Helmut ha scritto:zio, dimmi qualcosa di più sul progetto abortito del Metro' di Parma.
Ho visto il sito web e mi pare un progetto ambizioso e importante.
Perché non coinvolgere i privati e le numerose aziende parmensi in un project financing e lasciare a loro la gestione del servizio...???
oramai è storia. aveva vinto la gara la Pizzarotti con Unieco.
c'era una società "metroparma" che stava gestendo tutto l'iter. il progetto era già in fase avanzata. il definitivo per i necessari adempimenti attendeva gli ultimi riscontri esecutivi. qualche difficoltà c'era in quanto il tracciato passava sotto la città storica e in particolare sotto il monumento della Pilotta dove ha sede il museo archeologico, storico artistico, biblioteca palatina, etc.
le sovrintendenze dovevano ancora esprimersi e certo non avrebbero concluso l'inter in città, ma avrebbero interpellato il ministero.
ma tutto si è fermato proprio sul bilancio. i 150 milioni a carico del comune han fatto saltare il tutto. la vecchia giunta trattando col governo è riuscita a portare a casa 70 milioni del finanziamento statale (erano circa 175) che saranno destinati al rimborso della società metroparma, e a coprire importanti debiti nelle opere strategiche avviate di riqualificazione urbana.
caro helmut, il comune avrebbe dovuto sostenere anche il costo dell'avviamento e della gestione (sicuramente in passivo).
anche io reputo un passo indietro rispetto all'appuntamento con la storia.
ma non possiamo immaginarci che quello che sarebbe dovuto essere (a mio parere) un ridimensionamento della parte interrata della metro, del numero delle fermate, etc. fosse possibile nelle menti di personaggi politici di modesta caratura (che usavano il comune per il salto a Roma - non riuscito anzi!) e di tecnici messi lì dal potere romano.
il project financing ha bisogno di società leader, tecnici sopraffini per far si che le cose funzionino anche durante la gestione.
in italia dopotutto le esperienze sono di pochi anni.
in genere poi le imprese italiane si muovono all'estero (dove il project financing è svolto in maniera seria) solo quando non c'è lavoro in italia. un impegno "ad onda" perché poi si torna in italia quando c'è lavoro mollando l'estero.
e non ti puoi più permettere di lavorare all'estero come si lavora in italia (decidendo in cantiere). in germania ti mandano via. e adesso anche in nord africa gli standard sono quelli della cultura di progetto anglosassone e tedeschi. quindi di assoluta qualità e controllo.
insomma un'opera che guardava avanti, che avrebbe messo parma in condizioni di competere con le città di medie dimensioni europee (soprattutto quelle del nord europa), ma che ha beccato: crisi, crisi politica, incapacità di ripensare budget e progetto.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw