barabara Guerra e Marystel Polanco?"

[Helmut]

Imho la teoria del valoroso non fa altro che suggerire un'azione meccanica e ripetitiva

Non hai capito un cazzo. (faccina sorridente)

[Ragest]

Andiamo per ordine

(come direbbe Helmut)


Convivono in Drogato, e questo è evidente, due modalità cogenti e comunque discordi di "essere se stesso con gli altri": l'uomo educato ai valori spicci della falsa morale cattolica (sorridi, sii buono, sii compassionevole, cerca l'empatia con il prossimo, etc..) che si sublimano nel: "non fare al prossimo tuo, ciò che non vuoi fosse fatto a te". Dio muore sulla croce perchè ci ama: può farlo solo perchè ha amato talmente tanto la consapevolezza di "essere supremo" (ovvero se stesso) che può sacrificarla per la salvezza e la redenzione dell'uomo. Drogato dunque pensò: se non conosco quanto mi posso amare, come potrò mai amare una diverso da me? Drogato non può uscire dal cul de sac; l'educazione e il retaggio della sanzione familiare e sociale (maledetto Durkheim...) se commettesse infrazione lo incatenano come un novello Prometeo alla rupe Scizia, l'avvoltoio della falsa etica pedagogicamente instillata in Lui fin dalla più tenera età gli consuma il fegato e quindi la pazienza del vivere. Tuttavia Drogato conosce una verità che potrebbe rompere le catene. Un conto, infatti, è essere una maglia di un'ancora che altri hanno costruito e fortificato; un altro è essere il capostipite di un nuovo lavoro. Drogato ha l'età e la forza critica per cimentarsi in quest'opera di rinnovamento, sia personale che familiare.Ha imparato ad essere, di nascosto,il contrario di ciò che gli è stato indottrinato: è pornomane, è antiberlusconiano; si è avvicinato alla sinistra liberale e riformista; è acculturato di "scritture maledette e messe all'indice", ha sviluppato un profondo senso ipercritico della realtà, tanto da provare compassione e quindi dolore per ciò che non potrà mai capire il senso del ridicolo (ovvero per tutta la realtà "Mediasettizzata" dell'italietta da operetta): insomma ha la "maschera di ricambio". Solo che non può e non deve farla vedere in un consesso familiare: nessuno deve sapere la duplice essenza drogatesca. In effetti la compassione (intesa come imbarazzo nel comportamento e quindi senso di inadeguatezza, che Egli definisce anche come ansia, attenzione come usi questo termine estremo quanto incontrollabile negli effeti asocializzanti...) non è per la situazione con le ragazze, perfettamente gestibile dal Drogato2, ma dall'ambiente da cui quest'ultima promana: la cugina, i parenti, il matrimonio, il ricordo della costrizione, etc...Che fare? Dissociare gli eventi, potrebbe essere un'opzione valida. Lo ha fatto con se stesso, può farlo con l'altro da se. Conoscere le ragazze nel più canonizzato e moralistico degli eventi (la festa per un "contratto matrimoniale", è addirittura troppo patetica anche per un convivio borghese...) e mostrare la "sua verità" in separata sede, non già alla più carina, ma a quella che meglio di altre sembra aver fatto il suo percorso: ad occhio la 35enne che, martoriata da se stessa e dalla inutile dissolutezza sfigurante della beltà di gioventù, potrebbe aiutarlo a liberarsi dalle catene della Scizia.

Andiamo nel pratico: la ragazza ti dice: andiamo a bere qualche cosa? "Sì perchè no, ma non qui non sopporto questa famiglia e questo giorno di falsa allegria obbligatoria, anche se voglio solo il meglio per loro". La risposta della ragazza potrebbe essere: è un sociopatico alla tony Soprano; oppure: ecco, uno che ha un suo carattere. Da lì, in poi è pianura e un pò di discesa.

Tanto per intenderci e svaccargli un pò il topic, ecco un altro esempio (la vita di Drogato) in cui il valore è un antivalore, caro Helmut...

Ho timore e vorrei dire, Domine non sum dignus, ma....

Dando il 2 di picche alle sue pretendenti, Drogato non compirà alcuna nefandezza, solo un atto dovuto e previsto dal Grande Architetto dell'Universo: la selezione della specie.

Spiegami, "per cortesia" (cit. videoludica) chi intendi per Grande Architetto dell' Universo e se, centri qualche cosa con la selezione naturale.